14.11
Potrei dire cose di un altro mondo. Eh si perchè la Namibia, dove sono entrato stamattina dopo poco più di due ore dalla partenza da Livingstone, è tutta un'altra cosa rispetto all'Africa che ho attraversato finora. I paesaggi, i volti della gente, vorrei dire che anche i villaggi di capanne sono gli stessi.Ma l'organizzazione, l'atmosfera è completamente diversa: bianchi e neri lavorano insieme lungo la strada, i camionisti sono sia bianche che neri, in frontiera non c'è nessun "galoppino" per il semplice fatto che tutto è facile e lineare e non ce n'è bisogno; c'è anche qui la tassa da pagare per le strade (peraltro di soli 14 $) ma si paga in una qualsiasi banca senza fila babelica in frontiera;lungo la strada ci sono le piazzole, segnalate con cartelli, per gli scuolabus che portano i ragazzi a scuola (sic!); gli operai che lavorano alla manutenzione delle strade (comuni peraltro anche negli altri paesi) alloggiano in tende "Ferrino" e non sotto ricoveri improvvisati di stracci o cartoni; e per finire ci sono le piazzole per pic nic con panche e tavoli sotto gli alberi come in Trentino!!!!!
Ad un rifornimento conosco Jens, namibiano bianco, che dopo i soliti convenevoli e commenti sulla moto e sul viaggioi (wow ….wonderful!!!) mi indica un posto dove passare la notte in Rundu, la mia meta di giornata.
Il HAKUSEMBE RIVER Lodge sorge sulla sponda namibiana dell'Okavango River,il famoso fiume che non sbocca in nessun mare ma si perde nelle savane dei due parchi Chobe e Moremi in Zimbabwe, e che per un buon tratto segna il confine tra Namibia e Angola. Il lodge è bellissimo (e carissimo....ma ormai sono lì e decido di restare), con i bungalows in legno rosso immersi in una rigogliosa vegetazione e con un prato inglese curatissimo. Non c'è posto nei bungalows (manco a dirlo tutti europei: belgi, tedeschi, inglesi) e quindi pianto la tenda nel campsite (l'avrò pur portata per qualcosa, no??!!). Mi preparo per la cena e dopo aver gustato sulla terrazza affacciata sul fiume un ottimo sformato di gorgonzola e pera, seguito da steak di Eland (una grossa antilope locale) con vegetali vari ed il dolce finale mi porto in reception per pagare: grande sorpresa in quanto Jens ed il proprietario (namibiano nero) hanno deciso di offrirmi soggiorno, cena e colazione per "celebrare" l'All Around The World. Ah, i namibiani....(bianchi o neri che siano)... Decido di dormire con solo la zanzariera e quindi con la portina abbassata della tenda; in cielo miliardi di stelle: la Via Lattea è così vicina che potrei stringerla tra le dita....
15.11
L'opinione del giorno prima si rafforza. La gente per la strada saluta cordiale e con il sorriso (e questo succedeva anche nelle altre nazioni) ma quello che è diverso è che se ti fermi per una foto non solo non ti chiedono soldi ma addirittura ti invitano a farne altre....
Dopo Grootfontein diminuiscono gradatamente i villaggi lungo la strada ed il territorio diventa decisamente meno popolato. Il panorama è dominato dalla savana con acacie, interrotta di quando in quando dagli INSELBERG, montagne di roccia che si ergono isolate dalla pianura. Le rade cittadine distano anche qualche centinaio di km l'una dall'altra mentre, anche lungo la strada, si incontrano tanti animali: facoceri, marabu, gazzelle, antilopi, struzzi ed elefanti (anche se non vedrò neanche uno sono assolutamente sicuro della loro presenza, viste le enormi "boasse" che trovo più volte sul manto stradale...).
Adesso il tragitto lungo la strada è tutto cintato ed elettrificato; enormi farm si dividono il territorio (ho calcolato che una era poco più grande dell'intera provincia di Padova) e si alternano fattorie con coltivazioni di granturco e canna da zucchero ad altre dedite all'allevamento, soprattutto cavalli e varie razze di mucche (in una ho visto i tori Brahma, enormi sia come dimensioni che come …. attributi!!!).
Dopo circa 700 km , verso le 16.30 entro a Windhoek, la capitale della Namibia, già visitata in altre 2 occasioni. Mi orizzonto abbastanza facilmente e trovo alloggio presso un Backpacker con wi fi free internet: decido di fermarmi per due giorni
Potrei dire cose di un altro mondo. Eh si perchè la Namibia, dove sono entrato stamattina dopo poco più di due ore dalla partenza da Livingstone, è tutta un'altra cosa rispetto all'Africa che ho attraversato finora. I paesaggi, i volti della gente, vorrei dire che anche i villaggi di capanne sono gli stessi.Ma l'organizzazione, l'atmosfera è completamente diversa: bianchi e neri lavorano insieme lungo la strada, i camionisti sono sia bianche che neri, in frontiera non c'è nessun "galoppino" per il semplice fatto che tutto è facile e lineare e non ce n'è bisogno; c'è anche qui la tassa da pagare per le strade (peraltro di soli 14 $) ma si paga in una qualsiasi banca senza fila babelica in frontiera;lungo la strada ci sono le piazzole, segnalate con cartelli, per gli scuolabus che portano i ragazzi a scuola (sic!); gli operai che lavorano alla manutenzione delle strade (comuni peraltro anche negli altri paesi) alloggiano in tende "Ferrino" e non sotto ricoveri improvvisati di stracci o cartoni; e per finire ci sono le piazzole per pic nic con panche e tavoli sotto gli alberi come in Trentino!!!!!
Ad un rifornimento conosco Jens, namibiano bianco, che dopo i soliti convenevoli e commenti sulla moto e sul viaggioi (wow ….wonderful!!!) mi indica un posto dove passare la notte in Rundu, la mia meta di giornata.
Il HAKUSEMBE RIVER Lodge sorge sulla sponda namibiana dell'Okavango River,il famoso fiume che non sbocca in nessun mare ma si perde nelle savane dei due parchi Chobe e Moremi in Zimbabwe, e che per un buon tratto segna il confine tra Namibia e Angola. Il lodge è bellissimo (e carissimo....ma ormai sono lì e decido di restare), con i bungalows in legno rosso immersi in una rigogliosa vegetazione e con un prato inglese curatissimo. Non c'è posto nei bungalows (manco a dirlo tutti europei: belgi, tedeschi, inglesi) e quindi pianto la tenda nel campsite (l'avrò pur portata per qualcosa, no??!!). Mi preparo per la cena e dopo aver gustato sulla terrazza affacciata sul fiume un ottimo sformato di gorgonzola e pera, seguito da steak di Eland (una grossa antilope locale) con vegetali vari ed il dolce finale mi porto in reception per pagare: grande sorpresa in quanto Jens ed il proprietario (namibiano nero) hanno deciso di offrirmi soggiorno, cena e colazione per "celebrare" l'All Around The World. Ah, i namibiani....(bianchi o neri che siano)... Decido di dormire con solo la zanzariera e quindi con la portina abbassata della tenda; in cielo miliardi di stelle: la Via Lattea è così vicina che potrei stringerla tra le dita....
15.11
L'opinione del giorno prima si rafforza. La gente per la strada saluta cordiale e con il sorriso (e questo succedeva anche nelle altre nazioni) ma quello che è diverso è che se ti fermi per una foto non solo non ti chiedono soldi ma addirittura ti invitano a farne altre....
Dopo Grootfontein diminuiscono gradatamente i villaggi lungo la strada ed il territorio diventa decisamente meno popolato. Il panorama è dominato dalla savana con acacie, interrotta di quando in quando dagli INSELBERG, montagne di roccia che si ergono isolate dalla pianura. Le rade cittadine distano anche qualche centinaio di km l'una dall'altra mentre, anche lungo la strada, si incontrano tanti animali: facoceri, marabu, gazzelle, antilopi, struzzi ed elefanti (anche se non vedrò neanche uno sono assolutamente sicuro della loro presenza, viste le enormi "boasse" che trovo più volte sul manto stradale...).
Adesso il tragitto lungo la strada è tutto cintato ed elettrificato; enormi farm si dividono il territorio (ho calcolato che una era poco più grande dell'intera provincia di Padova) e si alternano fattorie con coltivazioni di granturco e canna da zucchero ad altre dedite all'allevamento, soprattutto cavalli e varie razze di mucche (in una ho visto i tori Brahma, enormi sia come dimensioni che come …. attributi!!!).
Dopo circa 700 km , verso le 16.30 entro a Windhoek, la capitale della Namibia, già visitata in altre 2 occasioni. Mi orizzonto abbastanza facilmente e trovo alloggio presso un Backpacker con wi fi free internet: decido di fermarmi per due giorni
Quindi se il wi-fi è free.... vuol dire che ti colleghi di più.. e magari... posti delle fotografie? :-p maaaa.. il HAKUSEMBE RIVER Lodge è questo? http://www.namibian.org/travel/lodging/private/hakusembe.html
RispondiEliminadimmi di si! Figo! E devo proprio dirlo:
"W Jens ed il proprietario" fantastici a voler festeggiare anche loro con noi! :-* Sempre più voglia di partire mi fai... e magari.. io "facoceri, marabu, gazzelle, antilopi, struzzi ed elefanti" li vedo sul serio e non solo dalle "tracce". Ciao Maurizio! continua così! Fantastico! Sabry