Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

sabato 10 agosto 2013

BIALOWIEZA

diario di viaggio del 9.08.2013
BIALOWIEZA

L'ostello Podlasie e' affiliato alla Hostelling International e questo e' gia' di per se' una attestazione di qualita"; e' situato in una zona appena a ridosso del centro (in cui si arriva in pochi minuti) ed e' gestito con attenzione e cortesia: tutte cose che fanno vivere con tranquillita' questi due giorni da passare qui a Bialystok.
La cittadina e' quasi un'ottantina di km da Bialowieza, ed il tragitto per arrivare attraversa una bella campagna coltivata; la strada passa per villagetti polacchi dalle case di legno lavorato e intarsiato, con grandi nidi di cicogna sui pali della luce e graziose chiesette con le cupole di un bel blu intenso; le vecchiette coi grembialoni scuri a fiori colorati e l'immancabile fazzolettone bianco in testa, sedute sulle panchette ai lati della strada, completano un'immagine bucolica che sarebbe da cartolina.
Gia' una quarantina di km prima di Bialowieza comincia la foresta ma e' solo dopo il cimitero di  Hajnowka che ka strada corre sempre all'interno della foresta; il piccolo paesino di Bialowieza (non ho la voglia di entrare ma c;e; anche una improbabile "pizzeria siciliana") e' attraversato dalle strada che porta in Bielorussia, ed e' formato quasi interamente da case di legno, quasi tutte restaurate e rimodernate.
Circa a meta' del paese c'e' l'ingresso al parco nazionale di Bialowieza e da qui, superato un laghetto di rara bellezza immerso nel verde, si raggiungono le strutture del museo, della direzione generale del Parco. dell'alloggiamento per ospiti esterni; la bella residenza (sempre in legno) dell'ex governatore della regione e' il punto di inzio per la visita ai grandi alberi della foresta, ma per quanto riguarda la visita dei bisonti essa risulta difficile se non impossibile in quanto la grande quantita' di essi si triva all'interno della riserva integrale protetta, area non visitabile dai turisti se non con guide abilitate.
Trovo invece le querce, i larici, i pini che hanno resa famosa questa foresta, alcuni esemplari hanno addirittura piu' di 500 anni e sono stati testimoni della venuta di vari Zar ( i Romanov sono stati gli ultimi proprietari privati della tenuta e l'avevano trasformata in una famosa localita' di caccia) e di tante personalita' di primo spicco; sulla via del ritorno mi fermo anche in una sorta di zoo dove posso vedere fotografare linci, cinghiali, cervi, alci e. finalmente, bisonti europei con il permesso delle autorita'
Al ritorno mi fermo a fotografare il cimitero, faccio un giro per il centro storico di Bialystok, ascolto un concerto d'organo nella cattedrale intitolato a Giovanni Paolo II. cammino silenzioso per i bei giardini del Palazzo Branicky, leggo la storia delle deportazioni durante la seconda guerra mondiale sui manifesti attaccati alle pareti del municipio della cittadina di 250 mila abitanti, capoluogo della Podlachia.
La scelta di fermarmi a Bialystok si e' rivelata ottima per la spesa(alloggio con soli 7,5 euro, per la confusione (incredibilmente sono molto piu; tranquillo qui che a Bialowieza) e per la logistica, in quanto gia' sulla strada per Varsavia; quando domattina ripartiro' saranno solo poco piu' di 200 i km da percorrere prima di arrivare alle porte della capitale polacca.
Stanotte il cielo minaccia pioggia" speriamo bene..

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