Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

mercoledì 7 agosto 2013

NEVSKIY PROSPECT E ALTRO

Diario di viaggio del 4.98,2013
NEVSKIY PROSPECT E ALTRo

L'ostello e' proprio bello, situato al secondo piano di un grande capannone; completamente ristrutturato, con grandi travi in legno che vanno a sostenere il soffitto e' strutturato tipo open space su cui si affaccianole varie stanze, tutte molto spaziose e con soffitti altissimi, alcune a due letti e altre 3-4 stanze con 12-14 posti letto (ma, come detto, lo spazio non manca e non ci sente "costretti" di sicuro) che fungono da dormitori.
Non mancano pero' neanche le zanzare (non me l'aspettavo qui al nord di San Pietroburgo) e lo sferragliare dei treni della dirimpettaia stazione.
Mi alzo come al mio solito presto (per non perdere l'abitudine) e mi faccio con calma la mia colazione con latte e biscotti; mi metto al computer e li' se ne vanno 3-4 orette tra leggere mail, scrivere blog, parlare in skype con Anna (diventata ormai anche Lei "albicola"), controllare itinerario, cercare ostelli per i giorni successivi, etc etc.
Esco in moto verso le undici e mi accoglie una bella giornata di sole; ho circa due km per arrivare a Nevskiy Prospect, la via principale del centro storico ed enorme arteria sempre piena di traffico, veicolare e pedonale; e' domenica e quindi il traffico e' ancora maggiore, cosi' pure come le migliaia di turisti che da Nevskiy poi si diramano in ogni direzione per vedere i vari monumenti o particolari luoghi che la citta' regala.
Parcheggio, come sempre tra la curiosita' della gente vicina, proprio sotto l'arco di ingresso alla grande piazza con obelisco sul cui lato opposto si affacciano le verdi/bianche pareti di uno dei musei piu' famosi del mondo, il Museo Statale Ermitage in lungoneva Dvorcovaja, museo che rivaleggia con Louvre, Uffizi, Prado per quantita' e ricchezza delle opere in esso contenute: dal rinascimento e barocco italiano ai pittori belgi e olandesi, dagli impressionisti francesi agli "otto-novecenteschi"  Picasso, Magritte, Van Gogh e Gauguin.
Entro solamente nel grande cortile interno, ombreggiato di alti platani, ma non metto piedi nell'enorme area dei 5 palazzi principali che ormai costituiscono  il complesso iniziato dal Rastrelli col Palazzo d'Inverno (voluto dalla zarina Elisabetta)e terminato quasi un secolo dopo dal Quarenghi: ci vorrebbero ben piu' di due giorni!!!
Mi aggiro per le Nabereznaya (le passeggiate lungo i canali e la grande Neva) che hanno fatto dare a Sanct Peterburg l'appellativo di Venezia del nord ma, a parte le imbarcazioini cariche di turisti simili ai vaporetti, poche altre sono le somiglianze con la nostra inimitabile citta' veneta: l'epoca di costruzione e' completamente diversa, la grandiosita' dei canali e dei palazzi russi sono affatto diversi dai nostri piccoli rii e palazzi signorili, l'atmosfera e' completamente differente...
Passo davanti a diversi monumenti di epoca sovietica, grandiosi, ampollosi, ricordanti il lavoro operaio, il sacrificio in battaglia, i grandi geni, e arrivo, quasi senza accorgermene alla bellissima basilica del Sangue Versato; qui e' possibile arrivare anche con la moto e decido di andarla a prendere per scattare alcune foto di Quadrotta nella citta' che fu capitale fino al 1917; incontro anche una coppia di giovani romani col figlioletto di 1 anno e mi sorprendo a pensare che sono bravi a viaggiare con Lui appresso (ho sempre pensato sia possibile e mi sono sempre piaciute le coppie che lo fanno); veramente bella la basilica e la Quadro 359 D ci fa proprio una bella figura in bella mostra li' davanti; entro anche nel piccolo bazar di fronte alla piazza e anche se non compro nulla mi fa piacere vedere i colbacchi, le matrioshke, le magliette, i piccoli oggetti di artigianato in bella mostra sulle bancarelle una accostata all'altra, invase di turisti struscianti.
Mi sposto in moto dall'altra parte della citta' ma non riesco ad incontrami con Marco e Katia e decido di finire, ormai nelle ombre lunghe della serata, il mio giro per le strade cittadine, larghe, spaziose, piene di palazzi ottocenteschi e ... di gente.
Il Mac Donald di Ligonskiy Prospect e' a non piu' di 400 mt dall'ostello e la mia cena stasera sara' un bel Big Mac con normal chips and large Coca.
Domani si riparte: obiettivo Riga e le Repubbliche baltiche.

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