BURIATI PEOPLE
Anna dice sempre, santa donna, che da una esperienza che all'inizio sembra
negativa, poi si aprono prospettive che la fanno diventare piu' accettabile ed
addirittura risulta alla fine una delle esperienze piu' interessanti in u
viaggio lungo come questo, di quelle da raccontare agli amici alla sera seduti
intorno ad un fuoco con un buon bicchiere in mano.
Stamattina ci siamo alzati con calma e solamente verso le 9.30 ci muoviamo
dalla Meridian Gostiniza per recarci con le nostre moto in centro a questa
citta' di quasi 400 mila abitanti, oltre il 60% di origine Buriata (popolazione
asiatica di origine mongola; da qui vicino parti' Attila con i suoi Unni per
arrivare a mettere a ferro e fuoco l'intera Europa): per arrivare a Irkitsk
abbiamo "solo" 450 km, una bazzeccola per le nostre abitudini.
Arriviamo alla piazza principale e qui, davanti alla piu' grande testa di
Lenin esistente, ci concediamo parecchie foto, sia con la moto che senza, tra
gli sguardi curiosi di altri turisti o semplici cittadini di passaggio; con
queste foto poi faro felice il mio amico Giorgio che potra' chiedere agli
amici: " ma qual'e' la testa di c...o piu' grande"?
Ripartiamo verso le 11 e abbiamo il piccolo primo problema di giornata:
nell'attraversare le rotaie del tram Aldo perde l'equilibrio con la moto e
cade; si rialza prontamente in mezzo allo sfrecciare delle auto e, verificati
che non ci sono danni alla persona e alla moto, si riparte verso il lago
Bajkal; incolonnati nel traffico riusciamo ad arrivare alla periferia (non piu'
di 4 kilometri dal centro) e ancora la moto di Aldo si ferma: sembra non arrivi
benzina.
Leviamo tutto il bagaglio dalle due moto (anche dalla mia perche' gli attrezzi
per lavorare sono nel mio sottosella) e verifichiamo il danno; porca vacca e'
grave: si e' tranciato di netto il collettore che collega la cannula della
benzina all'iniettore; e' in platica e non abbiamo niente con cui riattaccarlo.
Si va in cerca di un meccanico e Aldo ritorna con Alexander seduto sul sedile
posteriore della mia moto; pulizia delle due parti, loctite, mezz;oretta di
attesa e sembra tutto a posto; richiudiamo il tutto e ripartiamo speranzosi
verso Irkutsk.
10 km, tanto dura la nostra baldanza...poi nuovamente fermi ai lati della
strada, frustrati, annichiliti, sfiduciati; nonostante tutto non ci perdiamo
d'animo, via di nuovo tutto il bagaglio, prove e riprove per attaccare il
collettore con una fascetta, col fil di ferro, con .... lo sputo: niente da
fare, siamo desolatamente fermi e ...soli in mezzo al niente; siamo anche in
contatto con sms (l'unico mezzo qui
lontano da tutto) con Roberto alla Quadro ma anche con Lui la situazione appare subito non
bellissima: l'unica e' spedire il pezzo di ricambio che potrebbe arrivare in 7
giorni!!! Sette giorni??? Non li abbiamo 7 giorni di tempo, dobbiamo correre
altrimenti ci scade il visto russo e ...!!!!????
E' a questo punto che Anna (anche con Lei siamo in contatto con sms) mi
ritorna in mente; si ferma un'auto e ne scendono due buriati (il taglio degli
occhi non lascia dubbi), Bajr e Bato', che si offrono di aiutarci; siamo un po'
sospettosi (in queste lande capita di tutto) ma i due sembrano persone per bene
e ascoltiamo i loro consigli; Bajr e' un fiume in piena, parla continuamente e
non capendo il suo russo-buriato si fa capire con movimento continuo delle mani
e una mimica da morir dal ridere (e' poco piu' alto di me e pesa 140 kg....
nonostante abbia solo 33 anni): Bato' e' piccolino, ha i capelli dritti dei
mongoli, e' molto piu' riservato ma e' un meccanico per hobbie e parla un
decente inglese.
Dopo un po' in loro compagnia trasciniamo la moto (per la prima volta nel
viaggio viene usato il verricello... almeno e' servito a qualcosa e non solo
come "decoro") fino al parcheggio di un ristorante buriato per
camionisti e qui Bato' effettua la prima di due operazioni: con un
bi-componente per plastivca prova a riattaccare il collettore; aspettiamo due
ore ma sbagliamo i tempi e alla prova benzina il rimedio non regge; nell'attesa
abbiamo assaggiato i Buze, sorte di ravioloni ripieni di carne bovina cotti nel
brodo: buonissimi!!
Trasciniamo la moto, sottrraendola agli sgaurdi e alla curiosita' delle
decine di persone e camionisti di passaggio, una seconda volta, questa volta
verso la casa di Bajr che vuole a tutti i costi ospitarci a casa sua (si
rivelera' una delle esperienze piu' incredibili del viaggio.... cara Anna!!!);
qui Bato' armeggia con un saldatore e riportando la plastica la fonde ed
effettua, forse, il miracolo: il rimedio sembra tenere ma Bato' decide di
chiudere il tutto con una bella botta di metallo liquido e domattina vedremo se
tutto sara' andato a posto (la prima prova in garage alle due di notte ha dato
esito positivo); in cucina intanto Bajr ha preparato, con l'aiuto di Aldo, una soup
buriata con spaghetti stracotti, brodo ovviamente, carne e patate, poi frittata con
cipolla e finocchietto e salamella tagliata a fettine: incredibile, abbiamo
mangiato il tutto con buon appetito!
Dopo mezzanotte i nostri due nuovi amici ci accompagnano per un giro
fotografico notturno della citta' (ah, qui il cielo si e' scurito solamente
alla mezzanotte e un quarto, eh !!!!) e cosi' vediamo, anche se al buio, quasi
tutti i monumenti di Ulan Ude; rientriamo e qui la cosa piu' particolare a cui
avremmo mai pensato di partecipare: il rito della "bagna" (banja(, la sauna
buriata.
Bajr ci dice che, quasi in ogni casa, un locale in
legno viene adibito a sauna, con una gran stufa a legna (di betulla il
migliore) su cui viene versata acqua, spesso aromatizzata con birra; entriamo
tutti e quattro completamente nudi (incredibile vedere la "panza" di
Bajr) e il calore e' davvero insopportabile, con Bajr che getta acqua e birra
sulle pietre del pavimento ed in una specie di mantice e la stanzetta che si riempie di vapore aromatico a temperature "mostruose"; cominciamo a sudare
copiosamente, un vero lago, e poi fuori nel freddo notturno , sempre completamente
nudi; il rito si ripete per tre volte e alla fine una bella doccia, versata con
le bacinelle, di acqua tiepida e poi fredda. Siamo completamente rigenerati,
incredibile, e il tutto termina con un bel bicchierone di kvas, bevanda
ottenuta dalla fermentazione del grano, appena appena alcolica. Fantastica
esperienza... e le chiacchere seduti su una panchetta di legno sotto le stelle
in un pseudo russo-italian-inglese, con le umoristiche gesticolazioni di Bajr, chiudono perfettamente questa particolare giornata passata in buona parte in
compagnia dei nostri due nuovi amici.
bene, x fortuna niente di grave, a posteriori, xchè al momento del guaio la possibilità di dover restare fermi vi avrà fatto disperare! Per fortuna Aldo non si è fatto male. E poi come regalo la conoscenza di altri amici e la scoperta della bagna. E da spot vedo che siete vicini a Irkutsk, quindi la riparazione tiene.
RispondiEliminaBuona continuazione.
Roby
belli questi incontri inaspettati!!! e in bocca al lupo per la moto!!Francesco Franzolin
RispondiEliminaCiao Roby e ciao Francesco,
RispondiEliminapurtroppo la riparazione non ha tenuto e mi sono trainato Aldo e la moto (agganciati col l'arganello di cui sono dotate le moto) per oltre 200 km, su e giu' per le colline attorno al lago Bajkal; siamo arrivati a Irkutsk ieri sera tardi e adesso aspettiamo qui l'arrivo di un nhuovo iniettore dall'Italia.
Speremo ben..Grazie come sempre a Voi e .... continuate a seguire questo lungo, difficile, bel viaggio.
Ciao ciao.
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RispondiEliminaCiao Maurizio!!!! innanzi tutto complimenti per questo viaggione..
RispondiEliminaho letto parte del tuo percorso e ho piacevolmente scoperto che "mi hai nominata" nel tuo diario... sono Elena, ginecologa di Bergamo, incontrata attraversando lo stretto di Magellano!io ho già finito il mio viaggio da un po'... sono stata a Buenos Aires come volontaria in ospedale... un'avventura... ed ora sono tornata a lavorare in Svizzera... heee.... ovvio che era meglio reastare in sud America!!!
ti faccio ancora tanti tanti complimenti per cio' che stai facendo... aprovecha!!!
un caro saluto, Elena
Ciao Elena, che piacere risentirTi; grazie di aver avuto la voglia di leggere un po' di questi racconti. Il viaggio continua e adesso sono a Irkutsk, nella siberia orientale, con qualche problemino che speriamo di risolvere.
EliminaSento che non sei contenta di essere a lavorare in Svizzera ma, dai, sempre meglio che non lavorarae giusto? E comunque in Patagonia puoi sempre ritornarci per un'altra bellissima esperienza, di viaggio e di lavoro....non si sa' mai!!! Infine Ti ricordo che tutte e due le volte, andata e ritorno, non ho pagato il biglietto del ferry!!! Un caro saluto e tante cose belle per la Tua professione e per ..la Tua vita. Ciao ciao.
Ciao Murizio. Ciao Aldo, mi spiace x l incoveniente della moto spero che vi arrivi presto il pezzo di ricambio.
RispondiEliminaVi seguo sempre e v invidio, bravi.
Vorrei chiedere ad Aldo quamdo viene Italia e se prima passa a S.Francisco
Un abbraccio, siete grandi
Luca Manca
Ciao Luca e ciao Regina, ancora grazie delle foto. Aldo sta' ancora dormendo e quindi Ti rispondo io, per ora.
EliminaL'inconveniente della moto ci sta facendo perdere parecchio tempo e forse fara' concludere anticipatamente ad Aldo questa bella esperienza; forse, e dico forse, riusciremo comunque ad arrivare in Mongolia...
Un caro saluto a Voi due e ... continuate a seguirci. Ciao ciao.