Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

mercoledì 26 giugno 2013

DILUVIO UNIVERSALE

diario di viaggio del 23.6.2013
DILUVIO UNIVERSALE

Abbiamo quasi mille km da fare e ovviamente bisogna alzarsi presto se vogliamo farcela; alle 5 due dei ragazzi russi che hanno dormito in stanza con noi si alzano ed in 10 minuti sono pronti (autisti delle auto dal Giappone a Krasnoyarsk) ed anche noi ci muoviamo a quell'ora; siamo abbastanza bravi e alle 6 siamo pronti nel gran piazzale della Gostiniza dove abbiamo dormito; il tempo e' bello, freschetto a quest'ora (il sole, tramontato alle 23.30 e' sorto intorno alle 4.30 e ancora non scalda l'aria)) ma e' cielo limpido e senza nuvole all'orizzonte; percorriamo i primi km quasi in assenza completa di traffico.
E' questa la parte piu' "selvaggia" e deserta (nel senso di popolazione) della Siberia da noi attraversata; pero' piu' a nord  di qui, nella sconfinata taiga che si estende fin oltre il circolo polare artico, allora la' si che si parla di immense lande senza alcun segno umano e con la natura nella sua espressione piu' autentica; doveva anche essere la piu' difficile come fondo stradale ed invece la M55 si sta' rivelando una lieta sorpresa: probabilmente i russi hanno trovato l'asfalto giusto o sono riusciti a realizzare delle massicciate che possano resistere alle tremende temperature, alla neve, al gelo che spacca tutto; non credo sia facile mantenere in buono stato migliaia e migliaia di km in queste condizioni atmosferiche ed e' per questo che apprezziamo ulteriormente questo bel manto stradale ed il lavoro svolto dall'Amministrazione (non e' pero proprio tutto rose e fiori: qualche tratto di strada brutta o di lavori in corso con dirottamento in sterrato c'e' ancora,eh..)
Dopo Skovorodino la strada sale di quota e le due Quadrotta non hanno vita facile nelle lunghe, quasi sempre dirette, salite lungo i versanti di alte colline coperte di betulle e larici ma e' poi entusiasmante lasciarsi andare a 120-125 kmh delle discese; come detto i centri abitati sono veramente pochi e sempre a qualche centinanio di mt. dalla strada: poche case di legno (spesso male in arnese), con gli scuri in legno lavorato e colorato, gli immancabili pagliai, cataste di legna per riscaldarsi e cucinare, carcasse di mezzi meccanici (auto, bici, trattori, qualche stufa e altro...) abbandonati alle intemperie; comincia a d essere difficile il reperimento della benzina e piu' di una volta siamo costretti a ricorrere alle nostre taniche di riserva, magari anche solo per pochi km!!!
Gran bella giornata comunque dal punto di viusta climatico e arriviamo felicemente a poco piu' di 100 km da Cita. la nostra meta, quando nel breve volgere di pochi minuti tutta cambia con una repentinita' che ci sorprende; neri nuvoloni si addensano sopra le nostre teste e ci fermiamo giusto il tempo di mettere l'antipioggia (solo Maurizio, Aldo decide di rischiare e restarne privo confidando nella velocita' di passaggio del temporale); la curva successiva comincia a piovere, grossi goccioloni che picchiano sonoramente su caschi e visiere; continuiamo ad avanzare, un po' piu' piano ma ancora speditamente; la pioggia ci da' una tregua ma davanti a noi nuvole color pece non annunciano niente di buono; difatti, con la strada che sale ulteriormente e arriva a bucare le nuvole, ecco scatenarsi un'ira di Dio di acqua, forte, cattiva (gia' detto in altro frangente, lo so', lo so'), talmente fitta che si puo' vedere a non oltre 5 metri di distanza, e poi ... e poi la grandine, chicchi di 1 cm che arrivano come missili; molte auto e qualche camion si fermano, i due motociclisti continuano e continuano per oltre 3/4 d'ora in questo inferno che sembra non smettere mai (anche perche' si procede a 20 all'ora).....
Quando la strada scende di altitudine smette la grandine, poi smette anche la pioggia ed anche se il cielo resta coperto riusciamo ad arrivare alla periferia di Cita che sono quasi le 21; siamo in sella da 15 ore e non e' ancora finita; la tremenda acqua caduta anche su questa citta' di quasi 300 mila abitanti ha riempito i tombini, portato a valle torrenti di fango e le vie cittadine sono in tilt: lunghi serpentoni dipendolari che tornano a casa intasano le strade allagate (passiamo su "pozzanghere" di acqua e fango anche di 300 mt) e ci muoviamo con destrezza in mezzo alle due carreggiate, rischiando piu' volte di cadere o scivolare; solamente dopo un'altra mezz'ora troviamo alla periferia una locanda (gostiniza) nuova, ben messa e, anche se il prezzo e' alto (2800 rubli la camera da due, quasi 35 euro a testa, accidenti...) decidiamo di fermarci e finalmente riposarci.
Aldo, senza l'antipioggia e' completamente fradicio, fino alle mutande, ed anche Maurizio, con la tremenda acqua penetrata dappertutto, e' bello (si fa per dire...) bagnaticcio; una doccia calda e' quello che ci vuole per ristorarci e tirarci su il morale e nonostante tutto, anche se effettivamente stanchi, ci diamo un bel cinque, rendendoci conto che siamo stati bravi e temerari a superare una prova ostica e con sorpresa finale di cui avremmo fatto volentieri a meno.

Abbiamo solo qualche ora per riposare; domani si riparte verso lacapitale della Repubblica Autonoma dei Buriati: Ulan Ude ci aspetta!! 

1 commento:

  1. Ciao Maurizio e ciao Aldo, siete forti in gamba x il vostro viaggio, forza!!! Ciao
    luca manca , sardegna

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