Diario di viaggio del 26.1.2013
SANTIAGO
Paola, la figlia di Mercedes, deve
ritornare a Santiago per prendere, nell'appartamento in cui vive con
tre amiche, le cose che dovrà portare in crociera e, visto che
Nicola La accompagna in macchina, ne approfitto per farmi portare e
dedicarmi ad un giro a piedi della capitale cilena.
Purtroppo non abbiamo tenuto conto che
oggi inizia il vertice Celac-Ue (con oltre 40 premier e capi di stato
present) e Santiago è una città blindata, con 5000 carabineros in
tenuta antisommossa dislocati nei punti strategici e con molte strade
chiuse con transenne sia per facilitare gli spostamenti delle varie
delegazioni sia per cercare di evitare scontri con manifestanti e
black bloc (ne vedo alcuni lungo le strade secondarie, ma la
situazione è abbastanza tranquilla...).
Mi faccio lasciare a Placa de Armas
(in
quasi tutte le città e cittadine del sud e centro america il vero
centro della vita sociale, dove si respira, anche nei rari turisti,
un'aria di sonnolenta tranquillità, e da qui prendo le secondarie
strade pedonali che portano ad Alameda (così i cileni chiamano
l'Avenida Libertador O' Higgins, l'arteria principale che taglia in
due la città da est verso ovest); da qui arrivo al palazzo della
Moneda
(super sorvegliato, ovviamente), la residenza presidenziale
dove trovò la morte il socialista Salvador Allende e che fu
bombardato durante il golpe del dittatore Pinochet. Ho la fortuna di
assistere al cambio della guardia con la coppia di Carabineros
cavallo in alta uniforme del drappello entrante che prende il posto
della coppia del drappello uscente.
Cammino lungo il viale centrale,
alberato di alte palme e ombrosi platani, e ogni tanto mi infilo nei
Paseos (passaggi coperti simili a dei bazar)
brulicanti di vita, di
negozi, di merci, di persone del ceto basso, di....ladrones (gli
abilissimi borsaioli, molto numerose nelle frequentatissime zone
vicino alla Estacion Central). Passo davanti alla Università de
Chile e mi fermo incantato ad osservare gli occhi dei bimbi che,
sotto lo sguardo attento dei genitori, siedono sui cavalli di legno
di una giostra d'altri tempi
. Alla stazione prendo un biglietto per
la linea S. Fernando e ritorno a Buin nel tardo pomeriggio con un
treno stracolmo di umanità varia, gente che come me è andata in
città per comprare, per vedere negozi o anche solo per fare una
passeggiata.
Ah, un Angus Bacon con Coca e chips
costa l'equivalente di circa 6 €.....al Mc Donalds
Ben tornato Piero Angela dei poveri!!!!!ma come sei bravo scherzi a parte..quando prevedi arrivi Q.?? Noi nel frattempo nn ci annoiamo; chi ti segue è comunque ben servito dalla tua precisissima cronache e descrizione. Che bello bravissimo. Un abbraccio NN
RispondiEliminaCiao Nico. Stamattina, lunedi, arriva a Santiago la moto alle 9.45 (13.45 in Italia) e spero di riuscire a sdoganare in giornata (qua in sudamerica è un terno al lotto...). Se tutto va bene domattina presto parto verso sud e già mercoledi attraverso una prima volta le Ande e vado a San Carlos de Bariloche in Argentina. Come sempre .... speremo ben e ...grassie Nico!!!
EliminaCiao ciao.
Ciao Maurizio,
RispondiEliminatutto bene?Quando torni potresti fare anche un bel libro di foto...uno per continente.
Luca el barba