Diario di viaggio del 20.11
Il presepio in Sudafrica
Sono arrivato a Bethlehem ma forse era troppo presto (in effetti manca ancora un mese) e non ho trovato né San Giuseppe, né la Madonna, né Gesù Bambino o i pastori; in effetti non ho trovato neanche la sistemazione cercata (come al solito o non hanno posto, o sono troppo cari o ...non esistono!!!). Decido di continuare fino alla prossima cittadina, Kestell, 50 km più avanti, 10.000 anime (di cui 8.000 nere..).
Al mattino il tragitto da Kimberley, in Northern Cape, fino al Free State è stato ancora una volta diverso da quelli precedenti in Sudafrica: il verde predomina insieme al rosso delle terre arate con moderni e potenti trattori (e devono essere potenti, le estensioni sono infatti enormi!). Belle farm sulle colline ombreggiano sotto a grandi salici piangenti o eucalipti: l'impressione è positiva.
A Kestell cerco il Karma Backpacker e quando finalmente lo trovo, grande è la sorpresa nel conoscere il proprietario:Lucio infatti è un friulano di Sacile, cresciuto in Italia ma residente da oltre quarant'anni in Sudafrica: prima nella zona di Capetown, poi 15 anni a Johannesburg e ora da una decina a Kestell. E' molto impegnato nel sociale, nella integrazione tra le due grandi anime di questa nazione arcobaleno, ed è conosciuto da tutti; è una fonte inesauribile di informazioni sulla sua nuova nazione e mi accompagna con la sua Range Rover in un giro ricco di notizie sia sulla zona "bianca"quanto sulle due ben più vecchie "suburbs" nere. Interessantissimo!!!Lucio è quello a Dx nella foto
Dopo tanti fast food, pizze e amenità varie stasera la cena è con una succulenta Steak (qui ci sono molti allevamenti di mucche lasciate libere di muoversi e mangiare in spazi enormi e la carne è veramente ottima) al Golf Club cittadino.
Quadrotta marcia a mille, senza problemi (solo le pastiglie dei freni sarebbero da cambiare ma ormai mancano solo 400 km alla meta finale...)
A domani....IUUUUUUUUUUUUUUUUU
Diario di viaggio del 18 e 19 novembre 2012
18.11
Running on empty ...diceva una vecchia canzone di Jackson Browne ed è esattamente la sensazione che ho avuto partendo da Keetmanshoop. E' domenica mattina e le strade sono assolutamente vuote; non ci sono neanche i camionisti, miei abituali compagni di viaggio in queste lande africane (forse perchè entrambi ci facciamo tanta strada e spesso ci si ferma per scambiare qualche parola o...solo per salutarci.
Il terreno attorno è piatto, desertico, con bassi cespugli, erba gialla spinosa, qualche rara acacia o kokkerboom isolati. In 3 ore sono in frontiera e un quarto d'ora dopo esco ed affronto, da solitario, i 16 km che separano il border namibiano di Ariamsvlei da quello sudafricano di Nekop: anche qui i controlli sono rapidi e funzionali e...nessuna tassa da pagare. Esco dagli stabili della dogana e subito fuori mi fermo a fotografare un gigantesco "condominio" di uccelli tessitore attaccato ad un grosso albero:saranno centinaia di uccellini, ognuno col suo ingresso personale, su un nido di oltre un metro quadro e che peserà qualche quintale. Da ora in avanti ne troverò centinaia e centinaia e quando non ci sono gli alberi gli uccellini utilizzano i pali della luce: alcuni sono incredibilmente grandi..
La meta di giornata è Upington, piccola e bella cittadina sulle rive dell'Oranje, il grande fiume nel nord del Sudafrica. Cerco con poca fortuna una sistemazione ma sono o tutte piene o troppo care;faccio un ultimo tentativo alla Affinity Guesthouse e riesco a commuovere la sig.ra Mary ed il marito che mi offrono una stanza a metà del prezzo iniziale richiesto: pagherò così 30 € invece di 60. Il Sudafrica dà l'impressione di essere caretto...e di campsite o backpacker hotel nemmeno l'ombra.
In compenso ho internet wireless free....e ne approfitto.
19.11
Colazione in camera con latte e biscotti, carico dei bagagli sulla moto, controllatina all'olio e via.
Buona parte del tratto iniziale della strada per Kimberley costeggia l'Oranje e la valle è molto verde, con coltivazioni di riso, mais, colza, canna da zucchero e...viti: centinaia di km di vigneti, a perdita d'occhio, e ne stanno piantando ancora. Ci sono anche in certe farm (ma non in tutte..) delle rastrelliere per mettere a seccare gli acini e questo mi fa pensare all'uva passa ma ci sono anche tante "cellar" (cantine) e quindi dovrò chiedere a mio fratello Marino o a mio nipote Luca che tipo di uve si producono da queste parti.
Non mi ricordo (scherzo....) se ho già detto che fa caldo, tanto caldo, che il sole picchia forte e non c'è una nuvola in cielo. Se tengo la giacca è un vero supplizio; se me la tolgo rischio di bruciarmi e soprattutto non ho più protezioni su gomiti, spalle e schiena in caso di incidente o caduta. Decido di tenermi la giacca!!!
Lasciato l'Oranje a Groblershoop svolto a Sx e prendo la N8, la strada nazionale che porta al distretto minerario più famoso del mondo: qui sono stati estratti alcuni dei più grandi e famosi diamanti del mondo; qui Cecil Rhodes ha accumulato le fortune che gli hanno poi permesso di comprarsi uno stato (la Rhodesia, appunto, ora Zimbabwe);qui ha la sede ed ancora una miniera in attività (al centro della città) la De Beers, la compagnia che monopolizza il mercato delle pietre preziose nel mondo.
Kimberley, capoluogo dello stato di Northern Cape, è oggi una città moderna, vivibile, piena di contraddizioni (alle 18 tutti i negozi chiudono ed in giro resta solo la gente di colore), ma proiettata verso il futuro (ho visto ragazzi e ragazze bianche e neri "frequentarsi" con passione....).
Io sono fuori città, a circa 4 km, in un enorme ostello di oltre 200 posti (c'è anche la piscina, eh...ed il ristorante) dove pago poco, circa 10€, ma anche dove non c'è internet. Decido di prendere Quadrotta e fare un salto in centro ma non trovo internet point o internet cafè.....
Mancano solo due giorni all'arrivo a Durban
Il presepio in Sudafrica
Sono arrivato a Bethlehem ma forse era troppo presto (in effetti manca ancora un mese) e non ho trovato né San Giuseppe, né la Madonna, né Gesù Bambino o i pastori; in effetti non ho trovato neanche la sistemazione cercata (come al solito o non hanno posto, o sono troppo cari o ...non esistono!!!). Decido di continuare fino alla prossima cittadina, Kestell, 50 km più avanti, 10.000 anime (di cui 8.000 nere..).
Al mattino il tragitto da Kimberley, in Northern Cape, fino al Free State è stato ancora una volta diverso da quelli precedenti in Sudafrica: il verde predomina insieme al rosso delle terre arate con moderni e potenti trattori (e devono essere potenti, le estensioni sono infatti enormi!). Belle farm sulle colline ombreggiano sotto a grandi salici piangenti o eucalipti: l'impressione è positiva.
A Kestell cerco il Karma Backpacker e quando finalmente lo trovo, grande è la sorpresa nel conoscere il proprietario:Lucio infatti è un friulano di Sacile, cresciuto in Italia ma residente da oltre quarant'anni in Sudafrica: prima nella zona di Capetown, poi 15 anni a Johannesburg e ora da una decina a Kestell. E' molto impegnato nel sociale, nella integrazione tra le due grandi anime di questa nazione arcobaleno, ed è conosciuto da tutti; è una fonte inesauribile di informazioni sulla sua nuova nazione e mi accompagna con la sua Range Rover in un giro ricco di notizie sia sulla zona "bianca"quanto sulle due ben più vecchie "suburbs" nere. Interessantissimo!!!Lucio è quello a Dx nella foto
Dopo tanti fast food, pizze e amenità varie stasera la cena è con una succulenta Steak (qui ci sono molti allevamenti di mucche lasciate libere di muoversi e mangiare in spazi enormi e la carne è veramente ottima) al Golf Club cittadino.
Quadrotta marcia a mille, senza problemi (solo le pastiglie dei freni sarebbero da cambiare ma ormai mancano solo 400 km alla meta finale...)
A domani....IUUUUUUUUUUUUUUUUU
Diario di viaggio del 18 e 19 novembre 2012
18.11
Running on empty ...diceva una vecchia canzone di Jackson Browne ed è esattamente la sensazione che ho avuto partendo da Keetmanshoop. E' domenica mattina e le strade sono assolutamente vuote; non ci sono neanche i camionisti, miei abituali compagni di viaggio in queste lande africane (forse perchè entrambi ci facciamo tanta strada e spesso ci si ferma per scambiare qualche parola o...solo per salutarci.
Il terreno attorno è piatto, desertico, con bassi cespugli, erba gialla spinosa, qualche rara acacia o kokkerboom isolati. In 3 ore sono in frontiera e un quarto d'ora dopo esco ed affronto, da solitario, i 16 km che separano il border namibiano di Ariamsvlei da quello sudafricano di Nekop: anche qui i controlli sono rapidi e funzionali e...nessuna tassa da pagare. Esco dagli stabili della dogana e subito fuori mi fermo a fotografare un gigantesco "condominio" di uccelli tessitore attaccato ad un grosso albero:saranno centinaia di uccellini, ognuno col suo ingresso personale, su un nido di oltre un metro quadro e che peserà qualche quintale. Da ora in avanti ne troverò centinaia e centinaia e quando non ci sono gli alberi gli uccellini utilizzano i pali della luce: alcuni sono incredibilmente grandi..
La meta di giornata è Upington, piccola e bella cittadina sulle rive dell'Oranje, il grande fiume nel nord del Sudafrica. Cerco con poca fortuna una sistemazione ma sono o tutte piene o troppo care;faccio un ultimo tentativo alla Affinity Guesthouse e riesco a commuovere la sig.ra Mary ed il marito che mi offrono una stanza a metà del prezzo iniziale richiesto: pagherò così 30 € invece di 60. Il Sudafrica dà l'impressione di essere caretto...e di campsite o backpacker hotel nemmeno l'ombra.
In compenso ho internet wireless free....e ne approfitto.
19.11
Colazione in camera con latte e biscotti, carico dei bagagli sulla moto, controllatina all'olio e via.
Buona parte del tratto iniziale della strada per Kimberley costeggia l'Oranje e la valle è molto verde, con coltivazioni di riso, mais, colza, canna da zucchero e...viti: centinaia di km di vigneti, a perdita d'occhio, e ne stanno piantando ancora. Ci sono anche in certe farm (ma non in tutte..) delle rastrelliere per mettere a seccare gli acini e questo mi fa pensare all'uva passa ma ci sono anche tante "cellar" (cantine) e quindi dovrò chiedere a mio fratello Marino o a mio nipote Luca che tipo di uve si producono da queste parti.
Non mi ricordo (scherzo....) se ho già detto che fa caldo, tanto caldo, che il sole picchia forte e non c'è una nuvola in cielo. Se tengo la giacca è un vero supplizio; se me la tolgo rischio di bruciarmi e soprattutto non ho più protezioni su gomiti, spalle e schiena in caso di incidente o caduta. Decido di tenermi la giacca!!!
Lasciato l'Oranje a Groblershoop svolto a Sx e prendo la N8, la strada nazionale che porta al distretto minerario più famoso del mondo: qui sono stati estratti alcuni dei più grandi e famosi diamanti del mondo; qui Cecil Rhodes ha accumulato le fortune che gli hanno poi permesso di comprarsi uno stato (la Rhodesia, appunto, ora Zimbabwe);qui ha la sede ed ancora una miniera in attività (al centro della città) la De Beers, la compagnia che monopolizza il mercato delle pietre preziose nel mondo.
Kimberley, capoluogo dello stato di Northern Cape, è oggi una città moderna, vivibile, piena di contraddizioni (alle 18 tutti i negozi chiudono ed in giro resta solo la gente di colore), ma proiettata verso il futuro (ho visto ragazzi e ragazze bianche e neri "frequentarsi" con passione....).
Io sono fuori città, a circa 4 km, in un enorme ostello di oltre 200 posti (c'è anche la piscina, eh...ed il ristorante) dove pago poco, circa 10€, ma anche dove non c'è internet. Decido di prendere Quadrotta e fare un salto in centro ma non trovo internet point o internet cafè.....
Mancano solo due giorni all'arrivo a Durban
Maurizio.. che dire..... non ci saranno Gesù, Giuseppe e Maria ma... un angioletto che ti viene dietro si ^_^. Continui a fare incontri interessanti..... guarda anche Lucio! Bellissimo... un cicerone a piena disposizione.. fantastico direi! E a proposito.. fai poi sapere anche a noi che vino si fa li! E per la giacca..... già! su dai, fai il bravo e riparati bene da ogni evenienza! un abbraccissimo! e grazie ancora per tenerci sempre così ben informati. Sabry
RispondiEliminaCiao Angioletto/Sabrina.
RispondiEliminaSei quasi come un falco: come pubblico un post c'e' gia' il Tuo commento:appropriato, simpatico, atteso...grazie!!stasera spero di pubblicare quello di arrivoa Durban. Stamattina iniziano le operazioni per la spedizione e...ma non anticipiamo.Ciao ciao.Maurizio
Metti una ragazza che oltre all'onore di averti come amico e di voler bene alla tua amata Anna è anche volontaria Emergency. Mettici pure che adora viaggiare ma non l'ha mai potuto (fino ad'ora) fare, mettici che c'è un "regalino" che se ne viaggia con questo grande amico ed è presente a quello che vive lui e per ultimo, ma assolutamente non meno importante, mettici che questa ragazza ha la fortuna che l'amico in viaggio, oltre ad essere un uomo dall'animo splendido che ha unito l'avventura e la sfida ad una fine meraviglioso quale aiutare Emergency, è uno scrittore che ti rapisce con le parole per trasportarti in luoghi lontani tanto da potere vedere con i tuoi occhi. Ed il gioco è fatto carissimo, ecco perchè seguo con così grande attenzione il tutto. Ti stimo moltissimo e ringrazio te per metterci sempre al corrente delle tue giornate, così piene di miracoli di bellezza ed insidiose difficoltà. Buona continuazione Maurizio, noi siamo tutti li con te, attendo con impazienza il resto dell'avventura. un abbraccio grandissimo. Sabry
Eliminae vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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