Diario di viaggio del 16 e 17 novembre 2012
16.11
Giornata sonnolenta. Già mi alzo tardi (alle 7...) rispetto al mio solito standard, poi faccio colazione insieme ad altri ospiti del backpacker ed infine mi concedo una doccia mattutina; dopo tutto questo, verso le 8.30 me ne vado in centro città a piedi (saranno un km e mezzo, forse due).
Devo trovare un ottico per sistemare il secondo paio di occhiali che si è rotto (scollato), devo andare in banca per cambiare i soldi, devo trovare un adattatore alle spine locali (molto particolari) per non mangiarmi tutta la batteria del netbook, devo anche fare la spesa al supermercato.
Ne approfitto anche per fare un giretto nel centro di una città che non vedo da dieci anni; mi sembra che poco sia cambiato da come me la ricordavo (e questo lo considero un fatto positivo), nel senso che c'è forse qualche nuovo palazzo in più ma le vie cittadine continuano ad essere pulite ed ordinate,il traffico è intenso ma non caotico (con le code delle altre città e capitali africane...),i giardini pubblici sono come sempre molto ben tenuti e la Christus Church continua a dominare dall'alto della collina, con i suoi mattoni gialli, marroni e bianchi, sia il panorama della city che la residenza del Presidente della Repubblica.
Al rientro, il pomeriggio lo passo tutto al computer per aggiornare il blog, per rispondere alle numerose mail, per parlare con Anna attraverso skype.
Serata al KFC con passeggiata finale tra i giovani (neri e bianchi) nelle strade cittadine.
Domani di nuovo …..on the road!!!
17.11
Fa caldo, anzi fa tanto caldo. In cielo non c'è una nuvola ed il sole picchia forte fin dalle prime ore; devo bere molto per non sentire continuamente la gola secca e la bocca "impastata" (alla fine della giornata mi sarò fatto fuori 5-6 lt di liquidi, tra acqua, coca e succhi di frutta!!!).
Corro per parecchio tempo con le dune rosse del Kalahari alla mia sinistra e i primi contrafforti del Namib alla mia destra: sono due dei più vecchi deserti del mondo e la strada sembra perdersi nell'infinito, con un traffico praticamente assente e la strana sensazione che, pur andando a 100 orari, io resto sempre fermo sullo stesso posto!!! Passo anche il Tropico del Capricorno, ben segnalato con un grande cartello (quando sono passato sull'equatore, in Kenya, non c'era segnalazione e nessuno sapeva esattamente dov'era!!!!). I fiumi sono ormai secchi ma le alte rive testimoniano che durante la stagione delle piogge....
La meta di giornata è Keetmanshoop e le sue foreste di Kokkerboom (che non son riuscito a vedere); la cittadina ricorda le città fantasma di certi film western: vento che alza mulinelli di polvere, case basse ad un piano che sembrano tutte disabitate, quasi nessuno per le strade (i 14 che ho incontrato erano tutti al supermercato...). Cerco e trovo alloggio da una vecchia signora bianca (circa 1,80 mt x 110 kg) che mi sistema in un bell'appartamento: ha 3 posti (ma sono tutti per me) ed è superaccessoriato (di quello che c'è non manca niente).
Come detto vado al supermercato a prendere un po' di roba e subito si notano i tratti somatici diversi rispetto al resto della Namibia (dove dominano le tribù Herero, di origine bantù: gli Ovambo, gli Himba, i Damara, gli Herero stessi...): qui siamo al limite del Kalahari, la terra dei Boscimani e degli Ottentotti (Koi e San nella loro lingua:entrambi si esprimono col clic, lo schiocco..). Sono magri, di bassa statura, con la pelle meno scura e lineamenti quasi asiatici e la gente che incontro a Keetmanshoop presenta molti di questi caratteri.
Mi preparo la cena nella cucina che ho a disposizione e ne approfitto anche per lavare un po' di magliette, calzini e mutande.
Domani entro in Sudafrica.
16.11
Giornata sonnolenta. Già mi alzo tardi (alle 7...) rispetto al mio solito standard, poi faccio colazione insieme ad altri ospiti del backpacker ed infine mi concedo una doccia mattutina; dopo tutto questo, verso le 8.30 me ne vado in centro città a piedi (saranno un km e mezzo, forse due).
Devo trovare un ottico per sistemare il secondo paio di occhiali che si è rotto (scollato), devo andare in banca per cambiare i soldi, devo trovare un adattatore alle spine locali (molto particolari) per non mangiarmi tutta la batteria del netbook, devo anche fare la spesa al supermercato.
Ne approfitto anche per fare un giretto nel centro di una città che non vedo da dieci anni; mi sembra che poco sia cambiato da come me la ricordavo (e questo lo considero un fatto positivo), nel senso che c'è forse qualche nuovo palazzo in più ma le vie cittadine continuano ad essere pulite ed ordinate,il traffico è intenso ma non caotico (con le code delle altre città e capitali africane...),i giardini pubblici sono come sempre molto ben tenuti e la Christus Church continua a dominare dall'alto della collina, con i suoi mattoni gialli, marroni e bianchi, sia il panorama della city che la residenza del Presidente della Repubblica.
Al rientro, il pomeriggio lo passo tutto al computer per aggiornare il blog, per rispondere alle numerose mail, per parlare con Anna attraverso skype.
Serata al KFC con passeggiata finale tra i giovani (neri e bianchi) nelle strade cittadine.
Domani di nuovo …..on the road!!!
17.11
Fa caldo, anzi fa tanto caldo. In cielo non c'è una nuvola ed il sole picchia forte fin dalle prime ore; devo bere molto per non sentire continuamente la gola secca e la bocca "impastata" (alla fine della giornata mi sarò fatto fuori 5-6 lt di liquidi, tra acqua, coca e succhi di frutta!!!).
Corro per parecchio tempo con le dune rosse del Kalahari alla mia sinistra e i primi contrafforti del Namib alla mia destra: sono due dei più vecchi deserti del mondo e la strada sembra perdersi nell'infinito, con un traffico praticamente assente e la strana sensazione che, pur andando a 100 orari, io resto sempre fermo sullo stesso posto!!! Passo anche il Tropico del Capricorno, ben segnalato con un grande cartello (quando sono passato sull'equatore, in Kenya, non c'era segnalazione e nessuno sapeva esattamente dov'era!!!!). I fiumi sono ormai secchi ma le alte rive testimoniano che durante la stagione delle piogge....
La meta di giornata è Keetmanshoop e le sue foreste di Kokkerboom (che non son riuscito a vedere); la cittadina ricorda le città fantasma di certi film western: vento che alza mulinelli di polvere, case basse ad un piano che sembrano tutte disabitate, quasi nessuno per le strade (i 14 che ho incontrato erano tutti al supermercato...). Cerco e trovo alloggio da una vecchia signora bianca (circa 1,80 mt x 110 kg) che mi sistema in un bell'appartamento: ha 3 posti (ma sono tutti per me) ed è superaccessoriato (di quello che c'è non manca niente).
Come detto vado al supermercato a prendere un po' di roba e subito si notano i tratti somatici diversi rispetto al resto della Namibia (dove dominano le tribù Herero, di origine bantù: gli Ovambo, gli Himba, i Damara, gli Herero stessi...): qui siamo al limite del Kalahari, la terra dei Boscimani e degli Ottentotti (Koi e San nella loro lingua:entrambi si esprimono col clic, lo schiocco..). Sono magri, di bassa statura, con la pelle meno scura e lineamenti quasi asiatici e la gente che incontro a Keetmanshoop presenta molti di questi caratteri.
Mi preparo la cena nella cucina che ho a disposizione e ne approfitto anche per lavare un po' di magliette, calzini e mutande.
Domani entro in Sudafrica.
Hai già attraversato tutta la Namibia! Sei un fenomeno! Ma.. e la signora del bel appartamento dove "di quello che c'è non manca niente?" com'era, simpatica? e.. naturalmente dei 14 che hai incontrato nessuno ha chiesto di Quadrotta stavolta vero? Visto che erano tutti al supermercato! :-p
RispondiEliminaChe bella la "Christus Church". Semplice ma imponente. E gli occhiali? sei riuscito ad aggiustarli? Il cartello del Tropico che hai fotografato... beh... di nuovo un puntino di invidia è salito.... ma poi ho anche pensato.. ma come.. il Tropico è segnalato e l'Equatore no? Mah! un abbraccione! Sabry
Ciao Picio,
RispondiEliminaha ! dolci ricordi.
Ma stai andando troppo veloce.
Noi forse saremo a Durban verso il dieci dicembre.
Sarebbe bello trovarci per une birra con zio Enrico.
Intanto, buona continuazione...
Ciao
Claudio (Bagatella)
Hei ricordate i di salutami "richetto" (Enrico) anche da perte mia. Nicola n. Ps mauri se ti interessa ho una vecchia amicizia a Cape Town. Ciao!!!!
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