Motorbike Adventure Team

Motorbike Adventure Team
Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

mercoledì 31 luglio 2013

CHE BELLA STRADA

diario di viaggio del 30.07.2013
CHE BELLA STRADA

Alle 9 in punto sono con Quadrotta davanti all'Avtoban ma Alexander arrivera' solo verso le 10.15: non ci crederete ma si e' "preso" a letto, non ha sentito la sveglia e ... vorrei ucciderlo!!
Laviamo la moto, controlliamo i liquidi, chiudiamo il sottosella con tutti gli attrezzi, pago e riparto in direzione centro citta': sono quasi le 12.30.
Faccio 2 km e la moto borbotta e si spegne; panico... provo a riaccenderla e, con fatica, dopo 3-4 tentativi, riparte; mi e' venuta paura, cavolo, mi ero rivisto fermo ancora una volta. Percorre altri 2 km e ancora la stessa cosa...poi riparte; penso sia colpa dell'acqua presa col lavaggio. Arrivo all'ostello e tutto va bene; in un'oretta preparp il carico, mi lavo, mi vesto da moto e sono pronto a partire.
Mangio l'asfalto della Moscovskaya, prendo la diramazione per Perm e.... wow, sono di nuovo in strada: che gran bella sensazione. D'un botto spariscono le tensioni, le paure, le incazzature, le scornate... tutto ritorna come prima, sto' di nuovo solcando le strade del mondo, sto' di nuovo completando il mio sogno, sto' di nuovo correndo con Emergency nella mente, sto di nuovo assaporando l'aria in faccia...
La strada e' molto bella, siamo in un territorio di confine tra Siberia e Urali e agli spazi infiniti di quella si uniscono ora le colline ed i saliscendi di questi, con tanti alberi dai mille colori.
Arrivo a Perm che sono le 19 e la citta' deve essere passata sotto un bell'acquazzone perche' le strade della periferia sono intasate d.acqua, con grandi pozzanghere rossastre che rallentano un bel po' il traffico di rientro dal lavoro; molta gente per la strada ma grazie a google maps mi oriento con facilita' ed arrivo al Perm Hostel in Ulitsa Lenina, 67 con una certa facilita'.
L'autentico entusiasmo di Valentin (il gestore) per il viaggio che vede sul cupolino di Quadrotta mi riempie di orgoglio e le foto che vuole a tutti i costi fare sono una bella iniezione di autostima per me; mi fa anche un specie di intervista che pubblichera' sul sito dell'Hostel: e' la prima volta che ospita uno che sta facendo il giro del mondo!
In camerata gente da tutte le parti del mondo: Svezia, Russia, Turchia, Armenia, Argentina, Cina, Malesia..ed ora anche un Italiano. Che bello poter rivivere tutto questo.
Eh, si, cari amici, sono proprio felice!!!!

VALUTATE VOI!

diario di viaggio del 28 e 29 luglio 2013
VALUTATE VOI!

Domenica senza infamia e senza lode questa del 28 luglio; faccio ovviamente un altro giretto per la citta', entro nei cortili dei vecchi palazzoni sovietici e l'impressione che ne ricavo e' quella della prima volta che li ho visti: sono molto brutti da vedere per fuori ma dentro gli appartamenti sono piu' che accettabili e soprattutto hanno un sacco di spazio "vivibile" nei cortili interni, con giochi per i piu' piccoli, panchine e tavoli per gli adulti per sedersi, chiaccherare, avere tempo da passare insieme e ... a tutte le ore della giornata ci sono persone che li sfruttano.
Dedico un po' di tempo anche a guardare dall'esterno alcune scuole, sia asili, che elementari8 che licei; anche in questo caso, ma e' solo una "mia" impressione, gli stabili sono ben tenuti, puliti, con tanto spazio esterno.
Ma la mia atrtenzione, anche in questa domenica, e' rivolta al domani, al lunedi quando, lo dico per l'ennesima volta e spero di non dovermene pentire, dovrei avere questo pezzo e procedere quindi alla sistemazione della mia moto.
E arriva finalmente questo benedetto 29 luglio e insieme a Alexander andiamo alla DHL all'aereoporto per farci dare da Evghenij questo benedetto pacco; intanto non troviamo piu' Evghenij ma una signora di mezza eta' dal cipiglio in viso; poi ci dice che oggi non si ritira ma solamente stasera verso le 18 all'ufficio di Ekaterinburg; immaginate la mia faccia e cosa mi e' passato dentro a queste parole (dette in russo ad Alexander e poi yradotte in inglese per me, in modo che capiamo bene e non ci siano equivoci!!); chiedo spiegazioni e mi viene risposto che e' il minimo visto che con Evghenij sono state fatte cose contrarie all'etica dell'azienda DHL Russia e cioe' la spedizione non puo' essere ad un privato ma ad una azienda...
Ma come, ma se e' stata la dogana a dirci...non e' un problema di DHL e quindi o stasera in ufficio o domattina all'Avtoban.
Non faccio considerazioni...lascio a Voi giudicare...
Come in altre situazioni mi faccio umile umile e chiedo gentilmente un aiuto per uscire da questa situazione; ottengo di andare a prendere direttamente io il pacco all'ufficio in citta'; domattina presto andro' in Avtoban con Dima e faremo il lavoro e domani pomeriggio partiro' alla volta di Perm (sono solo 360 km); ok, la signora della DHL ha voluto mostrare il suo potere ma almeno qualcosa siamo riusciti ad ottenere!
Telefoniamo a Dima per comunicargli il tutto e Lui ci dice che non puo' domattina perche' ha la ecografia con sua moglie che sta per avere un bambino: ma porca vacca, sono felice per Dima ma penso che ci sia qualcuno che gufa contro....
Dima si dichiara pero' disponibile a lavorare fino a tardi stasera pur di sistemare il tutto: ancora una volta grazie Dima; alle 16 sono alla DHL. alle 17 sono in Avtobancon il pacco spedito da Quadro e alle 23 siamo ancora la' tutti e tre con il motore che, ben sistemato al suo posto e con tutti i collegamenti in ordine, perde gocce di olio e di antifreeze; sistemiamo anche quest'ultimo problema e alle 23.30 parto per tornare con Quadrotta all' Happy House Hostel: dopo 26 giorni risalgo in sella al mio scooter e sembra proprio che tutto vada bene!! Che bella sensazione, ragazzi....
Domattina devo tornare all'Avtoban per vedere che tutto vada ancora bene nel motore, per lavare la moto, per pagare e per prendermi le cose che ho lasciato qui oggi; poi, penso verso le 13 o le 14 spero proprio di riuscire a partire: non dico niente ... ma gnanca no taso.... l'All Around The World sta per ripartire. IUUUUUU.......

domenica 28 luglio 2013

CHI LA DURA LA VINCE

diario di viaggio del 26-27 luglio 2013
CHI LA DURA LA VINCE

Ormai non mi illudo piu'; non ho aspettative e sono preparato sempre al peggio (cosi' se va meglio mi dico: Wow, mi e' andata proprio bene!!).
E' venerdi e secondo quanto ci hanno detto in DHL (non ho piu' commenti per definire la loro de-professionalita') il pacco con i pezzi di ricambio necessari a sistemare Quadrotta dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio all'aereoporto di Ekaterinburg (preciso solamente che da mercoledi a mezzogiorno la merce e' all'aereoporto di Mosca!!); solamente dopo l'arrivo la DHL potra' preparare i documenti per il ritiro e noi potremo andare  in dogana e presentarli; in mattinata sistemo un po' di roba sul computer, esco a fare spesa al supermecato e ...aspetto.
Alle 15 circa arrivano Alexander e Dima(dopo una mail di preavviso arrivata da DHL) e per la seconda volta andiamo al Koltsovo; andiamo alla Dhl, prendiamo i documenti e via di corsa alla Таможня (la dogana in russo) dove un funzionario, dopo aver controllato, ci dice che il destinatario non va bene: non puo' essere un'azienda (la Avtoban come avevamo fatto scrivere alla Quadro su precisa indicazione della DHL, una volta di piu' "inaffidabili") ma deve essere una persona fisica; mi casca il mondo addosso ma non mi perdo d'animo e chiedo cosa si puo' fare.
Semplice una lettera della Quadro in cui si indica in Alexander Platonov di Avtoban come destinatario; ci viene l'idea di andare in aereoporto, dove c'e' wi fi e potremo cosi',via skype, collegarci direttamente con Quadro per avere questa dichiarazione; detto fatto via di corsa, superiamo i controlli con metal detector, inviamo la richiesta e la bravissima Monica in 10 minuti spedisce il tutto, via di corsa all'ufficio informazioni per la stampa ed un'ora dopo siamo di nuovo in dogana (battuto ogni record, ne sono sicuro!!!).
Qui, sono ormai le 17 e alle 18 l'ufficio DHL (che ha materialmente il nostro pacco) chiude, comincia l'attesa per l'autorizzazione doganale, la carta che materialmente ci dara' mandato a ricevere la merce; purtroppo l'autorizzazione ci verra' consegnata solo alle 18.25, ad ufficio DHL ormai chiuso, e quindi dovremo ritornare lunedi mattina per il ritiro di quanto dovuto.
Vabbe' dai, in ogni caso per Dima era impossibile effettuare il lavoro per venerdi; dovro' restare altri due giorni (e ormai sono 26) qui ma adesso le speranze sono concrete che lunedi, ritirato il pacco e pagata la DHL (non ho ancora capito perche' la devo pagare visto che non ha fatto nulla, abbiamo dovuto fare tutto noi, compreso ritornare a prendere il pezzo in aereoporto lunedi: ma che c...o di corriere e'????), si possa finalmente sistemare Quadrotta e ripartire.
In serata ne parlo con Anna e sabato ne riparliamo ancora e su consiglio suo, ma che mi trova assolutamente d'accordo, prendo la decisione che, da qui in avanti, non mi pongo date fisse o obiettivi particolari per il ritorno; avevo sempre pensato di essere a casa per il 10 di agosto ma adesso, dopo tutto il tempo perso, ho paura che non sara' cosi'; ho intenzione di godermi questi ultimi giorni, di fermarmi, nei vari luoghi che attraversero', per il tempo che riterro' necessario; non importa se rientrero' di sabato, di lunedi o di giovedi, non importa se sara' prima di ferragosto o dopo, non ho ancora deciso definitivamente il tragitto e sara' la strada a dirmi se andare a nord o a sud, a destra o a sinistra.
Credo che sia giusto, e qualcuno dira' anche logico, che dopo tanto correre, tante "disavventure", tanti contrattempi, io torni a godermi il "mio" viaggio, a viverlo con tranquillita', ad assaporare giorno per giorno questo "All Around The World - Un sogno lungo un anno" che restera' per sempre uno dei ricordi piu' belli della mia vita.
E la sera dell'arrivo spero che, qualunque sia il giorno, gli amici, i volontari di Emergency, quanti mi vogliono bene o semplicemente mi conoscono siano li' a Pontelongo ad accogliermi. Lo spero proprio......

giovedì 25 luglio 2013

INTERVISTA E CUSTOM CLEARANCE

diario di viaggio del 23, 24 e 25.07.2013
INTERVISTA E CUSTOM CLEARANCE

Faccio molta fatica ad addormentarmi; ci sono le 4 ore di differenza (e quando qua sono le 23 in Italia sarebbero le 19 ed e' difficile addormentarsi alle 19) ma soprattutto c'e' che il sole qui tramonta tardi e si alza presto e resta luce fino a tardi e ... ogni volta che mi addormento sono ormai passate le due di notte.
Tutto questo per dire che dormo parecchio; e' da molto tempo che non mi succede questo e ne approfitto con gusto; mi sveglio presto (per non perdere l'abitudine quando poi dovro' ricominciare a trotterellare), faccio colazione e poi, non avendo altro da fare, mi ributto a letto e mi riaddormento come un angioletto (oddio, proprio angioletto non sono, ma, insomma...).
Nel pomeriggio esco e vado ai parchi, ai lungofiume, ai monasteri, ai supermarket per la spesa... sono stato ancora anche al MacDonald e ancora mi sono fatto una bella pastasciutta!!!
Alle 19.30 di martedi, in collegamento Skype, mi chiama Lidia Galeazzo, giornalista di RAI DUE, ed in pochi minuti imbastiamo una intervista sul viaggio, sulle motivazioni che hanno portato a realizzarlo, sulle impressioni riportate, su cosa restera' dopo: una cosa veloce ma abbastanza esaustiva.
Indosso la maglietta Emergency ... e gia' di questo sono orgoglioso (anche per la gioia dei miei amici del gruppo di Padova che saluto con affetto) e Lidia mi dice che durante la messa in onda sara' proiettato il filmato realizzato da Quadro (e anche di questo sono particolarmente felice).
Dovrebbe, e ripeto dovrebbe ( i palinsesti della RAI cambiano di minuto in minuto e quindi la certezza non c'e' mai..), andare in onda durante il TG DUE delle 13 di giovedi 25 e cosi' spedisco una serie di mail per avvisare gli amici: speriamo non sia una bufala come l'altra volta!!!
Giovedi mattina all'orario di apertura (le 9 qui in Russia) vado alla DHL di Ekaterinburg per un incontro col Sig. Vadim Sutormin, il responsabile che sta' seguendo la spedizione del pezzo dall'Italia; mi dice che ci sono problemi con il Custom Clearance e che io ed Alexandre di Avtoban dobbiamo recarci in dogana per compilare dei moduli e pagare delle tasse di importazione (di cui la DHL Italia non aveva assolutamente informato la Quadro: ancora una volta, e non ho assolutamente alcun ritegno a dirlo, DHL si e' dimostrata superficiale e inadeguata!!!) Mi ripeto: quando un cliente si affida ad uno spedizioniere paga un servizio e lo spedizioniere si fa pagare in base al servizio che offre; non e' possibile che lo spedizioniere non sappia che spese ci sono da sostenere al momento della consegna. Quello e' un suo preciso compito!!!
Ma tant'e'...Mi accordo con Alexandre che mi passi a prendere all'ostello in Ulitsa Serova 25 (insieme con Lui c'e' anche Dima) ed andiamo all'aeroporto; e qui ancora non capisco se quelli della DHL ci fanno o ci sono: l'ufficiale della dogana ci dice che basta che DHL prepari le carte, noi ritorniamo qui, paghiamo le spese che ci sono e ci viene consegnato il pacco. Fine del discorso!!!
Alexander telefona alla DHL Ekaterinburg e ci viene risposto che domani dopo mezzogiorno la documentazione sara' pronta: ma come dopo mezzogiorno, cazzo di Buddha!!! Se andiamo dopo mezzogiorno avremo il pacco solo verso sera e non sara' possibile effettuare la sostituzione sulla moto; in mezzo ci sono sabato e domenica ed i lavori si eseguiranno solo lunedi ed io potro' partire solo martedi, un'altra settimana persa!!
Ritorno in ostello e provo da una parte ad interessare Quadro del problema e dall'altra a spedire personalmente una mail a Mr. Vadim Sutormin di DHL Ekaterinburg chiedendogli GENTILMENTE se puo' far preparare la documentazione per questa sera e noi passiamo a prenderla in prima mattinata per poi recarci immediatamente in aereoporto. Niente da fare e' la risposta, il pacco arrivera' solo nel primo pomeriggio di domani e la documentazione potra' essere compilata solo dopo l'arrivo.
E' una maledizione, sono condannato a restare qui altri 4 giorni (se tutto va bene); faccio rapidamente il conto e mi accorgo che ormai sono passati piu' di 20 giorni da quando Quadrotta si e' fermata lungo la strada in prossimita' della rotatoria di Dalmatovo ... e quando ripartiro' ne saranno passati 26, un'eternita'!!
Ok, mi tranquillizzo, non posso farci niente, mi devo adattare e cercare di fare le cose al meglio...
Altre lunghe passeggiate, altre esplorazioni della citta', altri incontri qui in ostello (stanotte e' arrivato Tom, 25 anni di Sydney, tre mesi in giro per Asia ed Europa utilizzando treno e altri mezzi pubblici: bella persona).
Vorra' dire che sfruttero' il tempo anche per organizzare la serata del ritorno a casa....

martedì 23 luglio 2013

BRAVO DIMITRI (detto DIMA)

diario di viaggio del 22.07.2013
BRAVO DIMITRI (detto DIMA)

Alle 7.30 in punto Alexander detto Sasha e' venuto a prendermi all'ostello ed in auto andiamo al garage dove c'e' Quadrotta; alle 8 arriva Boris con il camion con sponda sollevabile; con non poca fatica facciamo uscire la moto e la carichiamo sul camion con tutti i pezzi di ricambio e gli attrezzi necessari; andiamo nell'officina che abbiamo contattato venerdi ma quando vedono lo scooter ci dicono che non sanno operarci sopra; andiamo da un'altra officina in citta' e otteniamo identica risposta; a circa 15 km fuori Ekaterinburg c'e' un grosso centro dove sono concentrate tutte le concessionarie auto, moto, quad e slitte da neve (qui sono un mezzo molto usato d'inverno) e ci sono anche molte officine; qui incontriamo Alexander della Avtoban che ci dice di avere un bravo meccanico che fa' al caso nostro: conosciamo cosi' Dimitri detto Dima, 25 anni, biondo, schivo, faccia simpatica che senza tanti preamboli si mette a lavorare sulla moto.
Gli faccio presente tutti i lavoretti di manutenzione che sono da realizzare o da sistemare e per ognuno trova la soluzione: dalla vite spanata che sostiene la marmitta alle placchette in alluminio per collegare la cassa filtro al carter della cinghia di trasmissione, dal cambio ruota posteriore al filtro aria, filtro olio, liquido refrigerante, dalla sistemazione dei paramani alla messa a punto del bull bar che corre attorno a tutta la moto; insomma in questi 2-3 giorni avra' il suo daffare per far ritornare la mia moto come nuova.
Nel pomeriggio ritorno in citta' insieme a Boris e a Sua mamma, una simpatica signora (sicuramente piu' giovane di me....ma non si mai chiede l'eta' ad una signora) che parla correntemente l'italiano e che mi conferma una volta di piu' la notorieta' di cantanti come Adriano Celentano, Toto Cotugno, i Ricchi e Poveri qui in Russia!!
Sulla mail in ostello trovo una comunicazione dell'amica Isabella LoGiudice che mi ventila la possibilita' di una intervista per il TG Due e do' ovviamente immediata approvazione in tal senso; l'intervista e' per domani verso le 15 italiane, le 19 qui in siberia ma quando, e soprattutto se, poi verra' messa in onda questo non lo so' proprio.
Esco in serata per spesa al supermercato e ritiro rubli ad un ATM; cena autogestita con sugo al basilico (comprato) e bacon sopra un bel piatto di spaghetti Barilla: lo so', lo so', mi comporto proprio da classico italiano ma .... sono un classico italiano!! O no!!

FUOCHI ARTIFICIALI

diario di viaggio del 21.07.2013
FUOCHI ARTIFICIALI

Anche stamattina si ripete il copione gia' visto ieri: sveglia alle 5.30, colazione con caffelatte ed i biscotti italiani, mi ridistendo sul letto e mi ... riaddormento!! Ma insomma, non ho nessuno che mi corre dietro, non ho cose particolari da fare, la moto e' al sicuro nel garage di Igor e non posso fare nulla al momento per sistemarla, sono "in vacanza" e .... mi rilasso!
Solito computer, qualche parola con Katia e Mike, alcuni scambi di battute col simpatico Evghenij (l'amministratore-padrone dell'Ostello; a proposito, l'ostello e' molto piccolo, solo 10 postiletto, e' inserito come detto in un vecchio e anche mal ridotto palazzone di ulitsa Serova, 25, ma all'interno e' incredibilmente messo benissimo, con mobili nuovi e molto funzionali, con accessori elettronici e di cucina di primissimo piano, pulito e bello da vedere) e poi nel primo pomeriggio ancora a piedi via per un altro percorso cittadino; non ho una guida con me, non chiedo indicazioni a nessuno, mi affido alla mia curiosita', al mio senso dell'orientamento, al mio ... naso; dalla ulitsa 8 Markta decido di entrare al Parco dell'Arboretum e di sedermi su una panchina per dedicarmi ad uno dei miei passatempi preferiti: cercare di restare spettatore "invisibile" dell'umanita' varia che mi passa davanti. E devo dire che di umanita' ne passa veramente molta, di tutti i tipi ed estrazioni sociali; come gia' a Vladivostok e Irkutsk devo intanto notare la grande quantita' di belle ragazze (e non dico di piu') e devo anche annotare che qui, piu' che in altri paesi, la minigonna (ma proprio mini mini, eh...) e gli short con mezza culatta fuori continuano ad imperare; poi incredibili mise con giallo, verde e arancione fosforescenti, vecchie gonne a fiorami lunghe fino a terra accoppiate con top senza spalline (o con spalline finissime) e dalle scollature vertiginose, quasi tutte su autentici trampoli di tacchi altissimi,  insomma, difficile non notarle...
Vecchie signore con cappellacci in testa che danno da mangiare a torme di colombi, uomini a torso nudo, con lunghi capelli e "mustacchi" arricciati, giovani rampanti con jeans attillati e camicia bianca aperta sul petto, anziani signori con il bastone da passeggio ed un libro sotto il braccio: di tutto e di piu'...
Ma la cosa che piu' si nota, la maggiore differenza rispetto all'Italia e' l'incredibile quantita' di bambini piccoli; tanti, scatenati e indipendenti o attaccati alle gonne delle giovani mamme ma ... tanti; e le mamme sono giovanissime, spesso poco piu' di bambine, spesso senza un marito al fianco, spesso insofferenti di questa situazione di essere mamme (o almeno a me cosi' sembra).
Lascio il mio posto di osservazione e mi avvio verso il lungofiume, imbattendomi nella bellissima ristrutturazione di uno dei due palazzi imperiali degli Zar, rilucente di un bel giallo alle pareti che contrastano con il verde intenso dei tetti in rame; non posso fare a meno di scattare decine di foto; dietro, subito dopo l'incrocio con la Ul. Malisheva (улица Малышева), comincia uno dei meravigliosi lungo fiumi incorniciati da aiole fiorite, che continua fino a Prospect Lenina e poi, passando dall'altra parte sopra uno dei numerosi ponti pedonali (anche qui, come in altre parti del mondo, mi vengono in mente Roma e Praga, con lucchetti e nastrini colorati attaccati ai parapetti di ferro), si arriva alla Church on the Blood, il monastero visitato ogni anno da migliaia di persone, dove sono sepolti i corpi dello Zar Nicola II e della famiglia imperiale, trucidati nel 1917.
Sono di fronte al City Pond e anche qui, attorniato da musicisti e dallo struscio cittadino, mi concedo qualche minuto di relax su una panchina; anche perche' ho incontrato Mike e Katia che, dovendo partire con il Transiberian Express delle 4 della notte, stanno bighellonando per la citta' in attesa dell'orario di partenza; i due venticinquenni  mi sono simpatici ed invidio loro che cosi' giovani gia' stanno facendo esperienze importanti e di conoscenza: good luck ragazzi, chissa' che non ci si reincontri, magari a Pontelongo, in futuro..
E'ormai sera (quasi mezzanotte) quando, dopo una piccola cena in un "кафе" (la traduzione letterale sarebbe caffe' ma in realta' sono piccoli ristorantini), sto rientrando all'ostello e mi imbatto in uno spettacolo di fuochi artificiali lungo il fiume; mi ricordano molto la mia Pontelongo quando alla fine del Maggio Pontelongano tutti aspettano i fuochi che si riflettono sulle acque del Bacchiglione; peccato che proprio sul piu' bello arrivi un potente scroscio di pioggia che fa allontanare molta della gente assiepata ad ammirarli.
Domani si va in officina e speriamo di avere solo liete sorprese....

EKATERINBURG BY DAY

diario di viaggio del 20.07.2013
EKATERINBURG BY DAY

Ci sono solo 4 ore di differenza nel fuso orario ma soprattutto ci sono diverse ore di differenza nel calar e alzar del sole; qui alle 23 e' ancora chiaro e la gente si muove, chiacchera, mangia, molto tardi alla sera; c'e' animazione, per le strade e nell'ostello, fino alle 2 di notte normalmente e riuscire a dormire prima diventa per me impossibile.
So' che quando viaggero' in moto mi alzero' come sempre prestissimo e quindi provo ad alzarmi questa mattina alle 5.30 come al solito e faccio colazione a quell'ora con i biscotti portati dall'Italia: buooooni!!
Poi pero' non ho niente di particolare da fare e mi ributto sul letto per "rilassarmi": mi risveglio 4 ore dopo, esattamente la differenza del fuso orario.
Contatto il Consolato Generale d'Italia a Mosca, scrivo mail agli amici, concordo il da farsi con i tecnici di Quadro, controllo percorsi vari su Google Maps, leggo su Wikipedia informazioni sui posti che andro' a visitare: il tempo scorre veloce davanti al computer ed il pomeriggio arriva rapido.
Esco per le vie cittadine; sono a circa 3 km dal centro e decido di avviarmi a piedi; la prima cosa che noto e' che Ekaterinburg e' una citta' molto verde: incontro ben tre grandi parchi cittadini e anche dove sono io, al Happy House Hostel, un appartamento ricavato in un vecchio palazzone dell'epoca sovietica, molti sono i luoghi con alberi, prati (magari incolti), spazi aperti.
Le strade, come in molte parti nel mondo, si incrociano ad angolo retto e non e' molto difficile orientarsi; grandi ulitse sono la 8 Markta e la Moskovskaya che arrivano a Prospect Lenina (vero centro della citta') o la Furmanova e la Frunze che incrociano le prime; incontro un grande monastero all'interno del ZELENAYA ROSHCHA Park da cui escono inni sacri cantati da un coro maschile e femminile e supero il muro di cinta attraverso un vecchio portone in legno tutto lavorato entrando in un mondo mistico che mi riporta indietro nel tempo: oltre ai monici in abito talare grigio anche la gente sembra fossilizzata nel tempo, con pellegrini dagli abiti di foggia arcaica (vestito nero e camicia bianca senza cravatta) e pellegrine con lunghe gonne colorate a piu' strati e fazzolettone bianco annodato dietro o sotto al capo. Sapete quanto mi piacciono questi incontri!!
Continuo in direzione nord e arrivo a Prospect Lenina, grande arteria a tre corsie per direzione di marcia, dove il centro strada e' occupato dalle rotaie dei tram che si susseguono innumerevoli per andare in tutte le direzioni; anche i tram sono particolari, quasi tutti vecchi e di fogge assai differenti (a seconda delle linee hanno un colore ed un allestimento uno diverso dall'altro; e poi, come da noi, sono un ottimo veicolo pubblicitario e sono letteralmente ricoperti di reclame di questo o quel prodotto).
Le strade, mano a mano che ci avvicina al centro, sono sempre piu' ben messe e pulite (in periferia e' facile trovare cicche di sigaretta, bottiglie di birra vuote, cartacce e rifiuti vari) ed i palazzi e le varie chiese che incontro nel centro storico sono testimonianza del restauro a cui sono state sottoposte dopo la fine dell'epoca sovietica.
La via dello shopping e' un tripudio di marchi italiani e anche qui, come a Irkutsk e a Vladivostok, il made in Italy e' sinonimo di qualita' ed eleganza; i vari Emporio Armani, Ferre', Corneliani mostrano lucenti vetrine e sono sempre pieni di clienti.
In serata decido di fermarmi al  Мак Дональд (la scritta esterna e' proprio cosi'... ma non preoccupatevi, si tratta del famoso Mac Donald, per fortuna la M gialla e' sempre uguale) per un veloce spuntino e poi rientro all'ostello; qui sono arrivati Mike (di cognome fa Alfonsi ma e' canadese, con papa originario delle Marche e mamma arrivata a Toronto dalla Sicilia) e Katia (simpatica ragazza ucraina di Odessa, stranamente mora di carnagione) che insieme stanno girando la Russia in treno: Katia e' laureata in lingue e parla perfettamente Inglese, Francese, Tedesco e Italiano (oltre al Russo, naturalmente) e con una cos'i' e' facile girare il mondo!!! Ci attardiamo a chiaccherare un po' e raccontarci le rispettive esperienze.
Ed e' subito .... notte!

domenica 21 luglio 2013

MANUTENZIONE SIBERIANA

MANUTENZIONE SIBERIANA
diario di viaggio del 18-19 luglio 2013

Preparo con calma la valigia, ci sistemo anche alcuni pezzi di ricambio avuti da Quadro, compro al supermercato alcune cose che utilizzero' una volta in Russia ed in serata Anna mi accompagna al Marco Polo per prendere l'aereo della compagnia di Bandiera Aeroflot che mi portera' a Mosca; da li' cambio velivolo e dopo una sosta di circa tre ore arrivo a Ekaterinburg verso mezzogiorno di venerdi.
A Venezia l'aereoporto e' animato solo da un bel numero di russi (l'Aerbus AT 320 e' completamente pieno) che ritornano a casa, chi dopo le vacanze nell'Italia che amano tanto, chi dopo lunghi mesi di lavoro lontano dal proprio paese: sono l'unico italiano in un vociare confuso di vari dialetti slavi!!!
Dall'aereoporto Koltsovo di Ekaterinburg con un taxi (uno di quelli "non ufficiali" condotto da un vecchietto che sembra stia per morire da un momento all'altro ma che si trasforma in una specie di Michael Schumaker per le vie cittadine....) arrivo al negozio Corneliani gestito da Igor; trovo ad attendermi suo fratello Evghenij (quello che parla inglese) e Alexander-Sasha (l’autista-factotum che era stato la mia guida per la citta’ 15 giorni fa).
Andiamo subito al garage dove e’ parcheggiata Quadrotta e cominciamo subito a lavorarci; ci resteremo per piu’ di 5 ore e ci renderemo  conto che oltre ai problemi di avviamento ci sono tutta una serie di manutenzioni  da fare che, se rimandate, potrebbero  creare ulteriori futuri problemi. Chiamiamo cosi’ un grosso meccanico cittadino e decidiamo di  portare lunedi mattina la moto in officina (e’ ormai venerdi  sera e anche qui il sabato e la domenica non si lavora).

Poco male, avro’ due giorni per godermi la citta’ e vivere uno spaccato di vita russa che dopo il tanto correre siberiano non puo’ che farmi bene.

mercoledì 17 luglio 2013

RITORNO IN SIBERIA

diario di viaggio del 10-11-12-13-14-15-16-17 luglio 2013
RITORNO IN SIBERIA

Non sto' qui a raccontarVi il trascorerre dei giorni qui a casa a Pontelongo; dico soltanto che mi sembra di non essere mai partito e le cose quotidiane si susseguono tranquillamente, senza particolari differenze da prima della partenza per il All Around The World.
La differenza e' dentro di me, con tutte le esperienze ed i ricordi maturati in questi nove mesi; e ci pensano i tanti amici o conoscenti incontrati in questi giorni, negli ambienti piu' disparati, a farmi andare con la mente a molti degli episodi vissuti lontano da casa.
Il mio pensiero e' rivolto al ritorno a Ekaterinburg, all'emissione del visto, al prendere il biglietto aereo, a organizzare i giorni che mi separano dalla ri-partenza.
Finalmente lunedi 15 la notizia dell'emissione del visto da parte delle autorita' russe, finalmente l'arrivo con la Traco, nella mattinata di mercoledi, del mio passaporto, finalmente l'acquisto del biglietto aereo da Venezia (arrivero' in Siberia venerdi verso le 12.10).
In questi giorni sono anche stato a Bassano del Grappa ed ho incontrato Patrizia di Adventure4you, il magazine on line di viaggi in moto e auto che mi segue fin dalla partenza e che e' lanciato l'idea dell'incontro con quel grande viaggiatore in moto che e' Franco Ballatore (incontro che abbiamo concretizzato a Santiago del Cile, a casa del caro amico Nicola Pros).
Adesso resta da ri-preparare il bagaglio e ri-tornare in terra siberiana: non vedo l'ora!!
Qualcuno mi ha chiesto se non sono ancora stanco di viaggiare, dopo 9 mesi lontano da casa; beh, questa settimana sono stato benissimo, l'ho passata con Anna, ho rivisto gli amici di sempre, ho ripreso gli 11 kg di peso che avevo perso, ma ... non vedo l'ora di ripartire, non vedo l'ora di conoscere persone e luoghi nuovi, non vedo l'ora di riprendere (e concludere!!!) l'All Around The World.

Comincio anche, da queste pagine di diario, a lanciarVi un'idea, una proposta; io penso di ritornare o sabato 3 o sabato 10 agosto ed in quella occasione sarebbe mia intenzione organizzare una cena con tutti gli amici che mi hanno seguito in questi mesi: sentiteVi tutti invitati!!!
Ah, il ricavato della cena, come pure quello della contemporanea lotteria, andra' interamente a favore di Emergency; ringrazio fin da ora Don Aldo che mette a disposizione lo spazio e gli amici che si stanno adoperando per la miglior riuscita della serata: Voi, se non in ferie, cercate di esserci.
 VI ASPETTO!!!

mercoledì 10 luglio 2013

GIORNI ITALIANI

diario di viaggio del 7-8-9.7.2013
GIORNI ITALIANI

E' una bella immersione negli affetti e nelle amicizie quella che mi faccio in questi primi giorni di ritorno qui in Italia; anche domenica ed i giorni seguenti molti sono gli amici che passano a trovarmi e scambiare qualche chiacchera; sento via skype o mail sia la Quadro sia Gabriella e stendiamo un piano delle cose da fare in previsione del "veloce" ritorno in Russia; stilo un itinerario da Ekaterinburg a casa con passaggio anche per le Repubbliche Baltiche (dove spero che mi possa raggiungere l'amico Alessandro Biagioni); spedisco, dopo l'incontro in Ballin Shoes con Gabriella, Tatyana, Maria e Lorenzo, il passaporto al Consolato Russo e molto probabilmente gia' lunedi prossimo lo riavro' e saro' pronto al rientro in territorio russo.
Il tempo fluisce lieve e il riabituarsi alle normali incombenze giornaliere e' davvero semplice e naturale: mi sembra quasi di non essere mai partito tanto riallaccio con facilita' i rapporti con le usuali quotidianita'!!!!
Approfitto anche della tranquillita' dei giorni a Pontelongo per acquistare uno smartphone che sara' mio compagno di viaggio durante gli ultimi giorni del All Around The World e diventero' cosi' "informatically correct" (me lo sono inventato al momento, il termine) e sistemo ed ordino le cose che portero' con me in questo ultimo scampolo di viaggio.
Cosi', anche solo per farVi divertire o sorridere, vi fornisco una indicazione: quando sono partito ero bello cicciotello e pesavo 76 kg; ho avuto molti alti e bassi, coincidenti con le varie regioni attraversate e con le situazioni climnatiche o logistiche e, quando sono arrivato sabato sera a casa, prima di sedermi alla tavola imbandita preparata da Mariuccia, mi sono pesato: il risultato era poco meno di 66 kg, quasi 11 kg in meno.
In questi primi 3-4 giorni pero' ci ho dato sotto per bene e ormai sono gia' intorno ai 70, con tendenza all'ingrasso....he he he he ....
Dovro' darmi una regolata da oggi in poi altrimenti corro il rischio, per il momento della ripartenza, di muovermi rotolando....invece di camminare!!

domenica 7 luglio 2013

LAVARE I PANNI SPORCHI

diario di viaggio del 6-7-2013
LAVARE I PANNI SPORCHI

Oggi scade il visto russo, entro le ore 24 di oggi devo essere fuori del territorio della Federazione Russa, non ci sono santi ne madonne...
Faccio una suntuosa colazione approfittando del breakfast incluso al Liner Hotel dove ho passato la notte e verso le otto meno un quarto mi avvio a piedi verso l'aereoporto, distante solo poche centinaia di metri.
Tutti normali i controlli e nell'attesa di partire riesco anche a connettermi ad internet e spedire mail al consolato e agli amici; il passaggio aereo sulla Aeroflot è quanto mai tranquillo e la compagnia di bandiera russa, erede ma neanche lontana parente della vecchia azienda di stampo sovietico, si rivela affidabile, professionale, con ottimo personale di bordo (da tutti i punti di vista....).
La sosta a uno degli aereoporti di Mosca, lo Sheremetyevo, sarà di quasi cinque ore ma il dover ritirare il bagaglio, rifare il check, spostarsi per un nuovo gate farà passare il tempo abbastanza velocemente, da Mosca la prima tratta di rientro a Venezia prevede una sosta a Copenhagen (oggi non c'è il diretto Mosca-Venezia della Aeroflot) per poi, sempre con la compagnia SAS, arrivare alle 18.10 al Marco Polo (ah, qui niente servizio pranzo o spuntino; tutto a pagamento!!).
Arrivo puntuale, formalità doganali e bagaglio veloci e alle 18.30 sono già fuori ad abbracciare Anna; verso le sette e un quarto di sera sono a casa, con Mariuccia ad attendermi sul portone; nulla è cambiato, come neanche fossi partito e ritrovare tutto come lo hai lasciato da un bel senso di sicurezza.
Arriva Ivano (Manzato, l'autore del libro Ridi di Cuore, grande amico) a darmi il bentornato con la sua proverbiale simpatia e le battute sempre pronte; arriva il sms di un altro amico a dirmi che il mio viaggio è "annullato" e "non valido" perchè mi sono arreso senza arrivare con la moto a casa; mi mangio un bel piatto di gnocchetti sardi con la salsiccia preparati da Mariuccia e un pò della soppressa che Anna ha scongelato per l'occasione e mi butto a letto veramente stanco.
Da domani comincerò a lavorare per ritornare il più presto possibile in Russia; Quadrotta è lì che mi aspetta paziente in un garage di Ekaterinburg ed io, se non interverranno problemi con le autorità russe, non vedo l'ora di rimontare in sella per terminare quanto iniziato più di 9 mesi fa: l'All Around The World 2012.
Possiamo dire che questa è una pausa tattica: sono ritornato per lavare i panni sporchi che da 9 mesi non vedevano una vera lavatrice!!!!!

sabato 6 luglio 2013

CONSIDERAZIONE N. ...BOH, UNA DELLE TANTE

CONSIDERAZIONE N. ... BOH, UNA DELLE TANTE

Cari Tutti,
era da un pezzo che non scrivevo una delle mie considerazioni ma l'occasione mi sembra buona.
Quello che non avrei mai voluto succedesse e' invece ... successo e adesso mi ritrovo a dover tornare a casa senza Quadrotta e senza aver terminato il MIO viaggio.
Tutta una serie di cause ha portato a quersto, ritardi, burocrazia, sfiga ma, quali che siano i motivi, adesso non serve gran che': sono all'aereoporto di Ekaterinburg e sto prendendo un areo per tornare in Italia invece di arrivarci su tre ruote.
Ma, come mi dice sempre Anna, anche da questo brutto momento devo cogliere gli aspetti positivi e ormai sono entrato in quest'ottica anch'io; ho preso la decisione di tornare a casa perche' la scadenza del visto russo mi imponeva questa scelta ma ho anche preso la decisione di prendere subito (appena i tempi tecnici me lo consentiranno) un altro visto e ritornare in Russia (magari insieme a Roberto o Marco di Quadro) per aggiustare Quadrotta e ritornare da li' con andature e ritmi piu'...normali e consoni ad un viaggio di conoscenza e non di solo attraversamento.
E altro aspetto non secondario ci ritornero' bello carico, riposato e rinfrancato da poter trascorrere qualche giorno con i miei cari dopo 9 lunghi mesi di lontananza, nel mio amato Pontelongo (di cui Almer mi ha fatto sentire spesso le campane...), con Anna e con gli amici.
Eh gia', gli amici, vecchi e nuovi, acquisiti lungo il viaggio o compagni di una vita intera o semplici lettori di questo blog, ecco l'altro lato positivissimo di tutto questo; tra quelli che mi mandano gli sms, quelli che spediscono mail, quelli che mi sono vicini col blog, quelli che mi organizzano incontri su skype....che carica ho ricevuto!!! Fantastico, bellissimo, eccezionale....un supporto continuo, costante, importante, rigenerante.
Ritornero' dunque, ritornero' e ripartiro' piu' convinto di prima (se mai ce ne fosse bisogno), per me, per il mio sogno lungo un anno, per gli sponsor che hanno creduto in questa impresa (primo fra tutti Quadro, che si merita che il suo mezzo ritorni con gloria in Italia, primo mezzo a tre ruote ad effettuare il giro del mondo!!!!) ma soprattutto per tutti Voi, amici carissimi, per le parole belle che mi avete sempre scritto in questi lunghi mesi, per l'incoraggiamento che non mi avete fatto mancare, per ...l'amicizia che quotidianamente mi dimostrate.
Stasera saro' a Venezia e riabbraccero' finalmente Anna; da domani comincero' a muovermi per il ritorno in Russia e Vi terro' aggiornati sul blog, come fossi in viaggio, perche'... secondo me, anche questo fa parte del viaggio, fa parte del ALL AROUND THE WORLD!!!!! Ciao ciao. Maurizio da Ekaterinburg

venerdì 5 luglio 2013

EKATERINBURG

diario di viaggio del 5.7.2013
EKATERINBURG

 Verso le 11 - 12 dovrebbe arrivare il camion che mi portera' a Ekaterinburg; ho gia' detto che il sole tramonta intorno alla mezzanotte ma non ho detto che alle 5 del mattino comincia ad albeggiare; a quell'ora io mi sveglio ma stavolta rimango ancora un po' a poltrire nella rete tipo amaca (vado quasi a toccare col culo per terra tanto e' infossata...) sotto ad un materasso di carta velina; quando mi alzo mi sorprendo a guardare in quale posto sono capitato: la Gostiniza e' ospitata in un casermone stile epoca sovietica e sempre nello stesso palazzo ci sono parrucchiera abusiva, rivendita telefonica, negozio di foto, assistente sociale. Una vera bolgia dantesca, tutti con la stessa entrata!! Poi i muri scrostati, la doccia con sola acqua fredda, le ragnatele attaccate al lavabo, i tubi in ferro arrugginito e anche attaccati con lo sputo, pavimento sporco ....insomma un ambiente adatto al mio viaggio, tutto sommato!
Preparo tutto e mi sposto al pianterreno ad aspettare, osservando compiaciuto (mi piace tanto, lo sapete) l'umanita' varia che transita nell'androne; verso le 11 meno un quarto arriva Boris tutto trafelato; e' l'autista che mi e' venuto a prendere ma ha anche lui avuto un problema al camioncino e sta viaggiando praticamente senza frizione: benon, moto rotta e trasporto anch'esso rotto...ma quanta sfiga ho addosso??!!
Di bello c'e' che ha la sponda idraulica e caricare la moto diventa veramente facile; la fissiamo per bene e a strappi e con molta attenzione prendiamo la via per Ekat...; ci mettiamo quasi 3 ore per i circa 200 km da percorrere e poi la vera difficolta' di muoversi nell'intenso traffico cittadino di questo venerdi di luglio; Boris e' comunque bravo e arriviamo al suo deposito dove ad attenderci troviamo Alexander, inviato da Igor che ha organizzato il tutto; trasbordiamo in un camioncino piu' piccolo e ci dirigiamo verso il centro ed il magazzino di Igor dove la moto stara' parcheggiata nel periodo in cui io saro' in Italia.
Ci fermiamo anche in due grosse rivendite di scooter e moto ma una non ha officina e l'altra ci dice che non sanno neanche dove mettere le mani su un modello come il mio (sic!); incontro Igor e mi inginocchio davanti a Lui chiamandolo "Mio Salvatore" e Lui sorride divertito; parla un po' di italiano e soprattutto lo capisce molto bene; e' pratico, rapido nelle soluzioni, e senza tanti giri di parole da istruzioni ai miei due accompagnatori per spostare la moto al suo magazzino; poi torno a salutarlo e parto con Alexander per un rapido giro in auto per la citta': Lenina Prospect, il Monastir, il Teatro Accademico-Drammatico, Ulica 8 Marta, la piazza. Incontriamo anche Svetlana, bella suocera di Alexander, che e' appena tornata da qualche settimana di vacanza in Italia.
Finito il giro mi accompagnano alla Gostiniza "Liner" di fianco all'aereoporto dove alloggero' questa notte; nel corso della giornata Anna ha provveduto a prenotare il volo fino a Venezia per domani: partiro' da Ekaterinburg domattina alle 9.20, arrivero' a Mosca alle 9.45 (ma con due ore di fuso orario in piu'); da qui ripartiro' alle 13.50 per essere a Venezia alle 18.10.
Sto tornando a casa in aereo e non e' proprio quello che avevo sognato; se avessi avuto piu' tempo avrei sistemato Quadrotta e saremmo ripartiti insieme; purtroppo il problema della scadenza del visto ha rotto le uova nel paniere ma e' solo una interruzione temporanea; il tempo di prendere un nuovo visa e tornero' per aggiustare la mia fida tre ruote e ripartire per calcare le strade europee, in verita' l'unico continente che ancora mi manca.

L'All Around The World quindi non e' terminato, diciamo che e' momentaneamente sospeso.. lavori in corso che presto termineranno e ... via di nuovo insieme, Voi ed io ... se mi vorrete ancora seguire!!!

GRAZIE GABRIELLA !!!!

diario di viaggio del 4.7.2013
GRAZIE GABRIELLA!!!!

Alle 7 vado al bancomat, prelevo un po' di rubli perche' ero rimasto completamente a secco; vado poi al parcheggio della polizia e scarico completamente la moto; levo il vano sottosella e pulisco la cassa filtro ed il filtro aria completamente intasati di olio; levo il coperchietto laterale del cilindro e mi muovo a piedi in cerca di una officina meccanica per la modifica richiesta da Quadro (ho con me il computer con tutte le foto inviate); non ne trovo, di officine meccaniche, ma incontro invece Alexei e Olga, proprietari di una Abto Monka (lavaggio auto) che mi accompagnano da un loro amico che lavora in un'azienda meccanica di precisione; arriviamo in zona industriale ed entriamo nell'ufficio di Evgenij Akulov, Production director della START, la piu' grande industria meccanica di tutta la Siberia (e che cazzo, per Maurizio Pistore questo e altro...); insieme a Lui anche Sergej, ingegnere e interprete, e Leonid, capo meccanico in camice bianco; gli spiego il problema, gli mostro le foto, capiscono perfettamente e mi dicono che alle 15 avro' il mio pezzo pronto e consegnato alla gostiniza; mi riaccompagnano con l'auto aziendale con interni in radica e autista in divisa!!!!! INCREDIBILE!!!
Ritorno alla moto e intanto sistemo tutto il resto: controllo fusibili, centralina, iniettore, candela. Quello che non e' in ordine lo sistemo e rimetto a posto anche filtro e cassa filtro;aggiungo olio, controllo la benzina...tutto e' pronto per la prova con la modifica effettuata dalla START; arriva anche Sergej di ritorno dal lavoro (e' taxista a Yekaterinburg) che mi aiuta con le ultime cose; alle due e venti mi consegnano il pezzo in gostiniza e ritorno alla moto; sono emozionato, buona parte della mia possibilita' di finire il viaggio dipende da questa prova...giro la chiave, il motorino gira ma ... la moto non parte, niente da fare; mi cadono le braccia, ci avevo proprio sperato, mi ero illuso, invece niente!!!
Restiamo, Sergej ed io, a rismontare tutto, a controllare tutte le connessioni ed i cavi elettrici, a riprovare piu' e piu' volte, ma sempre con esito negativo; mi metto in contatto nuovamente con Roberto ma anche Lui non sa piu' che pesci prendere; vado a casa di un amico di Sergej per una connessione internet, sistemo la posta elettronica, parlo con Gabriella e Roberto e poco a poco si delinea una nuova ipotesi: domani, con un camion, moto e Maurizio si spostano a Yekaterinburg, si fara' ancora una prova presso un concessionario di moto locali, poi, qualunque sia l'esito, la moto verra' parcheggiata in citta' ed io partiro' per l'italia venerdi notte o sabato mattina; qui chiedero' un nuovo visto e ritornero' in Russia dove, senza l'assillo di scadenza del VISA, mi dedichero' a sistemare la moto (magari con l'ausilio di un meccanico Quadro) e terminero' il viaggio tanto desiderato.
Mi sembra una buona soluzione e quando la propongo ad Anna ne e' entusiasta: potremo stare di nuovo un po' assieme e forse potro' terminare il viaggio; restano da sistemare alcune cose con il consolato italiano di Mosca ma lo faro' domani quando arrivero' a Yekaterinburg.

Come sempre da una situazione nagativa si aprono prospettive positivissime: ho conosciuto ed apprezzato l'aiuto di Sergej e Tania, di Alexei e Olga, di Evgenij (ah, la modifica, l'autista, la consegna...tutto gratis, particolare non da poco!!!) e la capacita' organizzativa di Gabriella Ballin; realmente stavolta senza l'aiuto suo e della brava Tatyana sarei ancora nella ... cacca!!

GAME OVER

diario di viaggio del 3.7.2013
GAME OVER

Ieri sera ho lavorato sino a tardi per sistemare la perdita di olio; stamattina parto presto perche' so' che la strada da fare e' parecchia e vorrei arrivare abbastanza prestino.
Devo andare a Cel'binsk e appena arrivato a Omsk trovo subito le indicazioni e le distanze kilometriche, circa 850 km; seguo la deviazione e la strada si inoltra in mezzo alla campagna, nera e diritta tra campi coltivati; trovo anche uno strano monumento con un cavallo trainante un sulky e lo fotografo un po' stupito: mah...
Poco traffico, qualche camion, e dopo circa 180 km una interruzione, anzi un controllo, anzi una frontiera ...la frontiera Kazaka: la strada sconfina per circa un centinaio di km in territorio kazako ed io non me ne sono accorto prima; provo lo stesso a vedere se, per un centinaio di km posso passare senza visto o c'e' un permesso speciale: niente da fare, ovviamente!!!
Devo tornare indietro e prendere una strada secondaria (abbastanza terribile, grazie!!), completamente rovinata e piena di buche, con tanto sterrato, ma che si muove dentro un territorio molto suggestivo fatto di acqua, erba alta incolta, betulle e conifere, la taiga siberiana, insomma; attraverso paesini sperduti, dove turisti  (anche solo locali) se ne vedono pochi ma assisto a scene di vita quotidiana contadina in siberia che mi affascinano.
Nonostante tutto riesco a ritornare su una strada di buon collegamento (ho perso circa due ore e mezzo e fatto circa 250 km in piu'), continuo a fermarmi spesso per aggiungere olio ma continuo ad avanzare e questo mi da morale; sono le 17, mancano ancora 400 km a Cel'binsk o a Yekaterinburg, passo qualche veloce acquazzone ma niente di che; continuo a pensare che tra pochi giorni saro' di nuovo a Pontelongo, con la dolce Anna, a mangiarmi soppressa e le cose buone che mi preparera' Mariuccia: mmmmhhhh...
Supero la rotonda che porta alle due citta' e decido di prendere la deviazione per la citta' imperiale della zarina Caterina la Grande; ancora buona strada, appena qualche avvallamento; davanti a me una nuova grande rotonda che .... non raggiungero' mai: la moto ha un borbottio e si ferma... li', in mezzo alla strada, senza dire niente!!!
Provo e riprovo ma non riparte; immediatamente mi sento vuoto, non so' cosa fare, penso continuamente che il viaggio e' finito! Poi reagisco, penso a cosa puo' essere successo, se non c'e' olio ho grippato, controllo e l'olio c'e'... si ferma una Lada con due ragazzi russi, giovani; lui si esprime in un decente inglese (cosa rara da queste parti, eh..) e si offre di trainarmi fino al vicino (poco piu' di 5 km) paese di Dalmatovo, dove c'e' una unica Gostiniza e dove potro' passare la notte; mi trainano col cavo del mio verricello (scena gia' vista, giusto ?) e appena sistemato andiamo a mangiare un boccone insieme in un Cafe' (che qui non e' un bar ma una specie di osteria dove si puo' anche mangiare...); posteggiamo la moto, tramite l'interessamento di Sergej e Tania, nel parcheggio della polizia e poi a letto: domattina presto, con l'aiuto di Roberto via sms, provero' a vedere se si puo' fare qualcosa ma le previsioni non sono per niente rosee.

Ho tanta paura che la mia avventura, il mio sogno, finiscano qui a Dalmatovo, piccolo paese della siberia occidentale, ma la notte dovrebbe portare consiglio...e speriamo anche qualche idea.

martedì 2 luglio 2013

JULES VERNE

diario di viaggio del 2.7.2013
JULES VERNE

Mi pare di essere il protagonista di Michele Strogoff, noto romanzo di Jules Verne, ambientato proprio in queste lande desolate tra Novosibirsk, Omsk, Yekaterinburg....Wow...
Alle 6 mi sveglio, mi preparo con tranquillita' (anche se non so' in che condizioni trovero' Quadrotta quando usciro' dalla Central Gostiniza), scrivo alcune cose al computer ed esco bello carico con valigia abbigliamento ed effetti personali, valigetta della HPRC con materiale informatico e fotografico, zainetto, casco, giacca moto, guanti, etc etc .; carico il tutto e mi accorgo (ieri sera ero troppo stanco per vederlo) che proprio davanti a dove ho parcheggiato c'e' un bel ristorante, che serve anche colazioni; lui giapponese, sui 20 anni, parla perfettamente inglese, Lei altrettanto giovane, capelli rasta del colore della bandiera della giamaica (rossi, verdi e gialli), non spiaccica una parola che non sia russo; mi servono un cappuccino che definire ottimo e' riduttivo ed un bel piattone con fette biscottate e burro, pancetta, uovo, formaggio, insalata e pomodoro: per oggi sono a posto.
Il cielo e' coperto ma non piove, fa freddino ma mi sono vestito ancora piu' di ieri, esco velocemente dalla citta' (mi ricordavo perfettamente il tragitto di ieri e lo rieffettuo al contrario) e mi fermo dopo una decina di km per effettuare il primo di una decina di rabbocchi olio; Quadrotta durante la notte non ha "pisciato" niente (e questo e' bene) ma forse e' stato perche' aveva ben poco da pisciare (e questo mi preocupa...).
Al primo distributore incontro una coppia di austriaci di Graz che da dieci anni vanno tutte le estati per tre mesi in Mongolia; viaggiano su un super accessoriato camper fuori strada, un gioiello che non so' quanto varra', con il pianale ad almeno 70 cm da terra: uno spettacolo!!!
Mi offrono il caffe' (che normalmente io non bevo..he he he ..) e ci scambiamo un po' di notizie sulle strade e sul tempo che entrambi incontreremo; ci scambiamo i bigliettini da visita e ci salutiamo calorosamente, suscitando la curiosita' dei russi presenti; quando loro se ne vanno ho un capannello di gente attorno e ... saluto anche loro e riparto velocemente...
Appare il sole ma il cielo continua ad avere grossi nuvoloni neri che periodicamente, diciamo ogni oretta, scaricano un bel acquazzone; ho imparato ad assumere una posizione aereodinamica in queste situazioni, ad appiattirmi sullo scudo anteriore, ad appoggiare un ginocchio sul pianale, a non mettermi la giacca antipioggia e lasciare che la giacca si bagni un po' tanto poi correndo e con un po' di sole si asciuga rapidamente.
Anche ad una decina di km da Omsk arriva un grosso acquazzone ma un attimo prima incontro una bella Gostiniza a fianco della strada e decido di fermarmi: anche se qui sara' difficile avere wi fi almeno non spendero' molto e mi bagnero' meno....he he he ...
Invece spendo proprio poco (500 rubli, circa 13 euro) e c'e' anche wi fi e anche una bella tavola calda dove con altri 300 rubli (fate anche Voi i conti ma sono meno di 8 euro..) mi faccio una bella cena a 3 porzioni con acqua e sidro: posso accontentarmi, dopo la colazione anche la cena.
In serata ancora sistemazione moto con cambio del filtro aria e pulizia della cassa filtro, chiacchere con i camionisti fermatisi alla Gostiniza, skype, aggiornamento blog, una bella doccia e sono pronto per dormire.
Domani mi aspettano oltre 1000 km e con tutte le soste che dovro' fare per aggiungere olio mi conviene partire presto; ormai vorrei non dirlo neanche piu' ma, per scaramanzia, .... speremo ben!!

SE LA FORTUNA E' CIECA...LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO!!

diario di viaggio del 1.7.2013
SE LA FORTUNA E' CIECA ... LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO

Ci ho dormito sopra ma non per questo e' cambiato qualcosa: la sfortuna si e' accanita su di noi, porca vacca!!
Parto alle 8 con 5 gradi di temperatura ed una forte pioggia; arrivero' a Novosibirsk con 6 gradi e ancora pioggia; nel mezzo, ovviamente solo pioggia: 870 km di pioggia, con il sole che non fa capolino neanche per un momento e tanto, tanto freddo (nonostante la calzamaglia e la felpa in pile sotto ai pantaloni e alla giacca e la tuta antipioggia sopra a tutto!!!).
Tutta la giornata sotto una coltre di bambagia grigia da cui un dio misterioso e nascosto, forse anche un po' raffreddato, ha vomitato tonellate di pioggia senza interruzione: e prendersi una bella aspirina per farsi passare il raffeddore, caro dio sconosciuto, ti sembrava una brutta cosa!!!
Per fortuna la strada tra Krasnojarsk e Novosibirsk e' una buona strada; solo ogni tanto, soprattutto nei piccoli centri abitati o quando ci sono i passaggi a livello sulla Transiberiana, l'asfalto lascia il posto a enormi buche che la pioggia riempie e rovina; per il resto strada larga, bell'asfalto e bel paesaggio, se non ci fosse stata l'acqua che cadeva dal cielo a renderlo quasi indigesto.
Al secondo rifornimento di giornata (sempre sotto la pioggia) quando ritorno alla moto dopo aver pagato resto di m...a: per terra, sotto alle ruote, c'e' una enorme pozza di olio. Non e' possibile, anche questa Quadrotta....mi sposto, levo tutto il bagaglio, levo il sottosella, guardo tutto il motore e ...non trovo niente fuori posto o rotto: l'olio proviene dalla cassa filtro. Pulisco tutto, cambio tutto l'olio rimasto e ne metto due kili di nuovo, chiudo il tutto e riparto; mi fermo poco piu' avanti per comprare un imbuto e spengo il kotore; nuovamente fuoriuscita di olio; riparto immediatamente e mi accorgo che mentre corro non succede niente, e' solo quando spengo il motore che l'olio scende copioso; non spegnero' piu' il motore fino all'arrivo a Novosibirsk e rabbocchero'  (mi fermo anche 5 volte nei rimanenti 570 km) di continuo l'olio che viene "cucinato" dal motore: non ho altre alternative fino a quando non mi mettero' in contatto con Roberto e Marco in Quadro!!!
Attraverso la grande citta' di Kemerovo con un traffico mica da poco e ho cosi' modo di notare che le auto cominciano ad essere diverse dall'Estremo Oriente siberiano: la' quasi esclusivamente macchine giapponesi o coreane, diciamo il 90 %, mentre qui cominciano ad essere numerose (e lo saranno sempre piu' mano a mano che avanzo verso ovest) le marche europee e anche molte auto russe, Volga, Uaz, vecchie Ziguli' cosi' simili alle nostre 124 Fiat di quel periodo; incontro anche molti vecchi sidecar Ural, attrezzati nelle maniere piu' strane e diventati ormai mezzo di trasporto non per persone (solo il guidatore) ma soprattutto per ogni genere di cose, dalle taniche di benzina ai conigli, dai materiali ferrosi a mattoni e legna per costruire le case....
L'arrivo a Novosibirsk mi vede molto provato dal tempo e dalle vicende di giornata e il dover cercare alloggio in una citta' di quasi un milione e mezzo di abitanti non e' per niente facile; alla fine arrivo a Piazza Lenin e mi fermo alla Central Gostiniza; dovevo trovare un ostello ma e' tardi (scop[riro' solo dopo che avevo guadagnato un'altra ora con i fusi orari!) e decido che...va bene cosi'.
Una bella doccia, parlare con Robereto e Anna su skype, guardare le mail sono le ultime cose che riesco a fare prima di crollare vinto dal sonno; e' stata dura, e' stata veramente dura ed ho anche avuto paura di non farcela, di essere costretto a mollare quando ho visto tutto l'olio per terra e mi e' aleggiato il fantasma del ritiro di Aldo davanti; mi e' andata bene ed ora spero che domani...mi vada ancora meglio; sono solo 700 km fino ad Omsk e se il motore terra' io non mi tirero' indietro di sicuro: ou, se non l'avete capito io voglio arrivare a casa con la moto e voglio uscire dalla Russia in tempo con la scadenza del visto, lo voglio con tutte le mie forze (e se poi non dovesse essere cosi' ... pazienza, ci avro' provato ...con determinazione!)

lunedì 1 luglio 2013

DECISIONE DURA....MOLTO DURA

diario di viaggio del 30.6.2013
DECISIONE DURA...MOLTO DURA

Siamo stati bravi, veramente; anche Aldo ce l'ha messa tutta e alle 6 meno un quarto siamo nel piazzale dietro all'hostel 490 con le moto pronte e caricate; ultime controllatine, un saluto al buon Alexander e via; la strada la conosco, me la sono guardata su google maps e la percorro con facilita' nel poco traffico di quest'ora.
Una leggera nebbiolina ci accompagna fin alla periferia di Irkutsk, poi infittisce e infine sparisce del tutto lasciando in cielo una limpida giornata di sole siberiano: non una nuvola!!
Ci fermiamo per il rifornimento dopo solo 40 km e qui l'amara sorpresa: la moto di Aldo e' tutta imbrattata di olio; leviamo tutto il carico, apriamo il vano motore e...la cannula e' scoppiata,sventrata dalla troppa pressione causata dal by pass applicato ieri; puliamo per bene il tutto, applichiamo una sistemazione di fortuna sulla cannula, leviamo il by pass e lasciamo libero lo sfiato (in moto da non creare pressione nel circuito) e ripartiamo, dubbiosi e al tempo stesso speranzosi...
10 km dopo altra sosta; fumo bianco e olio sul mio cupolino che arrivano dalla Quadrotta di Aldo davanti a me; altra sistemazione di fortuna portando un nuovo by pass a finire dentro ad una bottiglietta con doppio sfiato laterale; ripartiamo, stavolta ancora piu' dubbiosi.... e dopo soli 5 km siamo costretti a fermarci; ci viene da piangere, non vogliamo pensarci ma la prospettiva e' li' sotto ai nostri occhi: non possiamo piu' continuare in questa maniera, bisogna rientrare con la moto a Irkutsk!!!
Restiamo muti per qualche minuto, vagliando a mente ognuno per conto suo tutte le possibili soluzioni; poi e' Maurizio che e' costretto a dirlo.... bisogna separarsi, se vogliamo uscire entrambi con le moto, entro il tempo di scadenza del visto e senza ulteriori strascichi doganali (pendenze penali e amministrative) BISOGNA SEPARARSI!!!
Aldo sul momento non vorrebbe, pensa a tutte le cose che dovrebbe fare da solo a Irkutsk ma Maurizio lo rassicura che non sara' solo: Anna, Gabriella e Roberto-Marco di Quadro saranno con Lui a sostenerLo e aiutarLo; con il groppo in gola i due amici si abbracciano e si lasciano (Madonna quanto e' stata dura...!!!) e partono in direzioni diverse; in effetti Aldo appena arrivato Irkutsk ha contattato chi di dovere in Italia e le cose si stanno gia' muovendo.
Per conto mio ho viaggiato da quel momento, erano circa le 10 e mezzo del mattino, per altri 1000 km, arivando a Krasnojarsk verso le undici di sera (ancora chiaro, ovviamente...); 1000 km duri, tante busche, tanti tratti in sterratio, andamento lento per l'attraversamento di piccoli villaggi e per il traffico di camion, anche un po' di pioggia...viaggio ma la mente non e' libera, il pensiero del distacco resta sempre e ... non mi sento in colpa, so' che era l'unica cosa da fare (una volta imbarcata la moto Aldo sara' libero di uscire dalla Russia entro la scadenza e lo stesso avverra' di me se riusciro' ad arrivare senza ulteriori intoppi alla frontiera con la Lettonia) ma mai avrei voluto che succedesse una cosa del genere.
Vabbe', andiamo avanti....domani altri 800 km fino a Novosibirsk, grande citta' siberiana dove trovero' gli amici di Gabriella ad attendermi; il All Around The World continua, monco di uno dei suoi interpreti ma...continua.