diario di viaggio del 28.2.2013
YACYRETA'
Siamo andati a letto dopo la mezzanotte e avevo proprio sonno; dormo profondamente e bene (il whisky con miele che mi ha propinato Anna mi ha fatto proprio bene, sia per la gola ed il raffreddore, sia per conciliarmi il sonno...) e mi sveglio alle 6.30 ben riposato; non sento rumori nella casa
e quindi mi metto al computer e butto giu' i diari di viaggio dei due giorni precedenti.
Alle otto e mezzo circa ci ritroviamo in cucina e decidiamo di andare a vedere la "Represa di Yacyreta",
una enorme diga che ha creato il lago che avevo visto ieri arrivando; bisogna prenotare la visita e ci accordiamo per le undici. Nel frattempo la colazione con l'ottima focaccia di mele preparata da Anna e un delizioso caffelatte fatto con caffe'.......; poi io ed Enrico usciamo per andare a comperare il necessario per una bella carbonara (molta difficolta' a trovare la pancetta nei supermercati cittadini).
Alle 10.30 consegniamo i documenti alle autorita' della (infatti Yacyreta e' un progetto idrico realizzato in associazione tra i governi di Argentina e Paraguay e gran parte di quello che andremo a vedere si trova in territorio paraguagio). Non ero preparato a quello che andavo a vedere; il Rio Parana' e' un fiume molto largo dalla veloce corrente e gia' nel 1920 si era pensato, e stretto un accordo tra le due nazioni, per sfruttarne la forza per produrre energia idroelettrica; i lavori veri e propri sono poi iniziati nel 1974 ma solo nel 1994 e' entrata in funzione la prima turbina (l'ultima, la ventesima, iniziera' solo nel 1998). L'opera realizzata da oltre 8000 operai di entrambe le nazionalita' e' grandiosa
e sfrutta un salto artificiale di circa 20 mt che ha richiesto la costruzione di 21 km di terrapieni, di una chiusa (come quella del canale di Panama ma un po' piu' piccola) per il passaggio delle chiatte, di 20 porte per le turbine
su un fronte di 800 mt di larghezza, 27 mt di ampiezza e 83 mt di profondita', di 18 porte laterali per il deflusso di acqua in sovrabbondanza,
di due "ascensori" d'acqua per il passaggio dei pesci: qualcosa di ciclopico che e' un gioiello dal punto di vista idraulico ma nel contempo ad impatto molto basso sull'ambiente. Sono stati costruiti barrio per alloggiare operai, tecnici, impiegati, ingegneri e poi scuole, centri sportivi, infrastrutture che hanno portato la cittadina di Ituzaingo dai primitivi 4000 abitanti ai quasi 30.000 attuali.
La nostra guida Silvia e' molta brava e preparata e le due ore passano assolutamente velocemente e con grande partecipazione da parte mia.
Al rientro mi metto a sistemare le "magagne" di Quadrotta mentre Enrico e Anna preparano il pranzo; mi fanno anche provare un aperitivo con limone, un antipasto con aguacate, una tisana finale a base di foglie di coca (si si, proprio la coca degli altipiani andini...madonna, so' drio diventare drogato??!!) e nel mezzo una buonissima carbonara preparata ad arte da Enrico.
Dopo la pennichella vado in centro con Quadrotta per il cambio di olio e filtro
e per ritirare della "plata" da un cajero automatico.
Stasera niente stravizi (una bella fetta di melone con prosciutto e pepe) e poi a letto presto; domani mi aspettano 700 km e la frontiera col Brasile e arrivero' quasi sicuramente col buio....
YACYRETA'
Siamo andati a letto dopo la mezzanotte e avevo proprio sonno; dormo profondamente e bene (il whisky con miele che mi ha propinato Anna mi ha fatto proprio bene, sia per la gola ed il raffreddore, sia per conciliarmi il sonno...) e mi sveglio alle 6.30 ben riposato; non sento rumori nella casa
e quindi mi metto al computer e butto giu' i diari di viaggio dei due giorni precedenti.
Alle otto e mezzo circa ci ritroviamo in cucina e decidiamo di andare a vedere la "Represa di Yacyreta",
una enorme diga che ha creato il lago che avevo visto ieri arrivando; bisogna prenotare la visita e ci accordiamo per le undici. Nel frattempo la colazione con l'ottima focaccia di mele preparata da Anna e un delizioso caffelatte fatto con caffe'.......; poi io ed Enrico usciamo per andare a comperare il necessario per una bella carbonara (molta difficolta' a trovare la pancetta nei supermercati cittadini).
Alle 10.30 consegniamo i documenti alle autorita' della (infatti Yacyreta e' un progetto idrico realizzato in associazione tra i governi di Argentina e Paraguay e gran parte di quello che andremo a vedere si trova in territorio paraguagio). Non ero preparato a quello che andavo a vedere; il Rio Parana' e' un fiume molto largo dalla veloce corrente e gia' nel 1920 si era pensato, e stretto un accordo tra le due nazioni, per sfruttarne la forza per produrre energia idroelettrica; i lavori veri e propri sono poi iniziati nel 1974 ma solo nel 1994 e' entrata in funzione la prima turbina (l'ultima, la ventesima, iniziera' solo nel 1998). L'opera realizzata da oltre 8000 operai di entrambe le nazionalita' e' grandiosa
e sfrutta un salto artificiale di circa 20 mt che ha richiesto la costruzione di 21 km di terrapieni, di una chiusa (come quella del canale di Panama ma un po' piu' piccola) per il passaggio delle chiatte, di 20 porte per le turbine
su un fronte di 800 mt di larghezza, 27 mt di ampiezza e 83 mt di profondita', di 18 porte laterali per il deflusso di acqua in sovrabbondanza,
di due "ascensori" d'acqua per il passaggio dei pesci: qualcosa di ciclopico che e' un gioiello dal punto di vista idraulico ma nel contempo ad impatto molto basso sull'ambiente. Sono stati costruiti barrio per alloggiare operai, tecnici, impiegati, ingegneri e poi scuole, centri sportivi, infrastrutture che hanno portato la cittadina di Ituzaingo dai primitivi 4000 abitanti ai quasi 30.000 attuali.
La nostra guida Silvia e' molta brava e preparata e le due ore passano assolutamente velocemente e con grande partecipazione da parte mia.
Al rientro mi metto a sistemare le "magagne" di Quadrotta mentre Enrico e Anna preparano il pranzo; mi fanno anche provare un aperitivo con limone, un antipasto con aguacate, una tisana finale a base di foglie di coca (si si, proprio la coca degli altipiani andini...madonna, so' drio diventare drogato??!!) e nel mezzo una buonissima carbonara preparata ad arte da Enrico.
Dopo la pennichella vado in centro con Quadrotta per il cambio di olio e filtro
e per ritirare della "plata" da un cajero automatico.
Stasera niente stravizi (una bella fetta di melone con prosciutto e pepe) e poi a letto presto; domani mi aspettano 700 km e la frontiera col Brasile e arrivero' quasi sicuramente col buio....
Buon viaggio x domani.
RispondiEliminaciao roby
Ciao beo
RispondiEliminariguardati e divertiti
Adriano el Barba
o te te cambi i ociai o te capissi poco, ah...continuare a darme del Beo a mi...Grassie adriano e saudame tutti i coeghi e anca i bocie a scuoea. Ma sopratuto par piasere saudame ea Maria Corallina....dighe (e te parara' imposibie ma xe vero!!!) che ea ricordo sempre con simpatia.
EliminaUn abrasso. Ciao ciao.
Maurissio
Yacyretá!!!! Orgoglio italiano caro Mauri, infatti "main contractor" di tale opera era Impregilo, la piú grande impresa edile Italiana dell'epoca e attuale!!! Inoltre le opere speciali di perforazione necessarie eseguite dalla Rodio di Milano mio ex datore di Lavoro e del nostro ex concittadino Bruno Vitale. Rodiò con la quale alle dipendenze sono stato per due anni in Iraq (1984/85)!!! Qui e stata edificata la diga a Mosul sul fiume Tigri che all'epoca era il progetto più grande al mondo basta vedere le immagini satellitari del lago formato fra de come veneto e Lombardia. Ora sostituito come grandezza di opere dalla diga sul fiume giallo delle tre gole!!! Ciao Mauri avanti sempre in questa fantastica "immersione sul mondo!!!" Ciao Nico.
RispondiEliminaLa guida Silvia ha infatti nominato la Impregilo e anche la Ansaldo per le paratie. Bruno Vitale, figlio del Geometra del genio Civile, era il grande amico di mio fratello Marino. Quanti ricordi, caro Nicola. Per quel che riguarda l'avanti sempre Ti assicuro che indietro non torno di sicuro, anche se le prove da superare si fanno sempre piu' ardue e numerose. E' dura ... ma per il momento sono ancora tranquillo e "motivato". Ciao ciao a Te e a tutti gli amici che continuano a seguire il blog.
EliminaCiao Maurizio,
RispondiEliminae bravo il nostro Pontelongano in giro pal mondo...Non erano foglie dai Maurizio ti te ghè bevù un fiasco de coca-cola e dopo non tè ghè capio pì gnente,comunque stai veramente passando a noi delle belle sensazioni.
Sempre in gamba.
Luca el barba
poe essare poe essare caro Luca; me so' comunque tegnuo do o tre fojete par quando che ndaro' in alta quota....non se sa' mai... non so' riussio a fotografarlo ma ghe jera na insegna in Argentina co scrito "Luca el Barba" ...incredibie ma ...vero!! Grassie bocia, aea proxima!!! Ciao ciao a Ti e aea Sabrina.
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