diario di viaggio del 3.7.2013
GAME OVER
Ieri sera ho lavorato sino a tardi per sistemare la perdita di olio;
stamattina parto presto perche' so' che la strada da fare e' parecchia e vorrei
arrivare abbastanza prestino.
Devo andare a Cel'binsk e appena arrivato a Omsk trovo subito le
indicazioni e le distanze kilometriche, circa 850 km; seguo la deviazione e la
strada si inoltra in mezzo alla campagna, nera e diritta tra campi coltivati;
trovo anche uno strano monumento con un cavallo trainante un sulky e lo
fotografo un po' stupito: mah...
Poco traffico, qualche camion, e dopo circa 180 km una interruzione, anzi
un controllo, anzi una frontiera ...la frontiera Kazaka: la strada sconfina per
circa un centinaio di km in territorio kazako ed io non me ne sono accorto
prima; provo lo stesso a vedere se, per un centinaio di km posso passare senza
visto o c'e' un permesso speciale: niente da fare, ovviamente!!!
Devo tornare indietro e prendere una strada secondaria (abbastanza terribile,
grazie!!), completamente rovinata e piena di buche, con tanto sterrato, ma che
si muove dentro un territorio molto suggestivo fatto di acqua, erba alta
incolta, betulle e conifere, la taiga siberiana, insomma; attraverso paesini
sperduti, dove turisti (anche solo
locali) se ne vedono pochi ma assisto a scene di vita quotidiana contadina in
siberia che mi affascinano.
Nonostante tutto riesco a ritornare su una strada di buon collegamento (ho
perso circa due ore e mezzo e fatto circa 250 km in piu'), continuo a fermarmi
spesso per aggiungere olio ma continuo ad avanzare e questo mi da morale; sono
le 17, mancano ancora 400 km a Cel'binsk o a Yekaterinburg, passo qualche
veloce acquazzone ma niente di che; continuo a pensare che tra pochi giorni saro'
di nuovo a Pontelongo, con la dolce Anna, a mangiarmi soppressa e le cose buone
che mi preparera' Mariuccia: mmmmhhhh...
Supero la rotonda che porta alle due citta' e decido di prendere la
deviazione per la citta' imperiale della zarina Caterina la Grande; ancora
buona strada, appena qualche avvallamento; davanti a me una nuova grande
rotonda che .... non raggiungero' mai: la moto ha un borbottio e si ferma...
li', in mezzo alla strada, senza dire niente!!!
Provo e riprovo ma non riparte; immediatamente mi sento vuoto, non so' cosa
fare, penso continuamente che il viaggio e' finito! Poi reagisco, penso a cosa
puo' essere successo, se non c'e' olio ho grippato, controllo e l'olio c'e'...
si ferma una Lada con due ragazzi russi, giovani; lui si esprime in un decente
inglese (cosa rara da queste parti, eh..) e si offre di trainarmi fino al
vicino (poco piu' di 5 km) paese di Dalmatovo, dove c'e' una unica Gostiniza e
dove potro' passare la notte; mi trainano col cavo del mio verricello (scena
gia' vista, giusto ?) e appena sistemato andiamo a mangiare un boccone insieme
in un Cafe' (che qui non e' un bar ma una specie di osteria dove si puo' anche
mangiare...); posteggiamo la moto, tramite l'interessamento di Sergej e Tania,
nel parcheggio della polizia e poi a letto: domattina presto, con l'aiuto di
Roberto via sms, provero' a vedere se si puo' fare qualcosa ma le previsioni
non sono per niente rosee.
Ho tanta paura che la mia avventura, il mio sogno, finiscano qui a
Dalmatovo, piccolo paese della siberia occidentale, ma la notte dovrebbe
portare consiglio...e speriamo anche qualche idea.
Nessun commento:
Posta un commento
Qui puoi inserire i commenti ai post inviati da Maurizio