Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

giovedì 14 febbraio 2013

EL MUNDO A LA FIN DEL MUNDO


Diario di viaggio del 13.2.2013
EL MUNDO A LA FIN DEL MUNDO

Alle 7.30 insieme con Roberto ritiro la moto dal recinto dove l'avevamo messa per la notte, la carico di tutto il bagaglio e parto in direzione nord, verso Punta Delgada, dove c'è un traghetto gratuito

 che in un quarto d'ora deposita Quadrotta a terra nella Isla Grande de Tierra del Fuego. Memore del freddo patito il giorno prima ieri sera ho provveduto a montare la fodera interna per mantenere caldo il corpo e oggi, nonostante un fastidioso e freddo vento trasversale, stò veramente bene (ottimo anche il sottocasco della Asolo). Il paesaggio fuegino non è molto diverso, almeno all'inizio da quello appena lasciato in Patagonia e a Cerro Sombrero ritrovo ancora un 110 km di ripio, esattamente fino alla parte cilena della frontiera di San Sebastiàn: tra i due paesini con lo stesso nome (uno cileno e l'altro argentino) corre una terra di nessuno di quasi 20 km, brulla e disabitata, se si esclude una sgangherata estancia.
Dopo la frontiera argentina inizia subito l'asfalto che porta fino ad Ushuaia; sono in riva al mare e lo resterò per più di 40 km, un bel mare pulito verde-azzurro ma anche molto freddo.


Mano a mano che si scende verso sud il paesaggio cambia (ed anche il clima, con grossi nuvoloni neri che non promettono niente di nuovo e che a tratti scaricano brevi raffiche di pioggia che danno solo fastidio alla guida ma non bagnano più di tanto) e dalla bassa “cespuglieria” della pampa si passa ad alberi ben più alti come lenga e faggi e pini;; anche il terreno diventa più “mosso” di prima e da basse colline arrotondate si passa a montagne rocciose vere e proprie, con picchi innevati e tanta acqua che scende a valle dai fianchi a riempire ruscelli, torrenti, lagune.
E questo diventa il regno del signor castoro che con la sua instancabile opera di “falegname d'acqua” costruisce dighe che modificano radicalmete (in maniera positiva, a ben guardare) un paesaggio già bello di suo. Emozionante poi da fare in moto, con le sue curve e le sue pendenze, la strada del Paso Garibaldi, subito dopo il Lago Fagnano,


 che immette nella costa meridionale dell'Isola Grande della Terra del Fuoco dove Ushuaia è separata dalla cilena Isola Navarino dall'arci famoso canale Beagle.


Ah, a metà della discesa trovo anche gli impianti delle 26 piste di sci del comprensorio di Cerro Castor, rinomato per le splendide nevi e frequentato dagli sciatori sudmericani quasi quanto il Cerro Catedral a San Carlos de Bariloche.
Ushuaia è ormai una città di 150 mila abitanti, capoluogo della provincia di Tierra del Fuego, Antartida e Islas de Atlantico Sur,e del piccolo villaggio “a la fin del mundo” restano solo le minuscole casette degli operai italiani, ora usate dai sottufficiali della base navale.
Malena, del Patagonia Pais backpacker's, è gentile e mi tratta con riguardo (mi offre anche un ottimo piatto di lenticchie con carote, cipolle e queso) quando vede la moto e apprende del mio viaggio intorno al mondo; lei è di Buenos Aires ma ormai da 9 anni è qui in Tierra del Fuego (il suo fidanzato italo-francese si trova attualmente a Marsiglia).
Per quanto riguarda il mio viaggio oggi ho raggiunto un'altra meta particolarmente importante, il punto più a sud del mondo raggiungibile via terra; ora il prossimo obiettivo è raggiungere quello più a nord (intanto del continente americano). Poi anche nord kapp fa parte del mio itinerario.....

3 commenti:

  1. Ciao Maurizio, non si può che farti i complimenti x l'obbiettivo raggiunto.
    Ne hai fatta di strada, ora hai "solo" le 2 Americhe da attraversare x arrivare il più possibile vicino al polo nord....e ce la farai sicuramente, spinto anche da tutti noi che ti seguiamo.
    Roby

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  2. Ciao Maurizio,
    Bravo grande hai raggiunto la terra del fuego,non ho parole,spazi che regalano felicità e gioia.
    Luca el barba

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  3. Vai vecio!!!! Un grosso abbraccio da Perth Stefano ed Annamaria

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