Diario di viaggio del 15.2.2013
CHIACCHERE E IMPRESSIONI
Alle 10 sono al Rio Pipo dove sono alloggiati Alain, Ignacio e Michael; osserviamo con curiosita' gli allestimenti delle rispettive moto e ci scambiamo informazioni sui materiali e sui fornitori; finiamo ovviamente con una bella foto tutti assieme
ed insieme decidiamo di andare prima al Museo Maritimo e quindi al Glaciar Martial; percorriamo in fila le via cittadine e soprattutto la centralissima Av. San Martin (meta dello struscio dei turisti provenienti da tutto il mondo) suscitando curiosita' e commenti e quando arriviamo al museo e ci chiedono 90 pesos per il biglietto....ci guardiamo in faccia e insieme decidiamo per il giro in montagna subito
(cavolo, neanche si trattasse degli Uffizi).
La strada del ghiacciaio e' larga e con belle curve e questo fa la goduria di noi bikers; arrivati al piazzale dove termina la strada
ci avviamo a piedi per il sentiero che arriva ai bordi del Martial ed il paesaggio, sia verso la montagna che verso la baia, il canale Beagle e l'Isola Navarino che sta di fronte a Ushuaia, e' veramente notevole.
Torniamo alle moto chiaccherando di viaggi, di politica, di moto, di etica, di economia, di tutto un po' e ci accorgiamo che, pur proveniendo da paesi e culture diverse (irlandese, spagnolo, francese, italiano) abbiamo visione del mondo e delle cose molto simile. Affinita' elettive...
Scendiamo in citta' e ci facciamo un club sandwich+Quilmes (la piu' famosa e ovunque reperibile delle birre argentine) e poi dobbiamo purtroppo salutarci: io devo incontrarmi (purtroppo solo con Skype) con Anna e loro vanno a passare due notti al Parco; la promessa e' di restare in contatto e risentirci con mail dalle diverse parti del mondo dove ognuno andra'.Prima di rientrare pero' io vado a farmi una foto con Quadrotta davanti alla ormai arcifamoso cartello con la scritta "Ushuaia fin del mundo".
Finito il collegamento con la mia ancora di salvezza (naturalmente intendo il collegamento con Anna su Skype) scendo a piedi in centro a comprare qualche regalino e anche latte e biscotti per la colazione del giorno dopo: quando partiro' intorno alle 7 el desayuno del Patagonia Pays non sara' ancora pronto.
Ritorno e prima di andare a letto resto a parlare un po' con gli altri ospiti dell'Ostello e soprattutto con Osvaldo, ciclista messicano, che sta girando da due anni il sudamerica anche per raccogliere fondi a favore dei bambini di una scuola del suo paese.
CHIACCHERE E IMPRESSIONI
Alle 10 sono al Rio Pipo dove sono alloggiati Alain, Ignacio e Michael; osserviamo con curiosita' gli allestimenti delle rispettive moto e ci scambiamo informazioni sui materiali e sui fornitori; finiamo ovviamente con una bella foto tutti assieme
ed insieme decidiamo di andare prima al Museo Maritimo e quindi al Glaciar Martial; percorriamo in fila le via cittadine e soprattutto la centralissima Av. San Martin (meta dello struscio dei turisti provenienti da tutto il mondo) suscitando curiosita' e commenti e quando arriviamo al museo e ci chiedono 90 pesos per il biglietto....ci guardiamo in faccia e insieme decidiamo per il giro in montagna subito
(cavolo, neanche si trattasse degli Uffizi).
La strada del ghiacciaio e' larga e con belle curve e questo fa la goduria di noi bikers; arrivati al piazzale dove termina la strada
ci avviamo a piedi per il sentiero che arriva ai bordi del Martial ed il paesaggio, sia verso la montagna che verso la baia, il canale Beagle e l'Isola Navarino che sta di fronte a Ushuaia, e' veramente notevole.
Torniamo alle moto chiaccherando di viaggi, di politica, di moto, di etica, di economia, di tutto un po' e ci accorgiamo che, pur proveniendo da paesi e culture diverse (irlandese, spagnolo, francese, italiano) abbiamo visione del mondo e delle cose molto simile. Affinita' elettive...
Scendiamo in citta' e ci facciamo un club sandwich+Quilmes (la piu' famosa e ovunque reperibile delle birre argentine) e poi dobbiamo purtroppo salutarci: io devo incontrarmi (purtroppo solo con Skype) con Anna e loro vanno a passare due notti al Parco; la promessa e' di restare in contatto e risentirci con mail dalle diverse parti del mondo dove ognuno andra'.Prima di rientrare pero' io vado a farmi una foto con Quadrotta davanti alla ormai arcifamoso cartello con la scritta "Ushuaia fin del mundo".
Finito il collegamento con la mia ancora di salvezza (naturalmente intendo il collegamento con Anna su Skype) scendo a piedi in centro a comprare qualche regalino e anche latte e biscotti per la colazione del giorno dopo: quando partiro' intorno alle 7 el desayuno del Patagonia Pays non sara' ancora pronto.
Ritorno e prima di andare a letto resto a parlare un po' con gli altri ospiti dell'Ostello e soprattutto con Osvaldo, ciclista messicano, che sta girando da due anni il sudamerica anche per raccogliere fondi a favore dei bambini di una scuola del suo paese.
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