Diario di viaggio del 14.2.2013
TRE NUOVI AMICI
Oggi resto ad Ushuaia e come
d'abitudine piove; è ormai una costante che quando non mi muovo con
la moto o quando non ho un “lugar” da visitare inizia a piovere:
comunque se continua così non mi lamento di sicuro!!
Tra uno scroscio e l'altro (qui non
piove mai per tanto tempo in questo periodo dell'anno, e non piove
nemmeno tanto forte) riesco a fare un po' di manutenzione alla moto:
cambio il filtro dell'aria, pulisco internamente il carter, controllo
la cinghia e la frizione sostituita, serro per bene tutte le viti, do
una controllatina all'olio (tutto ok) …... ed il tempo vola.
Rientro ben bagnato e dopo una bella
doccia calda perdo altre 2-3 orette al computer per le solite cose
(stavolta erano tre giorni che non aggiornavo!!
Nel primo pomeriggio esco a piedi per
un giro per le strade cittadine
e alla ricerca di una farmacia (ho da
una settimana una fastidiosa tosse e riesco a trovare un buon
sciroppo e un po' di aspirine che avevo finto) e ne approfitto per
fotografare un po' di angoli particolari della città
(che a dispetto
delle dimensioni, quasi 150 mila abitanti, mantiene sempre
quell'atmosfera da ultimo posto del mondo - sia per le case ancora in
legno col tetto rigorosamente in lamiera sia per l'indole dei suoi
abitanti - di quando era una colonia penale e aveva poche centinaia
di residenti).
Stò lentamente bighellonando per la
centralissima Avenida San Martin
quando vedo “uno” con la giacca
BMW da moto; riconosco in Lui uno dei due motociclisti che stavano
partendo dalla frontiera argentina di San Sebastian proprio nel
momento in cui io stavo arrivando. Lo fermo e ci mettiamo a
chiaccherare; si chiama Michael, è irlandese e come il suo compagno
Alain, francese, viaggia con una F 800 GS. Con loro ora c'è anche
Ignacio, spagnolo, con una Yamhha, incontrato subito dopo la
frontiera ma da loro conosciuto in un altro viaggio in Alaska anni fa
(incredibili coincidenze). Ci scambiamo, conversando in strada, un
sacco di informazioni sul percorso e sulle altre parti del mondo
(hanno più o meno la mia età e hanno girato parecchi dei paesi che
attraverserò). Dopo una mezz'oretta al vento, alla pioggia e ad un
po' di freddo decidiamo di entrare in un vecchio bar e prenderci
qualcosa di caldo insieme (io che non bevo caffè....prendo un
caffè!!).
Seduti al calduccio decidiamo di
vederci domani e di andare a fare un giro al Parco Nazionale della
Tierra del Fuego e alla fine della Ruta n° 3 a Lapataia. Sono
proprio simpatici e alla mano ed il tempo scorre piacevole in loro
compagnia..
Ritorno al Patagonia Pays, raccolgo
qualche informazione per la comida di stasera (il consiglio di tutti
è per tipico “cordero fueguino” (agnello asado) e riesco sotto
la solita pioggerellina;; beh, và a finire che invece mangio
finalmente un bel piatto dei “centolla al ajillo” e devo dire
che il rosso granchio gigante è veramente squisito, addirittura più
buono dell'aragosta (per me).
Al ritorno mi metto a chiaccherare in
ostello con Selina e Walter, due ragazzi di Cuneo arrivati in ostello
e che stanno girando l'america meridionale con lo zaino in spalla:
domattina anche loro andranno al parco ma per restarci una notte a
dormire, girandolo a piedi.
E' ormai mezzanotte e mezza quando
finalmente mi infilo sotto le lenzuola.
ciao Maurizio, ora pare che spot funzioni, alle 20,45 ( intorno alle 17 x te) ti colloca sulla 255 molto vicino ad un piccolo insediamento prima del Parque Nacional Pali Aike
RispondiEliminaE la tosse come va?
Buona continuazione
Roby
maurizioooo,tutto ok???bellissime le foto
RispondiElimina