Diario di viaggio del 4.2.2013
MI SONO GUADAGNATO LA PAGNOTTA...
La partenza è al sorgere del sole,
poco prima delle 7, e per fortuna che mi sono vestito bene perchè fa
freschetto, anzi fa proprio freddo e la strada che si inerpica
sinuosa tra laghi e montagne verso El Bolson resta nascosta al sole
nelle valli alberate per oltre due ore; per adesso è tutta asfaltata
e sarà così prima fino a Esquel e poi fino a Rio Mayo.
Mi fermo soltanto per le estacion de gasolina e per mangiare un po' del meraviglioso biltong (la carne secca) che mi sono portato dal Sudafrica. Sia al rifornimento sia mangiando lungo la strada sono continuamente oggetto della curiosità della gente (veramente tantissima) che mi ferma attirata dalla particolarità di Quadrotta. Altra cosa curiosa è il fatto che al di sotto del 42° parallelo la benzina costa 1,5 pesos in meno perchè considerata zona disagiata; in Australia succedeva esattamente il contrario e cioè più ci si allontanava dalla costa e dalle grandi città e più aumentava, arrivando anche a pagarla più del doppio: mah, quante diversità in questo nostro mondo...!!
Mi fermo soltanto per le estacion de gasolina e per mangiare un po' del meraviglioso biltong (la carne secca) che mi sono portato dal Sudafrica. Sia al rifornimento sia mangiando lungo la strada sono continuamente oggetto della curiosità della gente (veramente tantissima) che mi ferma attirata dalla particolarità di Quadrotta. Altra cosa curiosa è il fatto che al di sotto del 42° parallelo la benzina costa 1,5 pesos in meno perchè considerata zona disagiata; in Australia succedeva esattamente il contrario e cioè più ci si allontanava dalla costa e dalle grandi città e più aumentava, arrivando anche a pagarla più del doppio: mah, quante diversità in questo nostro mondo...!!
Continuo veloce a macinare kilometri,
conscio che poi mi aspetta la parte più dura; l'ultimo rifornimento
è a Rio Mayo dopo 600 km e quasi 10 ore di guida ed è qui che
comincia un ripio durotto, con grossi sassoni infissi con forza nel
terreno dal passaggio dei camiones che mettono a dura prova i
pneumatici e le sospensioni della Quadro. Corro a 8o kmh, sorpassando
auto e camion convinto di avere tutti gli ultimi 170 km tutti in
sterrato; sono quindi piacevolmente sorpreso quando dopo circa 40 km
il ripio ha termine: non me l'aspettavo. Ed è proprio un
bell'asfalto nuovo, appena sistemato da una ditta argentina;
purtroppo o per fortuna penso che la mitica “Ruta Quarenta”
già dal prossimo anno sarà completamente asfaltata e perderà un po' del suo magico magico appeal (già ora i tratti “pavimentadi” sono largamente superiori a quelli rimasti sterrati).
Mi ritengo anche in questo caso fortunato ad averla potuto percorrere così, come un mondo che và lentamente scomparendo...
già dal prossimo anno sarà completamente asfaltata e perderà un po' del suo magico magico appeal (già ora i tratti “pavimentadi” sono largamente superiori a quelli rimasti sterrati).
Mi ritengo anche in questo caso fortunato ad averla potuto percorrere così, come un mondo che và lentamente scomparendo...
Arrivo dunque all'asfalto ed avverto
immediatamente un rumore sordo e strano dal motore, non è quello
abituale; mi fermo subito, giro attorno alla moto e … mi prende un
colpo: tutto il posteriore è completamente lordo di olio; guardo
sotto il carter e mi viene male perchè una grossa vita laterale
sotto al filtro non c'è più e tutto l'olio del carte se n'è
uscito. Nel motore non c'è più un filo d'olio e se non mi fermavo
subito potevo dire addio al resto del viaggio. Cerco nella scatola
della minuteria ma non c'è una vite così grossa...penso un attimo e
guardandomi in giro vedo un ramo secco per terra; decido di tagliarne
un pezzetto, portarlo alla misura del foro e “avvitarlo” fino a
chiudere per bene il foro. Aggiungo un chilo di olio e cerco di
arrivare fino a Perito Moreno. Tra il vedere il danno, cercare la
soluzione, scaricare tutto il bagaglio, sistemare la soluzione
provvisoria, rimeterre a posto il tutto e ripartire se ne sono andate
quasi due ore e quando arrivo al posto di controllo della gendarmeria
alle porte di Perito sono quasi le 19...e per giunta mi fermano, come
al solito solo per chiaccherare della moto (pensate che mi
controllano il carnet cileno invece di quello argentino!!!).
Dopo altro tempo per la ricerca trovo
un bravo e giovane meccanico di origine calabrese che mi adatta una
vite millimetrica, sigilla il tutto con il silicone, mi accompagna ad
un hostal e..non mi chiede un pesos: è orgoglioso di aver aiutato un
italiano che stà “haciendo la vuelta al mundo”: il mio solito
“culo” continua ad aiutarmi!
Alloggio dal vecchio Tino del Santa
Cruz, senza internet, né da Lui né nel pueblo: è ormai troppo
tardi per questo avamposto della società nel mezzo ...del niente.
Comunque oggi me la sono proprio
guadagnata la pagnotta....
grande! il "MacGyver" de noialtri.. è una fatalità che ne parlassimo con qualche volontario proprio nell'ultima riunione? ahahahahahah Bravo Mauri! ti stai "specializzando in rimedi" eh? bravo bravo!
RispondiEliminaMa è bello che, finchè leggevo il racconto, continuavo a pensare... "Che fortuna! un bel "sentiero" sul serio, speriamo non abbia fatto nulla alla mot...." ecco arrivata al punto.. salta fuori che leggo dell'olio.. Ma io non centro eh? Giuro! baci, abbracci e struccotti! Sabry