diario di viaggio del 24.2.2013
BAIRES
La giornata odierna e' tutta dedicata alla visita di Buenos Aires o almeno di una parte di essa che risulta essere la piu' conosciuta; nella notte e' piovuto molto e la moto e' ancora completamente bagnata, soprattutto la sella (il solito sapientone dira' "asciugala, no??" ma il fatto e' che le cuciture non si possono asciugare e quando mi ci siedo sopra si bagnano i pantaloni come se mi fossi fatto la pipi' addosso....poco male, che gli altri pensino pure quello che vogliono).
Non ho gps e nemmeno mappe ma ho un buon senso dell'orientamento e la .... lingua buona per chiedere informazioni; in pochi minuti raggiungo l'Avenida 9 de Julio (con il famoso obelisco...)
e prendo quindi la "diagonal" (una delle due strade oblique in un universo di calles e avenidas che si intersecano ad angolo retto!!) verso la Plaza de Mayo, chiusa in fondo dalla Casa Rosada,
la residenza del presidente della Republica Argentina: molti i turisti ed ancora i cartelli che chiedono giustizia come ai tempi delle "madres" e dei desaparecidos.
Mi fermo dappertutto (in mezzo alle calles, nelle piazze, ai semafori rossi per scattare foto e nessuno dice niente, anzi vengono a farsi fotografare con la moto, poliziotti compresi.....
Chiedo informazioni ad un vecchio tassista fermo in plaza de Mayo e in un attimo arrivo a Plaza Dorrego, nel mitico quartiere di San Telmo, che ricordavo pieno di vita e di angoli caratteristici al tempo della mia prima visita; niente e' cambiato e l'atmosfera che si respira nelle vie colme di turisti e bancarelle, venditori e gente del posto e' veramente Bohemienne e carica di energia positiva: alla feria di San Telmo si vende di tutto, dalle bottiglie di soda provenienti da piu' di 50 paesi ai coltelli per l'asado, dai mate in metallo ed in "zuca"
alle monete antiche, dalla rubinetteria fine ottocento alle stampe e foto dei bisnonni, dai dischi originali in vinile dei Beatles agli scialli in lana grezza lavorati a mano
....fantastico!!! E poi non dimentichiamo che alla Feria le scuole di Tango si esibiscono con musica dal vivo...assolutamente coinvolgente!!
Ai due poliziotti che gentilmente sono rimasti alla "esquina" a controllare la moto
chiedo la strada per il vicino quartiere della Boca (quello dove arrivavano gli italiani, quello dei poveri (contrapposto al River dei ricchi) e di Maradona, quello del Caminito e della Bombonera dove gioca il Bocas Juniors; e' facile arrivare e riuscire ad entrare nella zona pedonale per una foto con Quadrotta
...e quanta gente attorno!
Senza chiedere informazioni a nessuno ritorno alla Recoleta ed entro nel cimitero monumentale dall'unica entrata aperta, quella del Centro Civico; uno spettacolo, assolutamente uno spettacolo le centinaia e centinaia di cappelle monumentali che accolgono le spoglie di capi di stato, riformatori, premi nobel, uomini e donne che hanno fatto la storia di questo paese; moltissime le visite guidate e tantissimi i turisti presenti nei viali (anche qui disposti a reticolato romano, difficile perdersi o sbagliarsi. Mi fermo spesso a leggere le iscrizioni sulle targhe e a guardare le bare che ancora si vedono facilmente dentro ai mausolei: la storia di una nazione racchiusa in un fazzoletto di terra!!!
Mi sono rimasti solo 100 pesos e, pur provando diverse volte, non riesco ad entrare nei Cajeros Automaticos: per stasera mi devono assolutamente bastare, volente o nolente.
BAIRES
La giornata odierna e' tutta dedicata alla visita di Buenos Aires o almeno di una parte di essa che risulta essere la piu' conosciuta; nella notte e' piovuto molto e la moto e' ancora completamente bagnata, soprattutto la sella (il solito sapientone dira' "asciugala, no??" ma il fatto e' che le cuciture non si possono asciugare e quando mi ci siedo sopra si bagnano i pantaloni come se mi fossi fatto la pipi' addosso....poco male, che gli altri pensino pure quello che vogliono).
Non ho gps e nemmeno mappe ma ho un buon senso dell'orientamento e la .... lingua buona per chiedere informazioni; in pochi minuti raggiungo l'Avenida 9 de Julio (con il famoso obelisco...)
e prendo quindi la "diagonal" (una delle due strade oblique in un universo di calles e avenidas che si intersecano ad angolo retto!!) verso la Plaza de Mayo, chiusa in fondo dalla Casa Rosada,
la residenza del presidente della Republica Argentina: molti i turisti ed ancora i cartelli che chiedono giustizia come ai tempi delle "madres" e dei desaparecidos.
Mi fermo dappertutto (in mezzo alle calles, nelle piazze, ai semafori rossi per scattare foto e nessuno dice niente, anzi vengono a farsi fotografare con la moto, poliziotti compresi.....
Chiedo informazioni ad un vecchio tassista fermo in plaza de Mayo e in un attimo arrivo a Plaza Dorrego, nel mitico quartiere di San Telmo, che ricordavo pieno di vita e di angoli caratteristici al tempo della mia prima visita; niente e' cambiato e l'atmosfera che si respira nelle vie colme di turisti e bancarelle, venditori e gente del posto e' veramente Bohemienne e carica di energia positiva: alla feria di San Telmo si vende di tutto, dalle bottiglie di soda provenienti da piu' di 50 paesi ai coltelli per l'asado, dai mate in metallo ed in "zuca"
alle monete antiche, dalla rubinetteria fine ottocento alle stampe e foto dei bisnonni, dai dischi originali in vinile dei Beatles agli scialli in lana grezza lavorati a mano
....fantastico!!! E poi non dimentichiamo che alla Feria le scuole di Tango si esibiscono con musica dal vivo...assolutamente coinvolgente!!
Ai due poliziotti che gentilmente sono rimasti alla "esquina" a controllare la moto
chiedo la strada per il vicino quartiere della Boca (quello dove arrivavano gli italiani, quello dei poveri (contrapposto al River dei ricchi) e di Maradona, quello del Caminito e della Bombonera dove gioca il Bocas Juniors; e' facile arrivare e riuscire ad entrare nella zona pedonale per una foto con Quadrotta
...e quanta gente attorno!
Senza chiedere informazioni a nessuno ritorno alla Recoleta ed entro nel cimitero monumentale dall'unica entrata aperta, quella del Centro Civico; uno spettacolo, assolutamente uno spettacolo le centinaia e centinaia di cappelle monumentali che accolgono le spoglie di capi di stato, riformatori, premi nobel, uomini e donne che hanno fatto la storia di questo paese; moltissime le visite guidate e tantissimi i turisti presenti nei viali (anche qui disposti a reticolato romano, difficile perdersi o sbagliarsi. Mi fermo spesso a leggere le iscrizioni sulle targhe e a guardare le bare che ancora si vedono facilmente dentro ai mausolei: la storia di una nazione racchiusa in un fazzoletto di terra!!!
Mi sono rimasti solo 100 pesos e, pur provando diverse volte, non riesco ad entrare nei Cajeros Automaticos: per stasera mi devono assolutamente bastare, volente o nolente.
Ciao Maurizio
RispondiEliminabene bene...veloce come la luce stai risalendo il sud America.
Luca el barba e Sabry
Bella la descrizione di Buenos Aires...fa voglia venire a vederela!! buona continuazione...
RispondiEliminaFrancesco Franzolin
Belle le foto, con le tue descrizioni danno un'idea dei luoghi che stai attraversando, e noi con te.
RispondiEliminaHo appena visto su Rai sport l'intervista fatta a Giovanni Soldini dopo il record che ha fatto sulla rotta dell'oro, da New York a S.Francisco via capo Horn, su una vela italiana, Maserati, in 47 giorni( 10 in meno al record precedente).
Ha parlato dell'importanza, per lui, della comunicazione costante che ha dato sulla rete del suo viaggio, per coinvolgere più persone possibili a casa, per farle sognare e vivere con lui i momenti magici che stava vivendo, xchè, dice, è importante x te quello che stai facendo, ma resta una cosa a se stante se non la condividi: è la cosa che stai facendo tu per noi, e ti ringraziamo.
Quindi aspettiamo sempre più descrizioni e foto!!!
ciao Roby