diario di viaggio del 2.08.2013
LA CAPITALE
Prima di tutto una precisazione: l'altro giorno ho scritto che i russi sono 350 milioni ma ho sbagliato a scrivere e correggo subito: sono circa 150 milioni.
Detto questo torniamo al nostro diario.
Da quando sono ritornato in Italia per ottenere il secondo visto il problema che mi poneva tale scelta era che il documento di importazione temporaneo della moto in Federazione Russa fosse legato al primo visto e quindi scadesse con esso; stamattina mi sono recato al Consolato Generale d'Italia per risolvere questo problema e ... il problema non esiste perche' in realta' la scadenza e' di tre mesi dalla data di emissione e quindi, per la mia Quadro, il 19 settembre: wow, che bello, sono in regola per tutto!!!
Con la tranquillita' nel cuore ritorno dal consolato italiano lungo la Moscova e a piedi giro per la citta'; entro ai giardini Balchug, quasi deserti in questa mattinata di sole e cielo azzurro, attraverso il ponte Kammenskiy Most e mi soffermo a guardare il panorama della citta' che si ammira da qui e le fontane d'acqua che ritmicamente si attivano sulle acque del fiume; ritorno alla Piazza Rossa ed entro ai magazzini Gum, famosissimi fin dagli anni '50, dove (e lo so' di ripetermi ma ... la verita' e' questa) i marchi italiani la fanno da padroni; sempre dentro ai magazzini vado a mangiare ad uno dei ristoranti (il n. 57) della catena Stolovaya (c'ero gia' stato a Vladivostok, ricordate?), una specie di tavola calda con cibi tipici russi, dove con poco piu' di 4 euro si puo' fare un ottimo pranzo di tre-quattro portate.
Ai magazzini non c'e' solo la modo: sport, tecnologia, libro-cartolerie, souvenir, di tutto un po' ...ed il tempo vola. Esco in piazza e mi trovo nel bel mezzo di un raduno di soldati dell'esercito russo, un po' come il nostro raduno nazionale degli alpini: migliaia e migliaia di uomini (e anche qualche donna) con la divisa verde e sotto l'immancabile maglietta o canottiera a righine orizzontali bianche e azzurre: c'e' la parata, con tanto di passo dell'oca ed i discorsi dei generali; incredibili le decine di onorificenze appuntate sul petto di veterani dell'Afghanistan, della Cecnia e di altre "guerre" russe: beh, molto particolare come sensazione!!
Oltre a loro la piazza e', come San Marco a Venezia; piena di gente e comitive che arrivano dalle piu' disparate parti della terra e, come quando ero giovane proprio a piazza San Marco, anche qui mi sorprendo a cercare di indovinare, da come sono vestiti e da come si muovono, la provenienza delle varie persone: Cile, Malesia, Germania, Italia, Peru', Spagna, persino qualche africano...
Scatto numerossisime foto (sperando poi di farle vedere ai miei amici al ritorno) e mi perdo ad osservare l'andirivieni continuo di giovani, vecchi, famiglie, gruppi con accompagnatore; il mio amico Manolo della CGIL mi ha dato una bandiera rossa del sindacato scuola e mi pongo davanti al mausoleo, chiedendo ad un simpatico colombiano di scattarmi una foto; facciamo appena in tempo a fare la prima che una delle guardie di stanza all'ingresso si avvicina e ci spiega che non si possono fare foto con la bandiera rossa: incredibile, in Russia non si possono fare foto con bandiere rosse davanti ai monumenti... el mondo se ga' proprio roversa'. caro Zaja!!!
Esco dalla piazza e mi fermo a fare delle foto alla grande fontana nei giardini del Cremlino e mi accorgo che da sotto la piazza escono molte persone; scopro cosi' che, in prossimita' dell'entrata della Metropolitana per le fermate di Biblioteca Lenina, Borovtskaya e Aleksandrovskiy Sad, c'e' un enorme centro commerciale sotterraneo dove si puo' trovare veramente di tutto (ed in questo momento anche in sconto del 50 %); approfitto solo del supermercato e rientro in ostello che ormai e' notte, cercando un percorso alternativo e passando per la zona del Conservatorio e delle vie e piazzette circostanti; in piazza ho incontrato anche parecchi italiani, sia gruppi di avventure nel mondo sia turisti privati, e mi ha fatto piacere scambiare qualche parola nella mia lingua.
Domattina presto partenza per San Pietroburgo (o Leningrado per i nostalgici) e anche una piccola divagazione....
LA CAPITALE
Prima di tutto una precisazione: l'altro giorno ho scritto che i russi sono 350 milioni ma ho sbagliato a scrivere e correggo subito: sono circa 150 milioni.
Detto questo torniamo al nostro diario.
Da quando sono ritornato in Italia per ottenere il secondo visto il problema che mi poneva tale scelta era che il documento di importazione temporaneo della moto in Federazione Russa fosse legato al primo visto e quindi scadesse con esso; stamattina mi sono recato al Consolato Generale d'Italia per risolvere questo problema e ... il problema non esiste perche' in realta' la scadenza e' di tre mesi dalla data di emissione e quindi, per la mia Quadro, il 19 settembre: wow, che bello, sono in regola per tutto!!!
Con la tranquillita' nel cuore ritorno dal consolato italiano lungo la Moscova e a piedi giro per la citta'; entro ai giardini Balchug, quasi deserti in questa mattinata di sole e cielo azzurro, attraverso il ponte Kammenskiy Most e mi soffermo a guardare il panorama della citta' che si ammira da qui e le fontane d'acqua che ritmicamente si attivano sulle acque del fiume; ritorno alla Piazza Rossa ed entro ai magazzini Gum, famosissimi fin dagli anni '50, dove (e lo so' di ripetermi ma ... la verita' e' questa) i marchi italiani la fanno da padroni; sempre dentro ai magazzini vado a mangiare ad uno dei ristoranti (il n. 57) della catena Stolovaya (c'ero gia' stato a Vladivostok, ricordate?), una specie di tavola calda con cibi tipici russi, dove con poco piu' di 4 euro si puo' fare un ottimo pranzo di tre-quattro portate.
Ai magazzini non c'e' solo la modo: sport, tecnologia, libro-cartolerie, souvenir, di tutto un po' ...ed il tempo vola. Esco in piazza e mi trovo nel bel mezzo di un raduno di soldati dell'esercito russo, un po' come il nostro raduno nazionale degli alpini: migliaia e migliaia di uomini (e anche qualche donna) con la divisa verde e sotto l'immancabile maglietta o canottiera a righine orizzontali bianche e azzurre: c'e' la parata, con tanto di passo dell'oca ed i discorsi dei generali; incredibili le decine di onorificenze appuntate sul petto di veterani dell'Afghanistan, della Cecnia e di altre "guerre" russe: beh, molto particolare come sensazione!!
Oltre a loro la piazza e', come San Marco a Venezia; piena di gente e comitive che arrivano dalle piu' disparate parti della terra e, come quando ero giovane proprio a piazza San Marco, anche qui mi sorprendo a cercare di indovinare, da come sono vestiti e da come si muovono, la provenienza delle varie persone: Cile, Malesia, Germania, Italia, Peru', Spagna, persino qualche africano...
Scatto numerossisime foto (sperando poi di farle vedere ai miei amici al ritorno) e mi perdo ad osservare l'andirivieni continuo di giovani, vecchi, famiglie, gruppi con accompagnatore; il mio amico Manolo della CGIL mi ha dato una bandiera rossa del sindacato scuola e mi pongo davanti al mausoleo, chiedendo ad un simpatico colombiano di scattarmi una foto; facciamo appena in tempo a fare la prima che una delle guardie di stanza all'ingresso si avvicina e ci spiega che non si possono fare foto con la bandiera rossa: incredibile, in Russia non si possono fare foto con bandiere rosse davanti ai monumenti... el mondo se ga' proprio roversa'. caro Zaja!!!
Esco dalla piazza e mi fermo a fare delle foto alla grande fontana nei giardini del Cremlino e mi accorgo che da sotto la piazza escono molte persone; scopro cosi' che, in prossimita' dell'entrata della Metropolitana per le fermate di Biblioteca Lenina, Borovtskaya e Aleksandrovskiy Sad, c'e' un enorme centro commerciale sotterraneo dove si puo' trovare veramente di tutto (ed in questo momento anche in sconto del 50 %); approfitto solo del supermercato e rientro in ostello che ormai e' notte, cercando un percorso alternativo e passando per la zona del Conservatorio e delle vie e piazzette circostanti; in piazza ho incontrato anche parecchi italiani, sia gruppi di avventure nel mondo sia turisti privati, e mi ha fatto piacere scambiare qualche parola nella mia lingua.
Domattina presto partenza per San Pietroburgo (o Leningrado per i nostalgici) e anche una piccola divagazione....
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh BELLISSIMO!!!! Quanto mi mancavano sti racconti!
RispondiEliminaEh si Mauri!
"el mondo se ga' proprio roversa' "
povero nonno.. meglio non glielo dica va.. però...
la foto con la bandiera.. quella è da "storia" mi raccomando una copia la voglio eh? che poi la faccio vedere al mio nonnino. (alla faccia del nonnino.. ti racconterò!)
Un abbraccio stretto stretto.
Sabry
Se riesco Te la mando direttamente da qui con la prossima mail: foto con bandiera rossa in piazza rossa a Mosca: Al nonno piacera' di sicuro!!!
RispondiEliminaCiao Sabry.