diario di viaggio del 31.07.2013
URAL WEATHER
L'uscita da Perm e' quantomai semplice e la temperature e' ottimale; sono le sette passate da poco e ho davanti a me circa 800 km di una strada che spero buona.
Passano non piu' di 30 minuti ed il cielo improvvisamente diventa carico di nubi basse e grige; immediatamente non piove ma l'aria diventa pesante e fresca; altra mezxz'oretta e comincia a cadere una pioggerellina fitta fitta e fina che non mi abbandonera' piu' fino a Kazan, la meta di giornata.
Sono previdente e, appena si fanno vedere le nuvole mi fermo ed indosso l'antipioggia: saggia e quanto mai ottima decisione: se non l'avessi fatto sarei arrivato completamente fradicio.
Siamo ancora in una zona di confine tra siberia e Urali, l'Europa e' ancora lontana ed i saliscendi sulle basse colline coperte di vegetazione sono quanto mai piacevoli; e' invece aumentato tanto tanto il traffico, soprattutto quello dei camion (che gia' erano parecchi) e il superare o farsi superare fa quasi parte di un gioco; le continue soste per mangiare, fare benzina, scattare qualche foto, qualche lavoro stradale, sistemare il bagaglio poi fanno incontrare piu' e piu' volte gli stessi mezzi e si diventa ...quasi amici e ci si saluta cordialmente.
Il viaggio e' lungo, forse sono un po' intorpidito dopo tanto forzato riposo e ne risento parecchio; la pioggia poi, continua, martellante, senza sosta rende ancora piu' penoso l'andare e quando verso sera arrivo a Kazan sono veramente stanco; sotto la pioggia e con i radi passanti che non capiscono una parola di inglese ed io che capisco ancora meno il russo e' difficile riuscire ad orientarsi e cosi', vagabvondando in moto per le vie del centro trovo l'hotel Regina (non era la via ne l'ostello che avevo preventivato, ma tant'e'...) che per un prezzo accettabile e con tanta gentilezza da parte delle due ragazze alla reception mi offre una stanza per poter asciugare con calma le tante cose bagnate che ho con me.
Mi faccio una bella doccia calma e me ne esco per le vie cittadine.
Kazan e' il capoluogo del Tatarsta e, sebbene non siano la maggioranza come nella Buriazia, per le vie cittadine molte sono le persone dai caratteristici tratti asiatici e dai capelli scuri; Kazan poi e' appena stata (dal 6 al 13 luglio) sede delle 27me universiadi, con oltre 160 nazioni partecipanti, la piu' grande della storia.
La citta' e' bella, con parecchi monumenti porientaleggianti ed e' piacevole muoversi tra le vie del centro, finalmente senza pioggia.
Mi infilo in un fast food locale, ritiro denaro in un bancomat, compro poche cose in un market; e' gia' tardi e domani mi aspettano ancora piu' di 800 km per arrivare a Mosca e poi riposarmi nella capitale russa. Non vedo l'ora di arrivare alla piazza Rossa e scattare un bel po' di foto: una l'ho promessa al mio amico Manolo. una con la bandiera rossa della FLC (il sindacato scuola) ... e non posso dimenticarmela!!
Ah, poi quel cancaro del Giorgio Zaia ne vuole una davanti al Mausoleo con la mummia di Lenin: cossa che i rompe sti amissi....
URAL WEATHER
L'uscita da Perm e' quantomai semplice e la temperature e' ottimale; sono le sette passate da poco e ho davanti a me circa 800 km di una strada che spero buona.
Passano non piu' di 30 minuti ed il cielo improvvisamente diventa carico di nubi basse e grige; immediatamente non piove ma l'aria diventa pesante e fresca; altra mezxz'oretta e comincia a cadere una pioggerellina fitta fitta e fina che non mi abbandonera' piu' fino a Kazan, la meta di giornata.
Sono previdente e, appena si fanno vedere le nuvole mi fermo ed indosso l'antipioggia: saggia e quanto mai ottima decisione: se non l'avessi fatto sarei arrivato completamente fradicio.
Siamo ancora in una zona di confine tra siberia e Urali, l'Europa e' ancora lontana ed i saliscendi sulle basse colline coperte di vegetazione sono quanto mai piacevoli; e' invece aumentato tanto tanto il traffico, soprattutto quello dei camion (che gia' erano parecchi) e il superare o farsi superare fa quasi parte di un gioco; le continue soste per mangiare, fare benzina, scattare qualche foto, qualche lavoro stradale, sistemare il bagaglio poi fanno incontrare piu' e piu' volte gli stessi mezzi e si diventa ...quasi amici e ci si saluta cordialmente.
Il viaggio e' lungo, forse sono un po' intorpidito dopo tanto forzato riposo e ne risento parecchio; la pioggia poi, continua, martellante, senza sosta rende ancora piu' penoso l'andare e quando verso sera arrivo a Kazan sono veramente stanco; sotto la pioggia e con i radi passanti che non capiscono una parola di inglese ed io che capisco ancora meno il russo e' difficile riuscire ad orientarsi e cosi', vagabvondando in moto per le vie del centro trovo l'hotel Regina (non era la via ne l'ostello che avevo preventivato, ma tant'e'...) che per un prezzo accettabile e con tanta gentilezza da parte delle due ragazze alla reception mi offre una stanza per poter asciugare con calma le tante cose bagnate che ho con me.
Mi faccio una bella doccia calma e me ne esco per le vie cittadine.
Kazan e' il capoluogo del Tatarsta e, sebbene non siano la maggioranza come nella Buriazia, per le vie cittadine molte sono le persone dai caratteristici tratti asiatici e dai capelli scuri; Kazan poi e' appena stata (dal 6 al 13 luglio) sede delle 27me universiadi, con oltre 160 nazioni partecipanti, la piu' grande della storia.
La citta' e' bella, con parecchi monumenti porientaleggianti ed e' piacevole muoversi tra le vie del centro, finalmente senza pioggia.
Mi infilo in un fast food locale, ritiro denaro in un bancomat, compro poche cose in un market; e' gia' tardi e domani mi aspettano ancora piu' di 800 km per arrivare a Mosca e poi riposarmi nella capitale russa. Non vedo l'ora di arrivare alla piazza Rossa e scattare un bel po' di foto: una l'ho promessa al mio amico Manolo. una con la bandiera rossa della FLC (il sindacato scuola) ... e non posso dimenticarmela!!
Ah, poi quel cancaro del Giorgio Zaia ne vuole una davanti al Mausoleo con la mummia di Lenin: cossa che i rompe sti amissi....
Ciao Maurizio,
RispondiEliminaevviva arrivato in Russia,mitica piazza rossa,bene ripreso il giro forsa che quando tè rivi femo un feston a base de i tò racconti e come sottofondo rock'n'roll...
Luca el barba e Sabry
ciao Maurizio, negli ultimi 2 giorni 800km al giorno, x fortuna hai detto che avresti fatto con calma!
RispondiEliminaBuona visita alla città.
Roby
Ciao Roby, ciao Luca; non vedo l'ora di festyeggiare col Rock n'roll che mi accompagna da quando sono partito.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i km ormai mi sono abituato cosi' e ... vado avanti. Oggi pero' sono fermo e altrettanto faro' a San Pietroburgo, a Riga, alla foresta di Bialowieza, a Cracovia...ovunque ci sia qualcosa che meriti una "pausa di riflessione" ... he he he .. Dai scherzo, ma neanche tanto... Comunque e' gia' un'altra sensazione non avere la spada di damocle del visto che scade. E stamattina in consolato ho sistemato anche l documento della moto. Adesso sono proprio tranquillo.
Ciao ciao e ... buone vacanze!!