diario di viaggio del 18.08.2012
PARIS C'EST TOUJOURS PARIS
Cosa volete che Vi dica; saranno i condizionamenti che arrivano dagli anni giovanili; saranno i continui riferimenti storici che ne fanno capo; saranno i racconti dei tanti amici e amiche che ci sono stati; sara' che ho una cognata insegnante di francese ed un fratello innamorati della Francia e della sua capitale; sara' quel che sara' ma il fascino di Parigi e' incredibile.
Avere la fortuna di arrivarci con la Tua moto e poterla girare disinvoltamente, arrivando in ogni angolo con molta facilita', aiutato dai tanti, tantissimi parcheggi per le due (oddio, la mia ne ha tre di ruote...) situati nelle vicinanze di tutti i monumenti piu' importanti, da' poi un sapore ancora piu' gradito alla visita.
E' piovuto tutta la notte ed anche in mattinata si alternano leggere schiarite a veloci pioggerelline; avevo gia' preso la decisione di andare nel pomeriggio in citta', aqnche per evitare la ressa dei turisti di questo ultimo giorno del ponte di ferragosto (la mia idea, in parte confermata, e' che nel pomeriggio di oggi molti dei pullman e dei turisti occasionali ripartiranno per ritornare alle loro destinazioni).
Quando parto da Bobigny dove sono alloggiato il cielo e' ancora grigio ma non piove; entro nella Peripherique Nord Exterieur e la percorro per una quindicina di km, entro dalla Porte Mailot e da Avenue de Grande Armee; subito in fondo mi appare l'Arc de Triomphe e subito dopo gli Champs Elisee: emozione.
Mi fermo proprio di fianco all'Arc e scatto un bel po' di foto con il solo Arc, con la moto, con me sulla moto (chiedendo aiuto a qualche passante); il cielo si e' anche aperto e c'e' quasi il sole: sono fortunato.
Percorro gli Champs Elisee, giro su George V, poi il ponte dell'Alma e Lei mi appare, proprio sopra le fronde del Quai Branly: il monumento piu' famoso, il simbolo stesso della citta' e' proprio di fianco a me : la Tour Eiffel, il colosso d'acciaio di 324 mt (il piu'alto di tutta Parigi), il simbolo della Esposizione universale del 1889, il miracolo della progettazione di Gustave Eiffel e' veramente bellissima da vedere.
E poi la suggestione di un monumento visitato da 250 milioni di persone dal giorno della sua inaugurazione; ci giro attorno, mi porto sul lato nord e anche qui via con le foto; la camera diventa incandescente, mi sposto a piedi sotto e davanti e...ancora di fianco, non verrei piu' via: ho deciso, ci ritornero' in serata e faro delle foto con la torre illuminata. Dicono che sia ancora piu' bella.
E allora via per Parigi e nell'ordine: il Museo del Louvre e la Piramide che ne e' diventata l'ingresso ufficiale; Notre Dame (con l'obbrobrioso cartellone azzurro di fronte che ne celebra gli 850 anni dalla costruzione) e l'Ile de la Cite'; Place Vendome e la colonna d'Austerlitz (ah, con l'Arc de Triomphe e gli Champs Elisee mi sono dimenticato di nominare Place de l'Etoile, ora Place Charles de Gaulle), i giardini delle Tuileries, l'Opera ed il palazzo della Comedie Francaise, il Beabourg ( il Centro Pompidou che accoglie le Gallerie di Arte Moderna, della musica e delle nuove tendenze, la fontana di Place Stravinskij, cosi' particolare e cosi' strana ma cosi' caratteristica, Les Halles, etc etc
Il tempo passa veloce e non posso dimenticare tutti gli scorci particolari e gli altri monumenti incontrati spostandomi in moto per le vie cittadine; praticamente ogni angolo sarebbe stato da fermarsi e fotografare qualche monumento, qualche piazza, qualche scorcio sentito nnominare o letto sui libri di scuola: bello, bello, bello, sono letteralmente sopraffatto dall'emozione. E poi tutto quello che non sono riuscito e non riusciro' a vedere.
Come detto ritorno alla Tour (ma anche al Louvre e all'Arc) per delle foto notturne e, se possibile, faccio un pieno ancora maggiore di emozione.
Ritorno a Bobigny verso le 23; incredibilmente non e' scesa una sola goccia durante tutta la visita ma come mi avvio per il ritorno comincia a scendere un'acqua fitta fitta che non mi abbandona fino all'arrivo (per fortuna nello zainetto avevo messo l'antipioggia); purtroppo per la pioggia ho dovuto saltare l'ultima "attrazione" che volevo visitare, il quartiere della Defense, il distretto moderno ad ovest del centro storico, costruito in tre riprese a partire dal 1958, con grattacieli, palazzi moderni, centri commerciali
Vabbe', tutto non si puo' fare, tutto non si puo' visitare, il mio pieno per oggi lo gia' fatto e ... ho anche domani, no???
PARIS C'EST TOUJOURS PARIS
Cosa volete che Vi dica; saranno i condizionamenti che arrivano dagli anni giovanili; saranno i continui riferimenti storici che ne fanno capo; saranno i racconti dei tanti amici e amiche che ci sono stati; sara' che ho una cognata insegnante di francese ed un fratello innamorati della Francia e della sua capitale; sara' quel che sara' ma il fascino di Parigi e' incredibile.
Avere la fortuna di arrivarci con la Tua moto e poterla girare disinvoltamente, arrivando in ogni angolo con molta facilita', aiutato dai tanti, tantissimi parcheggi per le due (oddio, la mia ne ha tre di ruote...) situati nelle vicinanze di tutti i monumenti piu' importanti, da' poi un sapore ancora piu' gradito alla visita.
E' piovuto tutta la notte ed anche in mattinata si alternano leggere schiarite a veloci pioggerelline; avevo gia' preso la decisione di andare nel pomeriggio in citta', aqnche per evitare la ressa dei turisti di questo ultimo giorno del ponte di ferragosto (la mia idea, in parte confermata, e' che nel pomeriggio di oggi molti dei pullman e dei turisti occasionali ripartiranno per ritornare alle loro destinazioni).
Quando parto da Bobigny dove sono alloggiato il cielo e' ancora grigio ma non piove; entro nella Peripherique Nord Exterieur e la percorro per una quindicina di km, entro dalla Porte Mailot e da Avenue de Grande Armee; subito in fondo mi appare l'Arc de Triomphe e subito dopo gli Champs Elisee: emozione.
Mi fermo proprio di fianco all'Arc e scatto un bel po' di foto con il solo Arc, con la moto, con me sulla moto (chiedendo aiuto a qualche passante); il cielo si e' anche aperto e c'e' quasi il sole: sono fortunato.
Percorro gli Champs Elisee, giro su George V, poi il ponte dell'Alma e Lei mi appare, proprio sopra le fronde del Quai Branly: il monumento piu' famoso, il simbolo stesso della citta' e' proprio di fianco a me : la Tour Eiffel, il colosso d'acciaio di 324 mt (il piu'alto di tutta Parigi), il simbolo della Esposizione universale del 1889, il miracolo della progettazione di Gustave Eiffel e' veramente bellissima da vedere.
E poi la suggestione di un monumento visitato da 250 milioni di persone dal giorno della sua inaugurazione; ci giro attorno, mi porto sul lato nord e anche qui via con le foto; la camera diventa incandescente, mi sposto a piedi sotto e davanti e...ancora di fianco, non verrei piu' via: ho deciso, ci ritornero' in serata e faro delle foto con la torre illuminata. Dicono che sia ancora piu' bella.
E allora via per Parigi e nell'ordine: il Museo del Louvre e la Piramide che ne e' diventata l'ingresso ufficiale; Notre Dame (con l'obbrobrioso cartellone azzurro di fronte che ne celebra gli 850 anni dalla costruzione) e l'Ile de la Cite'; Place Vendome e la colonna d'Austerlitz (ah, con l'Arc de Triomphe e gli Champs Elisee mi sono dimenticato di nominare Place de l'Etoile, ora Place Charles de Gaulle), i giardini delle Tuileries, l'Opera ed il palazzo della Comedie Francaise, il Beabourg ( il Centro Pompidou che accoglie le Gallerie di Arte Moderna, della musica e delle nuove tendenze, la fontana di Place Stravinskij, cosi' particolare e cosi' strana ma cosi' caratteristica, Les Halles, etc etc
Il tempo passa veloce e non posso dimenticare tutti gli scorci particolari e gli altri monumenti incontrati spostandomi in moto per le vie cittadine; praticamente ogni angolo sarebbe stato da fermarsi e fotografare qualche monumento, qualche piazza, qualche scorcio sentito nnominare o letto sui libri di scuola: bello, bello, bello, sono letteralmente sopraffatto dall'emozione. E poi tutto quello che non sono riuscito e non riusciro' a vedere.
Come detto ritorno alla Tour (ma anche al Louvre e all'Arc) per delle foto notturne e, se possibile, faccio un pieno ancora maggiore di emozione.
Ritorno a Bobigny verso le 23; incredibilmente non e' scesa una sola goccia durante tutta la visita ma come mi avvio per il ritorno comincia a scendere un'acqua fitta fitta che non mi abbandona fino all'arrivo (per fortuna nello zainetto avevo messo l'antipioggia); purtroppo per la pioggia ho dovuto saltare l'ultima "attrazione" che volevo visitare, il quartiere della Defense, il distretto moderno ad ovest del centro storico, costruito in tre riprese a partire dal 1958, con grattacieli, palazzi moderni, centri commerciali
Vabbe', tutto non si puo' fare, tutto non si puo' visitare, il mio pieno per oggi lo gia' fatto e ... ho anche domani, no???
Si si son d'accordo, con un'esperienza così sulle spalle nn sarà facile sbarazzarsene, ti accompagnerá per il resto della vita ,incredibile sogno di molti di noi amanti dell'avventura, curiosi di natura, hai visto, conosciuto, vissuto , ti sei immerso nei modi di vivere diversi dal nostro, ah!!, che bello. Ti aspettiamo ciao un abbraccio
RispondiEliminaBentornato Mauri!!!
RispondiEliminavalerio
ciao Valerio, ciao Nicola, grazie ... del bentornato e delle cose che avete scritto. Sono ormai a casa da qualche giorno e non sto' beatamente facendo niente: gran bella sensazione ... non la provavo da tanto tempo!!!
EliminaDal 26.08 si riprende in parte (con la pallavolo) e poi dalla prossima settimana in pieno con la scuola e tutto il resto.Il mio sogno e' finito e la realta' incombe...ma come dice Nicola ho tutto dentro di me.
Ciao ciao.