diario di viaggio del 13.08.2013
SALI DI POLONIA
In camera con me all'ostello c'e' Nicola, trentino della val di Non, in vacanza qui nel nord europa; ha da poco lasciato (non proprio forzatamente ma ... la crisi ha colpito la ditta dove lavorava) il suo lavoro in una ditta di costruzionbi e sta girando un po' il mondo; ieri e' stato alla cattedrale del Wawel e ne e' rimasto colpito positivamente.
Decidiamo cosi' di andare insieme a piedi al Wawel e poi io visitero' la chiesa e Lui il castello (dove e' momentaneamente custodita la Dama con l'Ermellino di Leonardo finche' continuano i lavori di restauro del museo che la ospita normalmente); in serata Nicola prendera' un aereo per orio al Serio e ritornera' Italia.
Ci salutiamo in mezzo ad un gran numero di persone che gia' al mattino presto affollano il cortile del castello;
metto le cuffiette dell'audio guida ed inizio la mia visita che terminera' solo due ore dopo; interessante la storia della cattedrale dei Santi Venceslao e Stanislao, la chiesa dove si sono celebrate le incoronazioni dei sovrani polacchi, delle sue cappelle riccamente lavorate (quasi tutte da artisti italiani a parte una dedicata alla religione russa ortodossa), dell'enorme campana di , dele tombe delle varie dinastie di regnanti polacchi e degli eroi di questa nazione; ancora altrettanto interessante la visita poi del museo che accoglie diversi manufatti preziosi e soprattutto moltissimi degli oggetti di uso quotidiano o del vestiario dell'allora arcivescovo di Cracovia divenuto poi Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtila; ne resto colpito, forse per il fatto che sono appartenuti ad ... un santo!!
Esco di corsa dalla visita e ritorno all'ostello per prendere la moto e trasferirmi alla seconda meta di giornata; la strada per la miniera di sale di Wieliczka non e' poi molta ma c'e' parecchio traffico e impiego quasi 3/4 d'ora per fare solo 15 km; incontro di nuovo i due motociclisti di Sassuolo (loro hanno gia' finito la visita e si dichiarano entusiasti!!!) e ci facciamo un po' di foto nel piazzale della miniera; arrivo alle 12.50 ma soltanto dopo una fila di 1 ora e 3/4 riusciro' a prendere il biglietto, tanto per darVi un'idea della massa di gente che come me ha deciso di visitarla; comincia a piovere furiosamente e mi riparo sotto ad una tettoia a mangiarmi un po' di cioccolata nell'attesa.
Alle 15.45 comincia la visita guidata riservata agli italiani e cosa volete che vi dica: e' incredibile cosa dei minatori sono riusciti a fare; lungo il percorso di circa 3 km ad una profondita' variabile tra i 64 ed i 130 mt si aprono grotte, sale, cappelle, nicchie dove gli operai hanno riprodotto scene di vita quotidiana della minirea, figure dei grandi di Polonia, scene della vita del Cristo, figure mitologiche; ma la cosa piu' affascinante e' sicuramente la grande cattedrale di sale realizzata da tre minatori (poi mandati a studiarescultura per la loro bravura) nel corso di 60 anni di lavoro: magnifica, bellissima, coinvolgente. Peccato che Papa Wojtila non sia potuto scendere qui giu'; arrivato ormai divorato dalla malattia ha dovuto rinunciare dopo pochi metri di discesa; la sua statua intagliata per quella occasione rimane e rimarra' per sempre all'ingresso della cattedrale.
Finisco dando alcune cifre e date: la cattedrale e' attiva dalla meta' del 1200, la scavazionee' terminata nel 2002 ma ancora adesso se ne ricavano 12.600 tonnellate dall'evaporazione dell'acqua pompata in superficie; vi sono circa 300 minatori che si occupano della manutenzione delle travature di sostegno e della sicurezza dei visitatori, oltre al pompaggio dell'acqua in superficie come detto. Vi sono tre livelli e si arriva con le gallerie, lunghe 315 km, fino ai 360 mt di profondita' e nelle viscere della terra sono presenti ristoranti, centro visitatori, negozi, bagni; ogni anno viene visitata da quasi un milione di persone e dal 1978 e' stata insignita del titolo di Patrimonio dell'Umanita' dall.Unesco.
Ritorno a Cracovia, mi fermo per una foto alla fabbrica di Oscar Schindler (dove il regista Steven Spielberg ha girato molte delle scene del suo Schindler's List sulla vita e l'opera del Ceco che tanti ebrei ha salvato durante la seconda guerra mondiale), sistemo la moto nel cortile dell'ostello e stasera la cena la prendo in un Mleczny Bar (un bar del latte) dove si puo' mangiare e bere del succo di frutta o appunto latte per cifre veramente irrisorie: con 4 euro un bel piatto di pierogi, uno di bigos (stufato di maiale con crauti e un succo di frutta grande: niente male, proprio niente male...)
Domani si riparte e si lascia la Polonia: mi e' piaciuto questo paese, con storia, cultura, natura, aspetti interessanti.
SALI DI POLONIA
In camera con me all'ostello c'e' Nicola, trentino della val di Non, in vacanza qui nel nord europa; ha da poco lasciato (non proprio forzatamente ma ... la crisi ha colpito la ditta dove lavorava) il suo lavoro in una ditta di costruzionbi e sta girando un po' il mondo; ieri e' stato alla cattedrale del Wawel e ne e' rimasto colpito positivamente.
Decidiamo cosi' di andare insieme a piedi al Wawel e poi io visitero' la chiesa e Lui il castello (dove e' momentaneamente custodita la Dama con l'Ermellino di Leonardo finche' continuano i lavori di restauro del museo che la ospita normalmente); in serata Nicola prendera' un aereo per orio al Serio e ritornera' Italia.
Ci salutiamo in mezzo ad un gran numero di persone che gia' al mattino presto affollano il cortile del castello;
metto le cuffiette dell'audio guida ed inizio la mia visita che terminera' solo due ore dopo; interessante la storia della cattedrale dei Santi Venceslao e Stanislao, la chiesa dove si sono celebrate le incoronazioni dei sovrani polacchi, delle sue cappelle riccamente lavorate (quasi tutte da artisti italiani a parte una dedicata alla religione russa ortodossa), dell'enorme campana di , dele tombe delle varie dinastie di regnanti polacchi e degli eroi di questa nazione; ancora altrettanto interessante la visita poi del museo che accoglie diversi manufatti preziosi e soprattutto moltissimi degli oggetti di uso quotidiano o del vestiario dell'allora arcivescovo di Cracovia divenuto poi Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtila; ne resto colpito, forse per il fatto che sono appartenuti ad ... un santo!!
Esco di corsa dalla visita e ritorno all'ostello per prendere la moto e trasferirmi alla seconda meta di giornata; la strada per la miniera di sale di Wieliczka non e' poi molta ma c'e' parecchio traffico e impiego quasi 3/4 d'ora per fare solo 15 km; incontro di nuovo i due motociclisti di Sassuolo (loro hanno gia' finito la visita e si dichiarano entusiasti!!!) e ci facciamo un po' di foto nel piazzale della miniera; arrivo alle 12.50 ma soltanto dopo una fila di 1 ora e 3/4 riusciro' a prendere il biglietto, tanto per darVi un'idea della massa di gente che come me ha deciso di visitarla; comincia a piovere furiosamente e mi riparo sotto ad una tettoia a mangiarmi un po' di cioccolata nell'attesa.
Alle 15.45 comincia la visita guidata riservata agli italiani e cosa volete che vi dica: e' incredibile cosa dei minatori sono riusciti a fare; lungo il percorso di circa 3 km ad una profondita' variabile tra i 64 ed i 130 mt si aprono grotte, sale, cappelle, nicchie dove gli operai hanno riprodotto scene di vita quotidiana della minirea, figure dei grandi di Polonia, scene della vita del Cristo, figure mitologiche; ma la cosa piu' affascinante e' sicuramente la grande cattedrale di sale realizzata da tre minatori (poi mandati a studiarescultura per la loro bravura) nel corso di 60 anni di lavoro: magnifica, bellissima, coinvolgente. Peccato che Papa Wojtila non sia potuto scendere qui giu'; arrivato ormai divorato dalla malattia ha dovuto rinunciare dopo pochi metri di discesa; la sua statua intagliata per quella occasione rimane e rimarra' per sempre all'ingresso della cattedrale.
Finisco dando alcune cifre e date: la cattedrale e' attiva dalla meta' del 1200, la scavazionee' terminata nel 2002 ma ancora adesso se ne ricavano 12.600 tonnellate dall'evaporazione dell'acqua pompata in superficie; vi sono circa 300 minatori che si occupano della manutenzione delle travature di sostegno e della sicurezza dei visitatori, oltre al pompaggio dell'acqua in superficie come detto. Vi sono tre livelli e si arriva con le gallerie, lunghe 315 km, fino ai 360 mt di profondita' e nelle viscere della terra sono presenti ristoranti, centro visitatori, negozi, bagni; ogni anno viene visitata da quasi un milione di persone e dal 1978 e' stata insignita del titolo di Patrimonio dell'Umanita' dall.Unesco.
Ritorno a Cracovia, mi fermo per una foto alla fabbrica di Oscar Schindler (dove il regista Steven Spielberg ha girato molte delle scene del suo Schindler's List sulla vita e l'opera del Ceco che tanti ebrei ha salvato durante la seconda guerra mondiale), sistemo la moto nel cortile dell'ostello e stasera la cena la prendo in un Mleczny Bar (un bar del latte) dove si puo' mangiare e bere del succo di frutta o appunto latte per cifre veramente irrisorie: con 4 euro un bel piatto di pierogi, uno di bigos (stufato di maiale con crauti e un succo di frutta grande: niente male, proprio niente male...)
Domani si riparte e si lascia la Polonia: mi e' piaciuto questo paese, con storia, cultura, natura, aspetti interessanti.
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