Diario di viaggio del 14.08.2013
SFRATTATO NELLA NOTTE
Non mi era mai capitato e la vicenda e' alquanto strana ma in un lungo viaggio si rischia anche questo.
Ma andiamo con ordine, come dicevano nel Ventennio.
Mi sveglio alle 5.30 e alle sei, preparata la roba e caricata la moto sono pronto; no, non per andare a Praga (ci arriverei troppo presto!!!), sono pronto per un raid fotografiche per le vie di Cracovia, senza tutto il traffico e .... la polizia e quindi per arrivare anche dove normalmente non si potrebbe; ed infatti riesco ad arrivare fino al Rizek, la piazza del Mercato, normalmente off limit per i mezzi motorizzati e tra gli sguardi incuriositi degli spazzini gia' ( o ancora) al lavoro. ne approfitto per tutta una serie di foto sia a Quadrotta sia a me (con l'aiuto dei primi frettolosi passanti).
Vado anche al Wawel (Il Castello) ed anche li' via col le "pictures"; sono ormai le sette quando rientro all'ostello per cuccarmi la gustosa colazione; e faccio bene a tornare perche' conosco un grande persona;
architetto coreano, appassionato di storia dell'Arte e storia antica e' innamorato dell'Italia (che considera insuperabile maestra); collabora con la televisione coreana, ha scritto numerosi libri e trattati di storia, e' insomma un vero personaggio ; risiede molti mesi all'anno a Roma, parla un perfetto italiano, gira l'europa per motivi di studi storici ma dice che e' impossibile conoscere la storia dell'Europa senza conoscere la storia dell'Impero Romano!! Ecco perche' mi piace andare negli ostelli: oltre all'ambiente "giovanile" e ad attingere un mare di informazioni, si conoscono un sacco di persone interessanti!!
Parto dunque; sono ormai quasi le otto ma non mi preoccupo: 310 km si fanno velocemente e posso persino permettermi il lusso di diverse soste.
Arrivo alla capitale della Rep. Ceca nel pomeriggio ma, e dovevo immaginarmelo la vigilia di ferragosto, l'ostello che avevo scelto in pieno centro (a 150 mt da Ponte Carlo) non ha posto; ho lasciato la moto fuori in Malostranske e quando ritorno la trovo circondata da persone: tutti italiani in vacanza a Praga, meravigliati, stupiti, un po' orgogliosi anche loro di un Italiano che ha fatto il giro del mondo.
Mi sposto quindi in periferia e trovo un posto al A & O Hostel e Hotel: 20 euro per letto e prima colazione sono ancora accettabili; non e' accettabile invece la condizione in cui trovo la camera ed il mio letto, ma decido di restare: in fondo si tratta di una notte!!
Esco per la cena e quando rientro smanetto un po' col pc e poi mi butto a dormire: letto e posto ripuliti con cura e aspetto della camera decisamente migliori. Dormo tranquillo ... fino alle 2 quando vengo svegliato da due ragazze che mi dicono che i letti della stanza erano tutti occupati e io dovevo andarmene; sono un po' assonnato e faccio fatica subito a capire; poi realizzo e cerco di spiegare che il numero di stanza e letto li ho avuti dalla reception, ed anche la chiave elettronica per entrare, quindi ... niente da fare, loro sono in sei e vogliono restare insieme.
Scendo in reception e l'inghippo viene spiegato: il gruppo e' arrivato in otto e sono stati divisi 4 per stanza; poi loro si sono cambiati per stare insieme: io sono a posto e torno a dormire . Intanto sono le tre e alle sei mi devo alzare: insomma me xe capita' anca questa!!! Ma come diseva nono Menego: tuto xe ben queo che finisse ben. A domani.
SFRATTATO NELLA NOTTE
Non mi era mai capitato e la vicenda e' alquanto strana ma in un lungo viaggio si rischia anche questo.
Ma andiamo con ordine, come dicevano nel Ventennio.
Mi sveglio alle 5.30 e alle sei, preparata la roba e caricata la moto sono pronto; no, non per andare a Praga (ci arriverei troppo presto!!!), sono pronto per un raid fotografiche per le vie di Cracovia, senza tutto il traffico e .... la polizia e quindi per arrivare anche dove normalmente non si potrebbe; ed infatti riesco ad arrivare fino al Rizek, la piazza del Mercato, normalmente off limit per i mezzi motorizzati e tra gli sguardi incuriositi degli spazzini gia' ( o ancora) al lavoro. ne approfitto per tutta una serie di foto sia a Quadrotta sia a me (con l'aiuto dei primi frettolosi passanti).
Vado anche al Wawel (Il Castello) ed anche li' via col le "pictures"; sono ormai le sette quando rientro all'ostello per cuccarmi la gustosa colazione; e faccio bene a tornare perche' conosco un grande persona;
architetto coreano, appassionato di storia dell'Arte e storia antica e' innamorato dell'Italia (che considera insuperabile maestra); collabora con la televisione coreana, ha scritto numerosi libri e trattati di storia, e' insomma un vero personaggio ; risiede molti mesi all'anno a Roma, parla un perfetto italiano, gira l'europa per motivi di studi storici ma dice che e' impossibile conoscere la storia dell'Europa senza conoscere la storia dell'Impero Romano!! Ecco perche' mi piace andare negli ostelli: oltre all'ambiente "giovanile" e ad attingere un mare di informazioni, si conoscono un sacco di persone interessanti!!
Parto dunque; sono ormai quasi le otto ma non mi preoccupo: 310 km si fanno velocemente e posso persino permettermi il lusso di diverse soste.
Arrivo alla capitale della Rep. Ceca nel pomeriggio ma, e dovevo immaginarmelo la vigilia di ferragosto, l'ostello che avevo scelto in pieno centro (a 150 mt da Ponte Carlo) non ha posto; ho lasciato la moto fuori in Malostranske e quando ritorno la trovo circondata da persone: tutti italiani in vacanza a Praga, meravigliati, stupiti, un po' orgogliosi anche loro di un Italiano che ha fatto il giro del mondo.
Mi sposto quindi in periferia e trovo un posto al A & O Hostel e Hotel: 20 euro per letto e prima colazione sono ancora accettabili; non e' accettabile invece la condizione in cui trovo la camera ed il mio letto, ma decido di restare: in fondo si tratta di una notte!!
Esco per la cena e quando rientro smanetto un po' col pc e poi mi butto a dormire: letto e posto ripuliti con cura e aspetto della camera decisamente migliori. Dormo tranquillo ... fino alle 2 quando vengo svegliato da due ragazze che mi dicono che i letti della stanza erano tutti occupati e io dovevo andarmene; sono un po' assonnato e faccio fatica subito a capire; poi realizzo e cerco di spiegare che il numero di stanza e letto li ho avuti dalla reception, ed anche la chiave elettronica per entrare, quindi ... niente da fare, loro sono in sei e vogliono restare insieme.
Scendo in reception e l'inghippo viene spiegato: il gruppo e' arrivato in otto e sono stati divisi 4 per stanza; poi loro si sono cambiati per stare insieme: io sono a posto e torno a dormire . Intanto sono le tre e alle sei mi devo alzare: insomma me xe capita' anca questa!!! Ma come diseva nono Menego: tuto xe ben queo che finisse ben. A domani.
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