diario di viaggio del 1.08.2013
UN'ALTRA DIMENSIONE
Non piove ma il cielo e' molto nuvoloso, grigio: non promette niente di buono.
Uscendo da Kazan attraverso un lungo ponte e mi trovo a passare in mezzo a tutti gli impianti utilizzati per la Universiade; sono modernissimi, dislocati tutti nel raggio di un kilometro e, anche se non li ho visitati di persona, si sono dimostrati funzionali ed all'altezza dell'edizione piu' importante delle Universiadi; l'Italia poi ci ha anche fatto una bella figura con 6 ori e 17 argenti conquistati; un po' piu' in la' passo anche davanti alla serie di palazzoni sovietici completamente ristrutturati che sono stati utilizzati come villaggio per gli atleti.
Uscendo da Kazan poi ci si rende conto che si sta entrando in un.altra dimensione; la Siberia e' finita, i grandi spazi vuoti, i radi villaggi di legno, il [poco, pochissimo traffico, da adesso saranno solo un ricordo; cominciano i grandi centri industriali, le strade, ancorche' messe decentemente (e anche se ci sono lavori in corso anche qui non ti mandano in mezzo al niente con strade sterrate scassatissime: si lavora su mezza carreggiata e l'altra ospita il traffico. Poi si invertira' ..) sono intasate di auto e, come gia' detto in altro post, di migliaia di camion, dappertutto si vedono nuove costruzioni e l'idea, assolutamente personale, ci mancherebbe, e' che questi 350 milioni di russi stanno facendo passi da giganti in campo economico; tenendo conto che hanno immense risorse naturali, ancora solo parzialmente sfruttate, penso che fra qualche anno saranno ancor di piu' una delle grandi potenze mondiali.
Il mio amico Carlo, che non puo' certamente essere tacciato di partigianeria verso la Russia, mi ha fatto riflettere sul fatto che questa nazione e' stata per anni un grande centro di cultura, di arte, di scienza, di scoperte e che questa nuova aria che si respira non puo' che far rifiorire queste eccellenze.
I kilometri da percorrere sono molti, ben piu' degli 800 preventivati, ma il mio tre ruote ha terminato il rodaggio dopo il cambio del pistone e ha ricominciato a volare veloce; mi fermo per i rifornimenti, per mangiare qualcosina e poco altro e, pur essendo partito da Kazan che erano quasi le 7 e mezzo, gia' verso le 19 sono alla periferia della capitale moscovita; ancora qualche ingorgo in prossimita' di lavori sulle strade ma riesco a cavarmela quasi senza mettere piede a terra (per le auto altro discorso: penso che un automobilista che avesse voluto entrare oggi in citta' diventava idrofobo!!!).
Il centro storico, quello dentro alle due circonvallazioni, e' bellissimo; dappertutto palazzi ottocenteschi e cupole dorate; tanto, tantissimo verde, con parchi e giardini dai mille colori; avendo guardato google maps prima della partenza riesco abbastanza facilmente a orientarmi ed arrivare all' Hostel "A la Russe" in Pereulok Voznesenskiy, 5, un bell'edificio d'epoca dove trovo un letto in camerata da 8; c'e' pero' anche il posteggio per la moto nel cortile interno e, soprattutto, sono a 500 mt dalla Piazza Rossa (dalla finestra si vedono le cupole multicolori della chiesa di San Basilio).
Mi sistemo, mi lavo, vado a fare la spesa e poi esco nella tiepida sera di Mosca; per cena mi fermo in un locale tipico di qui; e' un fast food molto particolare, si chiama "Crosca Cartosca" e la sua specialita' e' una grossa patata al cartoccio dentro alla quale viene messo quello che si vuole: carne, verdura, salse,,,Non ci crederete ma mi e' piaciuta pure questa.
Mi avvio poi a piedi verso la piazza piu' famosa di Russia e ... resto senza parole;la Piazza Rossa (in russo: Красная площадь, Krasnaja ploščad') nel buio ormai calato, mi appare tutta illuminata e piena di colori.
Arrivando da ovest vedo per primo il museo, poi, parte per parte, i Magazzini Gum ed il Cremlino con il Mausoleo di Lenin (quello dove che el Zaja voe che me fassa ea foto coea mummia); infine a chiudere questa splendida cornice sullo sfondo la cattedrale di San Basilio con le sue cupole striate e multicolori: un colpo d'occhio veramente spettacolare a cui sono da aggiungere i giardini del Cremlino e i ponti sulla Moscova.
Passo parecchio tempo ad ammirare e scattare foto; poi ritorno a "casa" che sono quasi le una di notte e rimando a domani un nuovo passaggio per vederla di giorno; per intanto, come assaggio, non e' stato niente male, direi
UN'ALTRA DIMENSIONE
Non piove ma il cielo e' molto nuvoloso, grigio: non promette niente di buono.
Uscendo da Kazan attraverso un lungo ponte e mi trovo a passare in mezzo a tutti gli impianti utilizzati per la Universiade; sono modernissimi, dislocati tutti nel raggio di un kilometro e, anche se non li ho visitati di persona, si sono dimostrati funzionali ed all'altezza dell'edizione piu' importante delle Universiadi; l'Italia poi ci ha anche fatto una bella figura con 6 ori e 17 argenti conquistati; un po' piu' in la' passo anche davanti alla serie di palazzoni sovietici completamente ristrutturati che sono stati utilizzati come villaggio per gli atleti.
Uscendo da Kazan poi ci si rende conto che si sta entrando in un.altra dimensione; la Siberia e' finita, i grandi spazi vuoti, i radi villaggi di legno, il [poco, pochissimo traffico, da adesso saranno solo un ricordo; cominciano i grandi centri industriali, le strade, ancorche' messe decentemente (e anche se ci sono lavori in corso anche qui non ti mandano in mezzo al niente con strade sterrate scassatissime: si lavora su mezza carreggiata e l'altra ospita il traffico. Poi si invertira' ..) sono intasate di auto e, come gia' detto in altro post, di migliaia di camion, dappertutto si vedono nuove costruzioni e l'idea, assolutamente personale, ci mancherebbe, e' che questi 350 milioni di russi stanno facendo passi da giganti in campo economico; tenendo conto che hanno immense risorse naturali, ancora solo parzialmente sfruttate, penso che fra qualche anno saranno ancor di piu' una delle grandi potenze mondiali.
Il mio amico Carlo, che non puo' certamente essere tacciato di partigianeria verso la Russia, mi ha fatto riflettere sul fatto che questa nazione e' stata per anni un grande centro di cultura, di arte, di scienza, di scoperte e che questa nuova aria che si respira non puo' che far rifiorire queste eccellenze.
I kilometri da percorrere sono molti, ben piu' degli 800 preventivati, ma il mio tre ruote ha terminato il rodaggio dopo il cambio del pistone e ha ricominciato a volare veloce; mi fermo per i rifornimenti, per mangiare qualcosina e poco altro e, pur essendo partito da Kazan che erano quasi le 7 e mezzo, gia' verso le 19 sono alla periferia della capitale moscovita; ancora qualche ingorgo in prossimita' di lavori sulle strade ma riesco a cavarmela quasi senza mettere piede a terra (per le auto altro discorso: penso che un automobilista che avesse voluto entrare oggi in citta' diventava idrofobo!!!).
Il centro storico, quello dentro alle due circonvallazioni, e' bellissimo; dappertutto palazzi ottocenteschi e cupole dorate; tanto, tantissimo verde, con parchi e giardini dai mille colori; avendo guardato google maps prima della partenza riesco abbastanza facilmente a orientarmi ed arrivare all' Hostel "A la Russe" in Pereulok Voznesenskiy, 5, un bell'edificio d'epoca dove trovo un letto in camerata da 8; c'e' pero' anche il posteggio per la moto nel cortile interno e, soprattutto, sono a 500 mt dalla Piazza Rossa (dalla finestra si vedono le cupole multicolori della chiesa di San Basilio).
Mi sistemo, mi lavo, vado a fare la spesa e poi esco nella tiepida sera di Mosca; per cena mi fermo in un locale tipico di qui; e' un fast food molto particolare, si chiama "Crosca Cartosca" e la sua specialita' e' una grossa patata al cartoccio dentro alla quale viene messo quello che si vuole: carne, verdura, salse,,,Non ci crederete ma mi e' piaciuta pure questa.
Mi avvio poi a piedi verso la piazza piu' famosa di Russia e ... resto senza parole;la Piazza Rossa (in russo: Красная площадь, Krasnaja ploščad') nel buio ormai calato, mi appare tutta illuminata e piena di colori.
Arrivando da ovest vedo per primo il museo, poi, parte per parte, i Magazzini Gum ed il Cremlino con il Mausoleo di Lenin (quello dove che el Zaja voe che me fassa ea foto coea mummia); infine a chiudere questa splendida cornice sullo sfondo la cattedrale di San Basilio con le sue cupole striate e multicolori: un colpo d'occhio veramente spettacolare a cui sono da aggiungere i giardini del Cremlino e i ponti sulla Moscova.
Passo parecchio tempo ad ammirare e scattare foto; poi ritorno a "casa" che sono quasi le una di notte e rimando a domani un nuovo passaggio per vederla di giorno; per intanto, come assaggio, non e' stato niente male, direi
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