diario di viaggio del 18.3.2013
MI DAI DEI SOLDI?
La colazione al San Pedro hostel la servono tardi ed io ho fretta di uscire dalla citta' (sono proprio in centro) prima che inizi il caos del traffico. Appena fuori San Fernando mi fermo ad una gasolinera e dopo il pieno entro al bel locale per il desayuno di fianco alla stazione; due simpatiche ragazzine mi preparano un ottimo cappuccino accompagnato da due medialuna calde: cosa posso volere di piu'?
Inizialmente la giornata e' soleggiata ma gia' dopo una cinquantina di km le due catene di monti che fiancheggiano la strada sono coperte da nuvole basse e scure; attraverso lande alquanto desolate, poche le coltivazioni, molta terra rossa e villaggi con poche case, e messe non proprio bene; spesso piccole quebrada (se volete dei canyon scavati dall'acqua( fiancheggiano la via e l'asfalto della ruta non e' proprio il migliore che ho trovato nel vaiggio.
Un episodio del genere me l'ero aspettato fin dal primo kilometro percorso in africa ma le modalita' con cui poi si e' evoluto mi lasciano un po' di amaro in bocca; dunque, arrivo in un piccolo paesino (e' strano per me ma non ricvordo il nome, so' solo che era subito dopo San Ramon) e ad un incrocio c'e' un controllo della polizia Caminera (la stradale argentina) con due gendarmi in divisa verde che mi fermano e mi controllano i documenti; finito e trascritto i dati uno dei due si allontana e ritorna nella guardiola mentre l'altro, il piu' anziano dei due, con voce sommessa e fare guardingo mi sussurra una frase che non capisco; gli chiedo di ripetere e solo al terzo tentativo capisco che mi sta' chiedendo se posso dargli del denaro. Penso ad una richiesta indebito, dentro di me sale la rabbia, ma mi mantengo calmo e gli spiego che non ho denaro ma utilizzo solo carte di credito. Resto colpito dalla sua reazione perche' diventa tutto rosso, si scusa e mi augura un buon viaggio; risalgo in moto e riparto e comincio a ripensare alla scena e a ragionare su alcune cose: arrivo alla conclusione che non era un tentativo di estorsione ma solo una timida richiesta di aiuto da parte di un funzionario argentino sottopagato (in Brasile la polizia rodoviaria guadagna tre volte lo stipendio della corrispondente argentina)!!!
Mi pento di aver male interpretato, di non aver offerto 50 nesos (che per me erano niente e per Lui rappresentavano sicuramente una buona cifra) ma adesso non posso ritornare indietro....che figura ci avrebbe fatto nei confronti del collega e della gente presente? Ci resto male e vado avanti.
Arrivo a San Juan e come sempre faccio vado ad una stazione di servizio per chiedere di un ostello MUY BARATO: mi viene indicato il Trotamundos li' vicino e la scelta sara' sicuramente buona: 70 pesos (10 euro) compresa la colazione, l'estacionamiento della moto, la gradevole compagnia della proprietaria e dei giovani argentini presenti (tra loro naturalmente anche una ragazza di origine italiana, sarda in questo caso).
Esco in serata per trovare aspirine e qualcosa per la tosse in una farmacia (mi e' ritornato il raffreddore,...)
e per una cena da poco in una comida rapida.
Domani attraversero' per la seconda volta le Ande e arrivero' a Santiago del Cile....spero!!!!
MI DAI DEI SOLDI?
La colazione al San Pedro hostel la servono tardi ed io ho fretta di uscire dalla citta' (sono proprio in centro) prima che inizi il caos del traffico. Appena fuori San Fernando mi fermo ad una gasolinera e dopo il pieno entro al bel locale per il desayuno di fianco alla stazione; due simpatiche ragazzine mi preparano un ottimo cappuccino accompagnato da due medialuna calde: cosa posso volere di piu'?
Inizialmente la giornata e' soleggiata ma gia' dopo una cinquantina di km le due catene di monti che fiancheggiano la strada sono coperte da nuvole basse e scure; attraverso lande alquanto desolate, poche le coltivazioni, molta terra rossa e villaggi con poche case, e messe non proprio bene; spesso piccole quebrada (se volete dei canyon scavati dall'acqua( fiancheggiano la via e l'asfalto della ruta non e' proprio il migliore che ho trovato nel vaiggio.
Un episodio del genere me l'ero aspettato fin dal primo kilometro percorso in africa ma le modalita' con cui poi si e' evoluto mi lasciano un po' di amaro in bocca; dunque, arrivo in un piccolo paesino (e' strano per me ma non ricvordo il nome, so' solo che era subito dopo San Ramon) e ad un incrocio c'e' un controllo della polizia Caminera (la stradale argentina) con due gendarmi in divisa verde che mi fermano e mi controllano i documenti; finito e trascritto i dati uno dei due si allontana e ritorna nella guardiola mentre l'altro, il piu' anziano dei due, con voce sommessa e fare guardingo mi sussurra una frase che non capisco; gli chiedo di ripetere e solo al terzo tentativo capisco che mi sta' chiedendo se posso dargli del denaro. Penso ad una richiesta indebito, dentro di me sale la rabbia, ma mi mantengo calmo e gli spiego che non ho denaro ma utilizzo solo carte di credito. Resto colpito dalla sua reazione perche' diventa tutto rosso, si scusa e mi augura un buon viaggio; risalgo in moto e riparto e comincio a ripensare alla scena e a ragionare su alcune cose: arrivo alla conclusione che non era un tentativo di estorsione ma solo una timida richiesta di aiuto da parte di un funzionario argentino sottopagato (in Brasile la polizia rodoviaria guadagna tre volte lo stipendio della corrispondente argentina)!!!
Mi pento di aver male interpretato, di non aver offerto 50 nesos (che per me erano niente e per Lui rappresentavano sicuramente una buona cifra) ma adesso non posso ritornare indietro....che figura ci avrebbe fatto nei confronti del collega e della gente presente? Ci resto male e vado avanti.
Arrivo a San Juan e come sempre faccio vado ad una stazione di servizio per chiedere di un ostello MUY BARATO: mi viene indicato il Trotamundos li' vicino e la scelta sara' sicuramente buona: 70 pesos (10 euro) compresa la colazione, l'estacionamiento della moto, la gradevole compagnia della proprietaria e dei giovani argentini presenti (tra loro naturalmente anche una ragazza di origine italiana, sarda in questo caso).
Esco in serata per trovare aspirine e qualcosa per la tosse in una farmacia (mi e' ritornato il raffreddore,...)
e per una cena da poco in una comida rapida.
Domani attraversero' per la seconda volta le Ande e arrivero' a Santiago del Cile....spero!!!!
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