diario di viaggio del 8.3.2013
ODISSEA
Pensavo che le difficolta' piu' grandi le avrei incontrate viaggiando in moto ma evidentemente non sono molto avvezzo a viaggiare in autobus locali lungo una frontiera!!!
Oggi anch'io devo ritornare a Medianeira (spero siano arrivati pezzi ed i ragazzi del Racing Motos abbiano effettuato le doverose sostituzioni) e, dovendo Enrico ed Anna recarsi a Posadas (la grande citta' di oltre 600.000 abitanti della provincia di Misiones), ne approfitto per farmi accompagnare fin la' e comprare alcune cose al piccolo e simpatico mercato rionale della "Placita", con piccole "tienda" coperte, addossate le une alle altre (sembra di essere di nuovo in africa): per poco piu' di tre euro compro un paio di occhiali per leggere (i miei erano nello zainetto rubato a Rio Gallegos) e per lo stesso prezzo anche un carica betterie per il cellulare Samsung da 14 euro che uso e dei regalini per Anna.
Verso le 12.30 mi faccio accompagnare alla stazione rodoviaria, saluto con un grande abbraccio i miei due anfitrioni (come gia' altre volte in questo viaggio provo un grande rammarico a lasciare chi con tanta generosita' e squisita cordialita' mi ha ospitato!!!) e salgo su un onibus diretto a Puerto Iguazu': sto cominciando una odissea che terminera' solo verso le 22 con l'arrivo in mezzo alla strada a Medianeira.
Eh gia' odissea perche' gli autobus non passano la frontiera (solo quelli a lunga percorrenza che pero' non fanno fermate intermedie ma solo le grandi citta') e quindi da Puerto devo aspettare per prendere un coletivo che mi porti al terminal di Foz de Iguacu (in mezzo la frontera dove un passeggero cileno non trova piu' il passaporto e perdiamo oltre 3/4 d'ora); da qui un autobus urbano che attraversa tutta la citta' (con due deviazioni in strade sterrate perche' ci sono manifestazioni di protesta, altra ora e mezza per 4 km....) e arriva alla stazione rodoviaria e da qui, dopo un'altra ora di attesa in una sala di attesa con bambini urlanti, galline starnazzanti, gente buttata a dormire sulle panche, giocolieri ambulanti, odori vari..., riesco finalmente a prendere un omnibus per Cascavel che a richiesta ferma anche a Medianeira (e la richiesta significa che mi ferma in mezzo alla strada a circa 1/2 km da dove devo arrivare ed ho con me macchina fotografica, borsa computer, borsetta effetti personali, borsone da 20 kg con tutta la mia roba). Insomma, ce l'ho fatta, santo cielo!!
Oltre a questo da tutta una serie di telefonate e sms con l'officina, con Anna, con Silvio Correa vengo a sapere che i pezzi non sono arrivati e la DHL li ha trattenuti a Curitiba (600 km da qui) per il pagamento di non si sa' quali oneri doganali: oltre al danno la beffa, direbbe qualcuno!
Vabbe', ci pensero' domani, cosa posso fare adesso?
ODISSEA
Pensavo che le difficolta' piu' grandi le avrei incontrate viaggiando in moto ma evidentemente non sono molto avvezzo a viaggiare in autobus locali lungo una frontiera!!!
Oggi anch'io devo ritornare a Medianeira (spero siano arrivati pezzi ed i ragazzi del Racing Motos abbiano effettuato le doverose sostituzioni) e, dovendo Enrico ed Anna recarsi a Posadas (la grande citta' di oltre 600.000 abitanti della provincia di Misiones), ne approfitto per farmi accompagnare fin la' e comprare alcune cose al piccolo e simpatico mercato rionale della "Placita", con piccole "tienda" coperte, addossate le une alle altre (sembra di essere di nuovo in africa): per poco piu' di tre euro compro un paio di occhiali per leggere (i miei erano nello zainetto rubato a Rio Gallegos) e per lo stesso prezzo anche un carica betterie per il cellulare Samsung da 14 euro che uso e dei regalini per Anna.
Verso le 12.30 mi faccio accompagnare alla stazione rodoviaria, saluto con un grande abbraccio i miei due anfitrioni (come gia' altre volte in questo viaggio provo un grande rammarico a lasciare chi con tanta generosita' e squisita cordialita' mi ha ospitato!!!) e salgo su un onibus diretto a Puerto Iguazu': sto cominciando una odissea che terminera' solo verso le 22 con l'arrivo in mezzo alla strada a Medianeira.
Eh gia' odissea perche' gli autobus non passano la frontiera (solo quelli a lunga percorrenza che pero' non fanno fermate intermedie ma solo le grandi citta') e quindi da Puerto devo aspettare per prendere un coletivo che mi porti al terminal di Foz de Iguacu (in mezzo la frontera dove un passeggero cileno non trova piu' il passaporto e perdiamo oltre 3/4 d'ora); da qui un autobus urbano che attraversa tutta la citta' (con due deviazioni in strade sterrate perche' ci sono manifestazioni di protesta, altra ora e mezza per 4 km....) e arriva alla stazione rodoviaria e da qui, dopo un'altra ora di attesa in una sala di attesa con bambini urlanti, galline starnazzanti, gente buttata a dormire sulle panche, giocolieri ambulanti, odori vari..., riesco finalmente a prendere un omnibus per Cascavel che a richiesta ferma anche a Medianeira (e la richiesta significa che mi ferma in mezzo alla strada a circa 1/2 km da dove devo arrivare ed ho con me macchina fotografica, borsa computer, borsetta effetti personali, borsone da 20 kg con tutta la mia roba). Insomma, ce l'ho fatta, santo cielo!!
Oltre a questo da tutta una serie di telefonate e sms con l'officina, con Anna, con Silvio Correa vengo a sapere che i pezzi non sono arrivati e la DHL li ha trattenuti a Curitiba (600 km da qui) per il pagamento di non si sa' quali oneri doganali: oltre al danno la beffa, direbbe qualcuno!
Vabbe', ci pensero' domani, cosa posso fare adesso?
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