Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

giovedì 7 febbraio 2013

EL PERITO MORENO


Diario di viaggio del 7.2.2013
EL PERITO MORENO

In effetti molti me ne avevano parlato ma...non ero assolutamente preparato alla grandiosità della “naturaleza” del ghiacciaio.
Da El Calafate sono circa 80 km che si snodano lungo le rive del Lago Argentino; partendo al mattino presto, poco dopo il sorgere de sole, appaiono subito in lontananza verso nord ovest le pendici innevate e illuminate dal sole del Cerro Murallon 

e già questo è uno spettacolo grandioso.
Ci si addentra poi nella boscosa penisola Magallanes e dopo una decina di km c'è l'ingresso al Parco Los Glaciares (biglietto di 100 pesos, circa 13 € per i non argentini); da lì la strada diventa tortuosa con curve che seguono la costa sud della penisola...ed è pavimentata in cemento.
Il Perito Moreno comincia ad intravvedersi in mezzo agli alberi già una quindicina di km prima di arrivarci ma appare immenso davanti a me dopo una curva a circa 10 km dal parcheggio. 

Scatto così una incredibile quantità di foto ancora prima di fermarmi sulla sommità della penisola a poche centinaia di metri dal fronte del ghiaccio.
Lo spettacolo di questa enorme massa bianco-bluastra,

  alta oltre 30 mt e larga quasi due km, che scende come un fiume di lava dai fianchi della montagna, continuamente alimentata da quell'enorme serbatoio di ghiaccio che deve essere il Campo de Hielo Sur è veramente sublime e da veramente l'idea della forza della natura, di fronte alla quale noi siamo effettivamente piccola cosa.


E pensare che il Perito Moreno è solo uno dei tanti ghiacciai alimentati dallo Hielo Sur: ci sono anche lo Spegazzini, il Viedma, l'Onelli, l'Upsala, e altri di cui non ricordo il nome...
Il fragore, il rumore del ghiaccio che si spacca (udibile a diversi km di distanza), lo scroscio quando precipita, il boato del tonfo nelle acque del lago,

 la risacca delle onde sulle rive, resteranno a lungo nelle orecchie e nella mente.
Dal parcheggio superiore partono kilometri di passerelle in acciaio e legno che,spostandosi sopra al bosco, permettono di portarsi nei punti più panoramici dell'intero fronte del gigante, a sole poche decine di metri. E tutte le passerelle, dopo le 11, sono letteralmente invase da centinaia di turisti,

 sbarcati dai numerosi autobus che fanno servizio da El Calafate; turisti provenienti da ogni continente e da ogni nazione, venuti silenziosi ad osservare la maestosità di questo patrimonio dell'umanità (tale lo ha dichiarato l'Unesco nel 1989).
Anche Quadrotta attira molto e quando verso le 14 decido di tornare indietro, devo prima fornire decine di volte spiegazioni di chi sono e di cosa stò facendo con questa “moto” molto particolare.
All'Hostal del Glaciar preparo tutto con cura; domattina mi sposto a Puerto Natales, in terra cilena, porta di accesso a quell'altra meraviglia della Patagonia che sono le Torri del Paine, meta degli amanti del trekking di tutto il mondo: sono solo 290 km e dovrei arrivare abbastanza per tempo.  

11 commenti:

  1. Sabrina (Emergency Padova)7 febbraio 2013 alle ore 22:57

    Che spettacolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Scusa... non ho altre parole!! *_* tranne che vorrei essere li.

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  2. Bellissime le foto, e ho visto in internet anche le torri del Paine, stupende. Su google fino a Puerto Natales dice 283 km e 4 ore, sulla 40 e poi 293 ( ma anche passando da Rio Turbio sulla 250). Hai poi capito che vite hai perso, forse il tappo di scarico x il cambio dell'olio?
    Ali alle ruote!
    Roby

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    1. No no è una vite laterale del carter che immette ad un magnete che "recupera" i materiali ferrosi all'interno del carter. Vite millimetrica abbastanza grossa, difficile da trovare ...almeno qui in sudamerica. per le distanze sono le stesse che ho io; penso di essere a puerto Natales prima di mezzogiorno ma ho due incombenze importanti: portare due cataloghi ad un albergo ed al comandante di una barca.poim i organizzo per il trekking alle Torri.
      Ciao ciao.

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  3. Ciao Maurizio,
    stupendo la natura è la cosa più maestosa che esista,belle foto,proprio vero non ci sono parole che possano riassumerla.
    Luca el barba

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  4. non ci sono parole...bellissimo!!!
    Francesco Franzolin

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  5. Tutto bene la tappa?
    Sei alloggiato al Kau Lodge?
    buona serata
    Roby

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  6. Semplicemente meraviglioso.
    Aspetto impaziente il report sul trekking.
    Ciao!

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  7. bellissimo...veramente... sono senza parole!!! :-)

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  8. ciao Maurizio, sei tornato a Puerto Natales, sei al The Singing Lamb Backpackers? Su spot il segnale è rimasto fermo da ieri pomeriggio su un tratto di strada isolato...
    Come sono state le torri del Paine?
    Ieri sono stato a Lugano allo Swissbike e ho parlato con Marcello della Quadro, gli ho detto di salutarti quando ti incontrerà negli Usa, come lui mi ha detto.
    buona notte.
    Roby

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    Risposte
    1. Ciao Roby.
      Si sono al singing lamb e sulle torri ti dico solo di leggere il blog.
      Marcello Colona è proprio il mio referente in Quadro e spenso che si. ci incontreremo in San Francisco. Probabilmente le batterie dello spot sono da cambiare: anche mia moglie mi ha detto che davano posizioni assolutamente sbagliate. Domani vediamo.
      Ciao ciao.

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  9. come ci si deve vestire ? vado il 6 /2/2015

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