diario del 29.6.2013
NON RACCONTO BALLE
Qualcuno leggendo i vari diari giornalieri potra' pensare che racconto delle balle per attirare l'attenzione; diverse volte sembrava che la situazione fosse critica, che non si riuscisse a venirne fuori e poi, improvvisamente, ecco aprirsi lo spiraglio, uscire il sole ed arrivare una felice conclusione; ecco, qualcuno potra' pensare che la faccio vedere piu' brutta di come e' veramente solo per suscitare curiosita' o ...per attirare l'attenzione!!!
No cari amici, io racconto le cose cosi' come le vivo, cerco di trasmettere le sensazioni che io stesso provo nei vari frangenti, di riportare gli stati d'animo che vivo momento per momento, senza aggiungere o togliere niente che non sia realmente vissuto....cerco di farVi capire cosa realmente si prova in certe situazioni, belle o brutte che siano, quando si e' soli e senza aiuti prossimi.
Potete crederci o no, questo non mi riguarda, e' un Vostro problema!!
Stamattina mandiamo una mail al Consolato Generale e Ambasciata d'Italia a Mosca, spiegando che il nostro visto scade il 6 giugno e ci sara' materialmente impossibile uscire dal territorio della Federazione Russa entro le ore 24 del 6.7.2013, data di scadenza del visto; avevamo gia' comunicato tale eventualita' in una precedente mail del 18.6 (non ricevendone peraltro risposta) ma ci sembra corretto rifar presente la nostra situazione e, magari, sperare in qualche aiuto (tanto sperare non costa nulla!!!); finiamo alcuni lavoretti sulla moto (olio, cannula riflusso olio, etc etc ) e andiamo a far spesa, camminando per le vie di una zona centrale ma popolare: grandi casermoni di epoca sovietica, molte massaie con borse della spesa, qualche sfaccendato che fuma seduto su vecchie panchine in marmo, mamme con carrozzine....normale vita di un sabato mattina in una cittadina russa della Siberia Orientale (mi pare di non averlo ancora detto ma Irkutsk ha intorno ai 600 mila abitanti ed e' molto estesa perche' le case sono basse e non ci sono veri e propri grattacieli).
Al ritorno andiamo a mangiare in un vicino locale, tipo tavola calda, che serve piatti tradizionali russi e quando ne usciamo troviamo Aleksei che ci aspetta con l'iniettore riparato; e' la terza volta che ci danno una mano per riparare questo benedetto tubicino in plastica e, anche se speranzosi, una sottile vena di scetticismo anima il nostro cuore.
Montiamo il pezzo, proviamo a motore spento girare la chiave (e quindi a mettere in azione la pompa della benzina), proviamo ad accendere e sembra che tutto funzioni alla meglio; in mattinata abbiamo anche provveduto a fare una modifica al sottosella per evitare che possa toccare l'iniettore nel caso si prenda una buca profonda in velocita'; Aldo mette il casco ed esce per le vie cittadine a provare... Ritorna un po' tardino (con enorme preoccupazione da parte mia!!!) ma la riparazione ha retto e domattina partiremo fiduciosi.
le ultime ore le passiamo a sitemare i bagagli nelle varie borse e a controllare su internet la strada ed i racconti di quelli che l'hanno gia' percorsa in moto.
Non sappiamo cosa troveremo domani, che tempo, che fondo stradale; i racconti parlano di anche 300 km di sterrato (Simone Chieregato), avanzamento a 20-25 kmh (Ivano Barazzutti), tappa piu' dura del viaggio (Marco Carucci); noi sappiamo che sono 1060 km, lunghi, con pochi centri abitati, con grandi distanze tra un distributore e l'altro ma soprattutto la nostra preoccupazione e' rivolta alle moto e non al percorso.
Cari amici domattina ripartiamo e, come sempre, speremo ben....
NON RACCONTO BALLE
Qualcuno leggendo i vari diari giornalieri potra' pensare che racconto delle balle per attirare l'attenzione; diverse volte sembrava che la situazione fosse critica, che non si riuscisse a venirne fuori e poi, improvvisamente, ecco aprirsi lo spiraglio, uscire il sole ed arrivare una felice conclusione; ecco, qualcuno potra' pensare che la faccio vedere piu' brutta di come e' veramente solo per suscitare curiosita' o ...per attirare l'attenzione!!!
No cari amici, io racconto le cose cosi' come le vivo, cerco di trasmettere le sensazioni che io stesso provo nei vari frangenti, di riportare gli stati d'animo che vivo momento per momento, senza aggiungere o togliere niente che non sia realmente vissuto....cerco di farVi capire cosa realmente si prova in certe situazioni, belle o brutte che siano, quando si e' soli e senza aiuti prossimi.
Potete crederci o no, questo non mi riguarda, e' un Vostro problema!!
Stamattina mandiamo una mail al Consolato Generale e Ambasciata d'Italia a Mosca, spiegando che il nostro visto scade il 6 giugno e ci sara' materialmente impossibile uscire dal territorio della Federazione Russa entro le ore 24 del 6.7.2013, data di scadenza del visto; avevamo gia' comunicato tale eventualita' in una precedente mail del 18.6 (non ricevendone peraltro risposta) ma ci sembra corretto rifar presente la nostra situazione e, magari, sperare in qualche aiuto (tanto sperare non costa nulla!!!); finiamo alcuni lavoretti sulla moto (olio, cannula riflusso olio, etc etc ) e andiamo a far spesa, camminando per le vie di una zona centrale ma popolare: grandi casermoni di epoca sovietica, molte massaie con borse della spesa, qualche sfaccendato che fuma seduto su vecchie panchine in marmo, mamme con carrozzine....normale vita di un sabato mattina in una cittadina russa della Siberia Orientale (mi pare di non averlo ancora detto ma Irkutsk ha intorno ai 600 mila abitanti ed e' molto estesa perche' le case sono basse e non ci sono veri e propri grattacieli).
Al ritorno andiamo a mangiare in un vicino locale, tipo tavola calda, che serve piatti tradizionali russi e quando ne usciamo troviamo Aleksei che ci aspetta con l'iniettore riparato; e' la terza volta che ci danno una mano per riparare questo benedetto tubicino in plastica e, anche se speranzosi, una sottile vena di scetticismo anima il nostro cuore.
Montiamo il pezzo, proviamo a motore spento girare la chiave (e quindi a mettere in azione la pompa della benzina), proviamo ad accendere e sembra che tutto funzioni alla meglio; in mattinata abbiamo anche provveduto a fare una modifica al sottosella per evitare che possa toccare l'iniettore nel caso si prenda una buca profonda in velocita'; Aldo mette il casco ed esce per le vie cittadine a provare... Ritorna un po' tardino (con enorme preoccupazione da parte mia!!!) ma la riparazione ha retto e domattina partiremo fiduciosi.
le ultime ore le passiamo a sitemare i bagagli nelle varie borse e a controllare su internet la strada ed i racconti di quelli che l'hanno gia' percorsa in moto.
Non sappiamo cosa troveremo domani, che tempo, che fondo stradale; i racconti parlano di anche 300 km di sterrato (Simone Chieregato), avanzamento a 20-25 kmh (Ivano Barazzutti), tappa piu' dura del viaggio (Marco Carucci); noi sappiamo che sono 1060 km, lunghi, con pochi centri abitati, con grandi distanze tra un distributore e l'altro ma soprattutto la nostra preoccupazione e' rivolta alle moto e non al percorso.
Cari amici domattina ripartiamo e, come sempre, speremo ben....