diario i viaggio del 16.6.2013
BYE BYE COREA
Dobbiamo essere al porto alle 9 del mattino per iniziare le operazioni per
il carico della moto; puntuali seguiamo le indicazioni in coreano e in russo
(se sono anche in russo, pur non capendo nulla, porteranno sicuramente
all'imbarco per Vladivostok, giusto???) e arriviamo al terminal passeggeri; in
breve tempo facciamo i biglietti (che fortunatamente paghiamo con carta di
credito, cosi' come succedera' anche con la moto: 800 dollari tutti insieme
cash sarebbe stato duro averli!!) e veniamo contattati da un giovane
funzionario della compagnia DBS che ci segue passo passo nelle operazioni per
la moto: presentazione assicurazione e carta di circolazione coreana, controllo
bagaglio da parte del custom (con i raggi x), controllo della targa e del VIN
(Vehicle Identification Number, il numero telaio in sostanza) sempre alla
dogana, carico della moto nella stiva del traghetto, pagamento della quota
dovuta.
In poco piu' di un'ora e mezza tutte le operazioni sono adempiute e
passiamo un po' di tempo nella hall della stazione ad osservare la gente che
sara' poi nostra compagna di viaggio; sono quasi tutti russi, inconfondibili
per il fatto di essere biondi e con gli occhi azzurri (sia uomini che donne),
spesso belli in carne(per non dire grassi), spesso con alcool (birra o vodka o
whiskiy) in mano e in la' con il grado alcolemico...
Quando abbiamo caricato nella stiva era parcheggiata (e quindi era gia' li'
prima che arrivassimo noi e quindi proveniva dal Giappone) una Land Cruiser
Toyota argentina con indicato sulle fiancate il percorso da compiere: dal
Giappone alla Corea alla Russia, Mongolia, Kazakhstan, Uzbekistan, Tadjikistan,
Kirghizstan, Cina, Pakistan, Iran, Turchia, con meta finale Istambul. Un
percorso niente male direi....Quando saliremo a bordo ci piacerebbe incontrare
i piloti e scambiare qualche chiacchera con loro.
Alle 12.30 saliamo a bordo e prendiamo possesso della nostra cabina:
materassini arancioni appoggiati per terra sulla moquette con lenzuola bianche
e piumino dello stesso colore; abbiamo anche una cabina bagno con doccia, una
televisione piatta a colori, un frighetto, un armadio...insomma, non manca
niente, ed e' piu' di quanto sia abituato normalmente ad avere!!
Il traghetto e' medio (non e' una nave da crociera, ovviamente) disposto su
tre ponti (e noi siamo a quello inferiore) ma e' ben organizzato, con bar, duty
free, ristorante, night club, sdraio e panchette ed il tempo passa velocemente
tra una foto a Dong Hae dal ponte superiore e qualche chiacchera con altri
passeggeri; alle 14 si parte puntuali e siamo fortunati che il mare e' un olio
e quasi non si avverte la differenza tra stare fermi e navigare.
In serata cena nel salone del ristorante e trovo la piacevole sorpresa di
un menu a meta' strada tra l'orientale e l'occidentale, con anche pasta e
insalata "russa" (ovviamente) ... e si beve succo di frutta: ne avevo
proprio bisogno. All'angolo del salone sono seduti due signori che poco hanno
del russo o del coreano e cosi' ci avviciamo ed incontriamo Walter (tecnico
agrario) e Marcelo (avvocato), i due argentini del Toyota; sono due amabili
conversatori e dopo un po' ci trasferiamo nella loro suite Presindential con
salottino in pelle e frigobar superfornito dove ci scambiamo parecchie
informazioni reciproche (molta della strada che loro faranno io l'ho percorsa
durante il MarcoPolo Raid 2005 in compagnia di Michele e Carlo) e ridiamo di
gusto ascoltando gli aneddoti di viaggio che ognuno ha da raccontare.
Anche loro come noi si sono affidati a Juri Melnikov per sbrigare le
pratiche doganali in Russia: adesso speriamo di non perdere troppo tempo, di
riuscire a ripartire in fretta da Vladivostok e affrontare cosi' l'ultima parte
del meraviglioso, fantastico, agognato All Around The World 2012
non mi resta che dire:
RispondiEliminaхорошая поездка в Русской земле
(buon viaggio in terra russa)
ciao Roby
Vanti vanti vanti sempre !!! Ps. Mauri...foto????proprio niente da fare e??.va ben dai aspetteremo il libro illustrato!! Ciao evviva!!
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