diario di viaggio del 12.6.2013
TERRIBILE!!!!!
Uno pensa che il viaggio sia conoscenza e, in certi casi, solidarieta'; conoscere il mondo (paesaggi, popoli, situazioni di vita, etc etc ), conoscere se' (l'ho gia' detto tante volte) e riuscire, a seconda delle proprie capacita', a fare qualcosa per chi ne ha bisogno (o direttamente o attraverso organizzazioni umanitarie di vario tipo); poi ci accorge che ci sono anche altri aspetti e spesso questi aspetti prendono il sopravvento sul viaggio stesso, lo condizionano enormemente e fanno passare in secondo ordine tutto il resto.
Adesso mi trovo (e ci troviamo, con Aldo) proprio in una di queste situazioni; noi abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilita', non ci sono colpe da addebitare a nessuno, ma tutta una serie di circostanze hanno portato (o stanno portando) vicino al prematuro termine di un viaggio lungamente sognato e ormai quasi giunto alla sua naturale conclusione.
Cosa sta' succedendo?
Succede che stamattina, sotto un bel diluvio di pioggia in una giornata grigia e umida siamo andati all'aereoporto, alla dogana, alla ditta che per conto della Jas si e' occupata del ritiro della moto spedita da San Francisco; ci hanno chiesto il carnet ed io con un sorriso (che mi si e' spento subito in faccia) ho porto il Carnet de Passage en Douane rilasciato dall'ACI e usato in tutti questi mesi per passare da una frontiera all'altra; i due addetti (che parlano due parole due di inglese, molto ma moooolto peggio di me!!!) si sono guardati perplessi, si sono parlati tra loro e ci hanno fatto capire, piu' a gesti e mostrandocene una copia che con le parole, che necessitava il carnet ATA, che e' l'unico documento accettato in Corea; in mancanza di quello dovevamo pagare una cifra di 2500 $ per l'importazione della moto.
Ci siamo sentiti mancare: 2500 $ (ed in contanti per giunta) per una moto (poi ce ne sarebbe stata un'altra in arrivo dall'Italia...); a prescindere dal fatto che non li abbiamo e non e' materialmente possibile ritirarli con le carte di credito c'e' da dire che non siamo Paperon de Paperoni: il ritiro del motore, lo sdoganamento dello stesso, la cassa di spedizione della moto (omologazione), la spedizione della stessa, i biglietti da San Francisco a Seoul ci hanno gia' abbondantamente prosciugato; poi ci sara' un'altra moto, l'assicurazione di tutte e due, le spese di sdoganamento per la dogana e l'agenzia, il traghetto, la dogana in Russia!!!!
Ci sentiamo morire e entrambi pensiamo che il viaggio e' finito; poi ricordiamo che Christian Ruzzarin ci aveva dato, tramite Jury Melnikov di Vladivostok, il contatto di una certa Wendy Choi, esperta di pratiche moto qui in Corea; la contattiamo telefonicamente dagli uffici della Cool e Le esponiamo la situazione ed i problemi: e' come se mettessimo in moto un ciclone!!
Da' istruzioni agli uomini della Cool di come operare con la dogana, ci fa mandare via fax copia di tutti i documenti in nostro possesso o anche la copia degli stessi, parla per la spedizione della seconda moto, procede allo sdoganamento della prima, parla con la DBS Ferry anticipando i nostri problemi ed ottenendo assicurazioni..... insomma, la panacea a tutti i nostri problemi!!!
Non e' ancora tutto a posto; purtroppo per problema degli spedizionieri tutte e due le spedizioni sono state fatte a nome di Aldo Mura e adesso questo e' un problema ma Wendy si da' da fare anche in questa direzione e speriamo di avere domani ulteriori buone notizie.
Passiamo tutta la giornata negli uffici della Cool e di un'altra ditta; andiamo a mangiare alla mensa aziendale (solo mangiare tradizionale coreano con bastoncini in metallo, buono come preparazione ma non proprio il massimo del sapore per me ;Aldo invece apprezza alla grande) con un "buono pasto" gentilmente offertoci ma solamente verso le 6 di sera la moto e' disponibile (siamo al Cargo Terminal dell'Incheon International Airport dalle 9 di stamattina); ora si presenta un altro problema: le moto, come gia' detto, non possono entrare nelle autostrade (unico collegamento terrestre tra aereoporto - che e' su un'isola - e centro citta' ed il ferry che potrebbe risolvere i nostri problemi effettua l'ultima corsa alle 18.30 e noi non riusciremo a scaricare la cassa, montare la moto e arrivare al traghetto in cosi' poco tempo); decidiamo di lasciare la moto nel magazzino, prendere lo shuttle fino al teminal passeggeri ed il bus 6011 fino alla Sung Kyun Kwan University e ritornare domani (o anche eventualmente venerdi per ritirare tutte e due le moto insieme, decideremo domani...) a prendere Quadrotta.
In citta' arriviamo alle 21 e ci fiondiamo in un locale per un pollo arrosto con aglio e salsa barbecue dolciastra e pepsi; rientriamo e ... possiamo finalmente fare il punto della situazione: non siamo ancora a posto, non sappiamo se la DBS accettera' la prenotazione senza documenti originali, dobbiamo ancora prendere le assicurazioni e pagare per lo sdoganamento, non sappiamo niente della seconda moto ma ... insomma, dal bordo del baratro dove eravamo prima, ci siamo adesso spostati qualche metro indietro grazie all'intervento della Signora Choi (non sappiamo neanche come sia, quanti anna abbia, come parli...anche se scrive perfettamente in inglese!!!!); domani in mattinata la incontreremo e sapremo qualcosa di piu' concreto. Per intanto un gran bel GRAZIE WENDY!!!
TERRIBILE!!!!!
Uno pensa che il viaggio sia conoscenza e, in certi casi, solidarieta'; conoscere il mondo (paesaggi, popoli, situazioni di vita, etc etc ), conoscere se' (l'ho gia' detto tante volte) e riuscire, a seconda delle proprie capacita', a fare qualcosa per chi ne ha bisogno (o direttamente o attraverso organizzazioni umanitarie di vario tipo); poi ci accorge che ci sono anche altri aspetti e spesso questi aspetti prendono il sopravvento sul viaggio stesso, lo condizionano enormemente e fanno passare in secondo ordine tutto il resto.
Adesso mi trovo (e ci troviamo, con Aldo) proprio in una di queste situazioni; noi abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilita', non ci sono colpe da addebitare a nessuno, ma tutta una serie di circostanze hanno portato (o stanno portando) vicino al prematuro termine di un viaggio lungamente sognato e ormai quasi giunto alla sua naturale conclusione.
Cosa sta' succedendo?
Succede che stamattina, sotto un bel diluvio di pioggia in una giornata grigia e umida siamo andati all'aereoporto, alla dogana, alla ditta che per conto della Jas si e' occupata del ritiro della moto spedita da San Francisco; ci hanno chiesto il carnet ed io con un sorriso (che mi si e' spento subito in faccia) ho porto il Carnet de Passage en Douane rilasciato dall'ACI e usato in tutti questi mesi per passare da una frontiera all'altra; i due addetti (che parlano due parole due di inglese, molto ma moooolto peggio di me!!!) si sono guardati perplessi, si sono parlati tra loro e ci hanno fatto capire, piu' a gesti e mostrandocene una copia che con le parole, che necessitava il carnet ATA, che e' l'unico documento accettato in Corea; in mancanza di quello dovevamo pagare una cifra di 2500 $ per l'importazione della moto.
Ci siamo sentiti mancare: 2500 $ (ed in contanti per giunta) per una moto (poi ce ne sarebbe stata un'altra in arrivo dall'Italia...); a prescindere dal fatto che non li abbiamo e non e' materialmente possibile ritirarli con le carte di credito c'e' da dire che non siamo Paperon de Paperoni: il ritiro del motore, lo sdoganamento dello stesso, la cassa di spedizione della moto (omologazione), la spedizione della stessa, i biglietti da San Francisco a Seoul ci hanno gia' abbondantamente prosciugato; poi ci sara' un'altra moto, l'assicurazione di tutte e due, le spese di sdoganamento per la dogana e l'agenzia, il traghetto, la dogana in Russia!!!!
Ci sentiamo morire e entrambi pensiamo che il viaggio e' finito; poi ricordiamo che Christian Ruzzarin ci aveva dato, tramite Jury Melnikov di Vladivostok, il contatto di una certa Wendy Choi, esperta di pratiche moto qui in Corea; la contattiamo telefonicamente dagli uffici della Cool e Le esponiamo la situazione ed i problemi: e' come se mettessimo in moto un ciclone!!
Da' istruzioni agli uomini della Cool di come operare con la dogana, ci fa mandare via fax copia di tutti i documenti in nostro possesso o anche la copia degli stessi, parla per la spedizione della seconda moto, procede allo sdoganamento della prima, parla con la DBS Ferry anticipando i nostri problemi ed ottenendo assicurazioni..... insomma, la panacea a tutti i nostri problemi!!!
Non e' ancora tutto a posto; purtroppo per problema degli spedizionieri tutte e due le spedizioni sono state fatte a nome di Aldo Mura e adesso questo e' un problema ma Wendy si da' da fare anche in questa direzione e speriamo di avere domani ulteriori buone notizie.
Passiamo tutta la giornata negli uffici della Cool e di un'altra ditta; andiamo a mangiare alla mensa aziendale (solo mangiare tradizionale coreano con bastoncini in metallo, buono come preparazione ma non proprio il massimo del sapore per me ;Aldo invece apprezza alla grande) con un "buono pasto" gentilmente offertoci ma solamente verso le 6 di sera la moto e' disponibile (siamo al Cargo Terminal dell'Incheon International Airport dalle 9 di stamattina); ora si presenta un altro problema: le moto, come gia' detto, non possono entrare nelle autostrade (unico collegamento terrestre tra aereoporto - che e' su un'isola - e centro citta' ed il ferry che potrebbe risolvere i nostri problemi effettua l'ultima corsa alle 18.30 e noi non riusciremo a scaricare la cassa, montare la moto e arrivare al traghetto in cosi' poco tempo); decidiamo di lasciare la moto nel magazzino, prendere lo shuttle fino al teminal passeggeri ed il bus 6011 fino alla Sung Kyun Kwan University e ritornare domani (o anche eventualmente venerdi per ritirare tutte e due le moto insieme, decideremo domani...) a prendere Quadrotta.
In citta' arriviamo alle 21 e ci fiondiamo in un locale per un pollo arrosto con aglio e salsa barbecue dolciastra e pepsi; rientriamo e ... possiamo finalmente fare il punto della situazione: non siamo ancora a posto, non sappiamo se la DBS accettera' la prenotazione senza documenti originali, dobbiamo ancora prendere le assicurazioni e pagare per lo sdoganamento, non sappiamo niente della seconda moto ma ... insomma, dal bordo del baratro dove eravamo prima, ci siamo adesso spostati qualche metro indietro grazie all'intervento della Signora Choi (non sappiamo neanche come sia, quanti anna abbia, come parli...anche se scrive perfettamente in inglese!!!!); domani in mattinata la incontreremo e sapremo qualcosa di piu' concreto. Per intanto un gran bel GRAZIE WENDY!!!
Ecco lo sapevo!!! Ansia ansia ansia proprio come il miglior Kubric degno di giallo!! (Libro) non koreano!! Oggi a. Antonio molti padovani in festa chissà se si ricordano di vedereri tuoi post!! Ma pensa a dove sei.... Dall'altra parte del mondo incasinato che basta....all around non è finito e non è SOLO moto..è anche questo a piedi in questi posti,gente usi e costumi autoctoni ben lontano da come si è abituati!!!no no confermo è ancora bellissimo anche senza 2....pardon3ruote c'è arriva e mal che vada stai sotto la Russia e torna per la vecchia Marco polo ruote!!!!!!! A dimenticavo..hai un compagno che nn è poco da solo tutto sarebbe mooooolto più difficile, abbraccio abbraccio con pacche ciao
RispondiEliminaCerto che ce lo ricordiamo ^_^ Comunque do pienamente ragione a Nicola, su TUUUUUUUUUUUUUUUUUUUTTTTTTTTTTTTTTTTTTO quello che ha scritto a partire dall'ansia, la suspense.. e... Niente Mauri.. c'è poco da fare... quando vedo che c'è scritto tanto ho sempre paura di perdermi i particolari perchè... io non leggo.. DIVORO!
RispondiEliminaTi abbraccio e ti dico!
Che mi sto perdendo un sacco di cose! Ma l'abbraccio che ti invio, non si perde di sicuro!
Sabry
dai che ce la fate!!!
RispondiEliminaAvete trovato anche in Corea un simil angelo che vi da' una mano, forza che si riparte!
ciao Roby
Caro Maurizio,
RispondiEliminasono certo che ce la farete tuttavia ti dò un'indicazione anch'io.
Devi sapere che se un Lions si trova in difficoltà in qualunque parte del mondo basta che chiami i Lions di quel posto e lo aiuteranno di sicuro.
Anche se tu non sei un socio del Lions international hai pur sempre il nostro patrocinio e in caso di necessità potrai chiedere aiuto ai lions club locali.
Un abbraccio
Giorgio Perini