diario di viaggio del 22.6.2013
CAVOLAIE
La Siberia vera, quella dei magnifici colori, dei contrasti cromatici ci
appare oggi, in una splendida giornata di sole, dal primo all'ultimo minuto;
per la prima volta da quando siamo in Russia non prendiamo neanche una goccia
di pioggia e direi che fa decisamente caldo, anche alle 8 del mattino quando
partiamo.
In stanza con noi (siamo in 4 nell'albergo dove ci siamo fermati ieri sera
a Belogorsk) ci sono un biondo ragazzotto russo che non dice una parola che sia
una e Mustafa, azero di Baku, un condensato di simpatia, energia, vitalita';
durante la notte russa in una maniera stranissima, sincopata, e al mattino non
facciamo in tempo a svegliarci che ci offre il caffe' (gia' ben zuccherato e
bollente... ma buono), i biscotti, ci racconta di se', ci chiede di noi ...
insomma non sta' zitto un secondo; resta
con noi anche per il carico della moto (e controlla ogni fase!!!) e poi un
attimo prima della partenza scappa al supermercato e ne ritorna con due
scatolette di carne in scatola enormi ed un carre' di pane nero: lo ringraziamo
calorosamente e ci facciamo 2-3 foto con Lui. Ancora una volta una bella
persona incontrata in questo viaggio!!!
Copriamo velocemente i 15 km che separano Belogorsk dalla importante Strada
del Amur e iniziamo a percorrere quello che doveva essere uno dei pezzi piu'
difficili del viaggio; incredibilmente e' la migliore strada di questi tre
giorni siberiani, inserita in un bell'ambiente fatto di steppa, taiga, laghi,
alternati tra loro, tanta acqua (ieri abbiamo passato l'Amur e oggi la Semencza
e lo Zaja) e poco traffico, lunghi rettilinei e parecchi up & down;
passando accanto a uno dei tanti villaggi decidiamo di imboccare la strada
sterrata che porta fin sulla soglia delle case in legno con gli scuri lavorati
e colorati; incontriamo ragazzi curiosi e donne col fazzolettone in testa e lunghe
gonne scure; ci si muove ancora coi cavalli e le impronte dei loro zoccoli sono
ben visibili nelle stradine di terra battuta: Siberia autentica.
Lungo la strada incrociamo parecchi camion e molte auto senza targa e col
cofano protetto da nastro adesivo bianco (abbiamo gia' detto che vanno a
prenderle in Giappone e poi le smerciano un po' in tutta la Russia); incrociamo
anche un bel pullman fuoristrada su meccanica KAMAZ (i leggendari camion russi dominatori
da sempre della Parigi-Dakar prima e della Dakar ora) ed una vecchissima UAZ
con l'insegna degli zar sulle portiere.
Avevo gia’ fatto un incontro simile con Alessandro Biagioni in Messico: una
collina dove vanno a riprodursi milioni e milioni di farfalle Vanessa; oggi invece sono milioni e milioni di
farfalle bianche che credo siano le
cavolaie, le normalissime farfalle che troviamo anche nei nostri prati, solo
che qui sono un muro bianco di qualche kilometro che si spiaccica sui caschi,
sui fari, sui cupolini, sulla carrozzeria (e naturalmente anche di auto e
camión che transitano…) lordando tutto di una poltiglietta gialla che e’ poi
difficle da tirare via: vabbe’, non mi lamento dai, era solo per farVi capire….
Decidiamo di fermarci pochi km prima di Skovorodino in un albergo con
ristorante lungo la strada; spenderemo 15 euro per dormire e 5 euro per
mangiare e riusciremo dopo diversi giorni anche a lavare un po' di roba e fare
le cose con calma; andiamo a letto presto e domani, su idea di Aldo, proveremo
ad alzarci presto e percorrere i quasi 1000 km che ci separano da Chita (con me
sfonda una porta aperta con questa proposta, lo sapete....) e cercare di
recuperare quindi uno dei due giorni persi a Vladivostok; non sara' facile,
soprattutto se incontreremo molti lavori stradali a rallentarci ma... ci
proviamo. Voi... fate il tifo
per noi mi raccomando!!!!
Si si si siiiiii!!! Bravissimi non per egoismo, ma son d'accordo che meno si è meglio si va!!! Ciao ragazzi e buon proseguimento ,,!!
RispondiEliminacon la spinta e il tifo di tutti noi siete arrivatai a Chita, complimenti!!!
RispondiEliminasiete in mezzo ad una serie di palazzi disposti a forma di C più o meno.
buona continuazione
roby
Ciao Maurizio, come va?!? Leggo spesso il tuo blog...come ti dissi io sono stato a Vladivostock 2 volte nel lontano 1996...ma posso confermare che come hai benissimo descritto la gnocca era davvero tanta e bella!!!C'era un mio collega che lavorava laggiù che alla sera mi diceva "dai Andrea che andiamo a vedere un po' di gambone..." e si andava in un locale poco distante dal cantiere (la stazione ferroviaria capolinea della Transiberiana; Io sono stato laggiù 2 volte in gennaio e febbraio e faceva un freddo boia...mi dissero però che l'estate era molto calda...
RispondiEliminaBuon viaggio e in bocca al lupo!!!
P.S. riesci a passare per la Yakuzia??? mi hanno detto interessantissima (potresti trovare oro e magari qualche diamante!!!) ciao alla prossima
Ciao Motociclisti del mondo,
RispondiEliminaok portate in Russia un pò di rock'n'roll,stì Russi,forza sempre avanti tifiamo tutti per voi e per "all around the world".
Luca el barba e Sabry che per fortuna ha terminato gli esami
andate forte, anche oggi quasi 700km!!!
RispondiEliminama siete in un bosco/parco cittadino?
buona strada (отслеживать)
ciao, Roby