diario di viaggio del 26.6.2012
SFIGA MALEDETTA
Si riparte in direzione di Irkutsk; la riparazione di Bato' sembra tenere e noi siamo felici; incontriamo altri due motociclisti in senso contrario al nostro, un americano su KTM 690 ed un olandese su BMW 800: un rapido saluto, qualche scambio di impressioni ai margini della strada, e poi via di nuovo col sole in faccia in una radiosa giornata di giugno in siberia. La strada fluisce veloce sotto le nostre ruote, l'asfalto e' buono, il paesaggio, di un verde alpino, con continui saliscendi e' molto bello; arriviamo a costeggiare le rive del lago Bajkal, il piu' profondo del mondo, ed il tempo cambia in peggio col cielo che diventa via via piu' grigio.
Ci fermiamo per benzina e per mangiare qualcosa (io, come sempre solo la mia barretta di cioccolato con succo di frutta, Aldo un bel piatto di zuppa (borsch) ed un po' di carne con verdure) e quando ripartiamo troviamo dei lavori stradali per una decina di km; io avanzo veloce ed Aldo invece un po' piu' lento, con qualche timore per la riparazione; mi fermo appena terminato il tratto ed aspetto... aspetto.... aspetto....Aldo non arriva e allora torno indietro:e' fermo ai lati della strada con le 4 frecce accese: e' il segnale che non avrei mai voluto vedere, e' il segnale che la riparazione non ha retto e siamo di nuovo bloccati,questa volta a 250 km da Ulan Ude e piu' di 200 da Irkutsk!!!!
Siamo scoraggiati, demoralizzati...ma ci riprendiamo subito; attacchiamo il verricello e su una strada improvvisamente infame, con buche profonde ma al tempo stesso difficili da vedere, cominciamo un lento procedere; sono le 5 del pomeriggio, il traffico aumenta mano a mano che ci avviciniamo alla grande citta' la strada si inerpica su per le montagne, con pendenze anche del 14 % che mettono a dura prova la mia Quadrotta (si sale a non piu' di 30 kmh...per fortuna poi ci sono le discese e li' ci sfoghiamo toccando, sempre col cavo in tensione, anche i 94 all'ora), passiamo paesi coi semafori, sperando diventino miracolosamente verdi al nostro passaggio (le ripartenze sono sempre un bel problema...), ci sorbiamo anche un passaggio a livello chiuso, suscitando la curiosita' di automobilisti e camionisti.
Arriviamo alle porte di Irkutsk sotto una bella pioggerellina; sono le 10.30; parcheggiamo la moto rotta e con quella buona entriamo in citta' per cercare un posto dove dormire; incontriamo Marcelo e Walter, i due argentini, parcheggiamo la moto di Aldo (sempre trainandola per le via della citta' per fortuna non ancora al buio) davanti all'albergo dove loro sono alloggiati; Aldo decide di restare a dormire li' mentre Maurizio preferisce andare alla ricerca (da solo e senza mappa stradale della citta') del Hostel 490 (nome avuto da Anna via sms): solamente verso la mezzanotte l'odissea si conclude e ci possiamo concedere un salutare riposo.
E' stata dura, abbiamo un sacco di problemi ma sono anche arrivate delle buone notizie da Gabriella: sembra che sia possibile prendere l'estensione del visto qui da Irkutsk e domani mi rechero' nell'ufficio di uno dei suoi negozi di scarpe sparsi per tutta la Russia: qualche spiraglio di luce si apre e siamo fiduciosi.
SFIGA MALEDETTA
Si riparte in direzione di Irkutsk; la riparazione di Bato' sembra tenere e noi siamo felici; incontriamo altri due motociclisti in senso contrario al nostro, un americano su KTM 690 ed un olandese su BMW 800: un rapido saluto, qualche scambio di impressioni ai margini della strada, e poi via di nuovo col sole in faccia in una radiosa giornata di giugno in siberia. La strada fluisce veloce sotto le nostre ruote, l'asfalto e' buono, il paesaggio, di un verde alpino, con continui saliscendi e' molto bello; arriviamo a costeggiare le rive del lago Bajkal, il piu' profondo del mondo, ed il tempo cambia in peggio col cielo che diventa via via piu' grigio.
Ci fermiamo per benzina e per mangiare qualcosa (io, come sempre solo la mia barretta di cioccolato con succo di frutta, Aldo un bel piatto di zuppa (borsch) ed un po' di carne con verdure) e quando ripartiamo troviamo dei lavori stradali per una decina di km; io avanzo veloce ed Aldo invece un po' piu' lento, con qualche timore per la riparazione; mi fermo appena terminato il tratto ed aspetto... aspetto.... aspetto....Aldo non arriva e allora torno indietro:e' fermo ai lati della strada con le 4 frecce accese: e' il segnale che non avrei mai voluto vedere, e' il segnale che la riparazione non ha retto e siamo di nuovo bloccati,questa volta a 250 km da Ulan Ude e piu' di 200 da Irkutsk!!!!
Siamo scoraggiati, demoralizzati...ma ci riprendiamo subito; attacchiamo il verricello e su una strada improvvisamente infame, con buche profonde ma al tempo stesso difficili da vedere, cominciamo un lento procedere; sono le 5 del pomeriggio, il traffico aumenta mano a mano che ci avviciniamo alla grande citta' la strada si inerpica su per le montagne, con pendenze anche del 14 % che mettono a dura prova la mia Quadrotta (si sale a non piu' di 30 kmh...per fortuna poi ci sono le discese e li' ci sfoghiamo toccando, sempre col cavo in tensione, anche i 94 all'ora), passiamo paesi coi semafori, sperando diventino miracolosamente verdi al nostro passaggio (le ripartenze sono sempre un bel problema...), ci sorbiamo anche un passaggio a livello chiuso, suscitando la curiosita' di automobilisti e camionisti.
Arriviamo alle porte di Irkutsk sotto una bella pioggerellina; sono le 10.30; parcheggiamo la moto rotta e con quella buona entriamo in citta' per cercare un posto dove dormire; incontriamo Marcelo e Walter, i due argentini, parcheggiamo la moto di Aldo (sempre trainandola per le via della citta' per fortuna non ancora al buio) davanti all'albergo dove loro sono alloggiati; Aldo decide di restare a dormire li' mentre Maurizio preferisce andare alla ricerca (da solo e senza mappa stradale della citta') del Hostel 490 (nome avuto da Anna via sms): solamente verso la mezzanotte l'odissea si conclude e ci possiamo concedere un salutare riposo.
E' stata dura, abbiamo un sacco di problemi ma sono anche arrivate delle buone notizie da Gabriella: sembra che sia possibile prendere l'estensione del visto qui da Irkutsk e domani mi rechero' nell'ufficio di uno dei suoi negozi di scarpe sparsi per tutta la Russia: qualche spiraglio di luce si apre e siamo fiduciosi.
Ciao Motociclisti del Mondo,
RispondiEliminaquando il gioco si fà duro...non resta che ascoltare un buon e sano rock'n'roll che tutto passa......e ti tè dirè...due punti aperte le virgolette,ciò Luca mà sito fora a semo in meso al gnente,chiuse le solite virgolette.Appunto Maurizio le note del rock ans roll si sentono meglio.
Vai Maurizio non cedere.
Luca el barba e Sabry
Dai che anche stavolta ne verrete fuori alla grande!
RispondiEliminaTeneteci al corrente.
ciao
Roby