diario di viaggio del 24.6.2013
CASE BURIATE
La colazione e' in camera col latte ed i biscotti comprati ieri sera in
supermercato; ci siamo alzati alle 7 ma solamente alle nove e mezzo riusciamo a
lasciare la citta'; le operazioni di asciugatura hanno richiesto parecchio
tempo ed ulteriore tempo spendiamo alla ricerca di una stazione di servizio;
troviamo infine la TransBajcalica e lasciamo la strada del Amur; la strada e'
bella, anzi bellissima, ma non buona, con un fondo pieno di
"corrugations" e tante tante buche
(ci sono anche tratti buoni, ad onor del vero...); siamo pero' in un
ambiente che distende l'animo per i colori ed i paesaggi: fiumi sinuosi con i
bassi argini bordati di pioppi, verdi distese d'erba punteggiate di fiori
gialli, bianchi, fucsia, ameni paesini in legno e mandrie di mucche e pecore al
pascolo; scene di reale vita bucolica che non pensavo proprio di trovare in
questa parte della Siberia.
Procediamo con tranquillita' e concedendoci molte soste per scattare foto e
girare filmati; le auto ed i camion che incrociamo ci suonano sempre per
salutare questi due strani "trabiccoli" che percorrono le lande
siberiane e per me, ma penso anche per Aldo, e' simpatico osservare le facce e
le espressioni di autisti e passeggeri , con la bocca aperta dalla sorpresa e
lo sguardo tra il sorpreso ed il sorridente.
Quando poi ci fermiamo per benzina o per mangiare e' sempre un capannello
di persone quello che abbiamo attorno,
che in perfetto russo (o almeno cosi' a noi sembra, non capiamo assolutamente
niente; solo "acunda", continuamente ripetuto, abbiamo capito che si
riferisce alla nazionalita' e rispondiamo prontamente
"Italianski"!!!) ci fanno mille domande a cui spesso non hanno risposta; sembra di
essere ancora in africa, con la stessa curiosita' bambinesca e lo stesso reale
interesse.
Mano a mano che ci avviciniamo a Ulan Ude (abbiamo circa 570 km da
percorrere) il paesaggio diventa sempre piu' "di montagna" ed i
paesini non sorgono piu' fuori dalla strada ma proprio lungo il percorso e,
soprattutto, diventano bellissimi: tanti colori delle case in legno, ancora
piu' lavorate le imposte, molto piu' ben tenute le abitazioni ed i giardini.
Bello, bello, bello.
Anche oggi, sembra incredibile, ma a circa 100 km dalla citta' il clima
cambia e stavolta, con basse nuvole grige, invece della pioggia arriva un bel
vento gelido, potremmo definirlo Patagonico o forse piu' semplicemente
siberiano; un vento trasversale bello forte che rallenta l'andatura e che unito
alle salite non rende facile l'avanzare dei due tricicli; i panorami rimangono
comunque spettacolari e ci fermiamo piu' di una volta per riprendere montagne
verdi che si specchiano su laghi cristallini.
Riusciamo appena in tempo ad arrivare alla periferia della capitale buriata
e prendere possesso di una decorosa camera alla Gostiniza Meridian che comincia
a piovere (e sempre sotto la pioggia andremo a cenare); le moto pero' vanno
sotto una bella tettoia e, almeno speriamo, domani dovremo ritrovarcele
asciutte.
Non sappiamo se domattina partiremo verso Irkutsk o verso la Mongolia:
molto dipende dalle notizie sulla estensione dei visti che ci arriveranno;
sappiamo invece che andremo in centro a Ulan Ude per vedere la famosa testa di
Lenin, il monumento diventato il simbolo della citta': per stanotte ci auguriamo una bella dormiita.
Nessun commento:
Posta un commento
Qui puoi inserire i commenti ai post inviati da Maurizio