diario di viaggio del 1.4.2015
PER QUALCHE KILOMETRO IN PIU'
Ieri dovevo fermarmi a Lima o addirittura prima ed invece alla fine sonoi andato oltre la capitale di quasi 150 km; oggi la meta doveva essere Trujillo ma quando sono arrivato la' il sole era ancora alto nel cielo ed ho deciso di continuare ancora per un po' e sono arrivato fino a Chiclayo, piccola citta' dal grande traffico.
Io lo so' che ogni volta dico che il traffico e' caotico ma penso che sinceramente pochi possano riuscire a capire cosa sono le periferrie delle citta' e cittadine sudamericane per quanto riguarda il traffico; che siano auto pubbliche (taxi ma anche no), pullmini o minibus da 9-15 posti, i bajaj locali (sorta di motorette a tre ruote, 1 avanti e due dietro, adibite al trasporto di due persone oltre il conducente), camion, biciclette, autobus di linea, tutti, ma proprio tutti si muovono suonando continuamente il clacson, tutti si fermano dove e quando vogl;iono e le frecce, quando le usano, servono solo a sviare gli altri perche' non e' detto che si andra' dove si e' messa la freccia, anzi...
Chiclayo non sfugge a questa regola e per trovare un posto dove dormire mi affido a tre ragazzotti in un taxi giallo ai quali regalo poi una monetina da 1/2 euro come ricordo: l'Aristi e' un tre stelle (una sciccheria per me) con cochera (garage) e wifi e costa ... come un ostello o poco piu'. Stasera cena autogestita dopo una puntatina al Metro Supermarket.
La strada per arrivare fin qui corre in diversi ambienti; dapprima lungo la costa (faccio colazione in una baracca vicino al mare dove vivono un simpatico signore, ex marinaio, ed il suo amico Coco', un pinguino che ha raccolto appena uscito dall'uovo sulla spiaggia li' vicino!!); poi il deserto, con alte dune sabbiose; infine, da Pacasmayo in poi, ampie vallate fittamente coltivate a ...riso, risaie senza fine, a perdita d'occhio, solo intervallate ogni tanto da enormi capannoni dove si allevano galline (ed ecco spiegato perche' qui, ovunque tu vada, in tutti i ristorantiil piatto forte e' il "caldo de gallina" (brodo di pollo) servito con l'immancabile formella di riso bianco). Ed ecco anche spiegato il perche' dei decine di molini che danno lavoro a tanti, tanti operai stagionali che si accalcano ogni mattina davanti ai cancelli per essere presi a lavorare giornata per giornata. Ci sono poi campi di cotone, grandi filari di vigne, canna da zucchero e frutteti: insomma una bella regione agricola.
Domani si entra in Ecuador, lo stato che non ha piu' una sua moneta (prima c'era il sucre) ma ha libero corso il dollaro americano....
PER QUALCHE KILOMETRO IN PIU'
Ieri dovevo fermarmi a Lima o addirittura prima ed invece alla fine sonoi andato oltre la capitale di quasi 150 km; oggi la meta doveva essere Trujillo ma quando sono arrivato la' il sole era ancora alto nel cielo ed ho deciso di continuare ancora per un po' e sono arrivato fino a Chiclayo, piccola citta' dal grande traffico.
Io lo so' che ogni volta dico che il traffico e' caotico ma penso che sinceramente pochi possano riuscire a capire cosa sono le periferrie delle citta' e cittadine sudamericane per quanto riguarda il traffico; che siano auto pubbliche (taxi ma anche no), pullmini o minibus da 9-15 posti, i bajaj locali (sorta di motorette a tre ruote, 1 avanti e due dietro, adibite al trasporto di due persone oltre il conducente), camion, biciclette, autobus di linea, tutti, ma proprio tutti si muovono suonando continuamente il clacson, tutti si fermano dove e quando vogl;iono e le frecce, quando le usano, servono solo a sviare gli altri perche' non e' detto che si andra' dove si e' messa la freccia, anzi...
Chiclayo non sfugge a questa regola e per trovare un posto dove dormire mi affido a tre ragazzotti in un taxi giallo ai quali regalo poi una monetina da 1/2 euro come ricordo: l'Aristi e' un tre stelle (una sciccheria per me) con cochera (garage) e wifi e costa ... come un ostello o poco piu'. Stasera cena autogestita dopo una puntatina al Metro Supermarket.
La strada per arrivare fin qui corre in diversi ambienti; dapprima lungo la costa (faccio colazione in una baracca vicino al mare dove vivono un simpatico signore, ex marinaio, ed il suo amico Coco', un pinguino che ha raccolto appena uscito dall'uovo sulla spiaggia li' vicino!!); poi il deserto, con alte dune sabbiose; infine, da Pacasmayo in poi, ampie vallate fittamente coltivate a ...riso, risaie senza fine, a perdita d'occhio, solo intervallate ogni tanto da enormi capannoni dove si allevano galline (ed ecco spiegato perche' qui, ovunque tu vada, in tutti i ristorantiil piatto forte e' il "caldo de gallina" (brodo di pollo) servito con l'immancabile formella di riso bianco). Ed ecco anche spiegato il perche' dei decine di molini che danno lavoro a tanti, tanti operai stagionali che si accalcano ogni mattina davanti ai cancelli per essere presi a lavorare giornata per giornata. Ci sono poi campi di cotone, grandi filari di vigne, canna da zucchero e frutteti: insomma una bella regione agricola.
Domani si entra in Ecuador, lo stato che non ha piu' una sua moneta (prima c'era il sucre) ma ha libero corso il dollaro americano....
Ciao Maurizio,gheto magnà ea còomba dè Pasqua?Forza che manca poco al centro delle due Americhe...o quasi...messico e nuvoleeeee
RispondiEliminaLuca el barba e Sabry
ciao Maurizio, anche oggi strada con dei bei panorami, specialmente nei dintorni di Pallatanga, dove sei passato circa 1 ora fa.
RispondiEliminaAlla prossima
Roby
Grande Maurizio continua a raccontarci delle tue avventure....ciao da Enrico Emergency
RispondiEliminaCiao Maurizio, se non interpreto male.. dallo Spot vedo ore 23.42 Quito.. ormai sei a poco più di 200 km dalla Colombia :-)
RispondiEliminaChe dire.. complimenti!! Tieni una media decisamente buona.
A titolo di curiosità, viaggiando alle quote che hai toccato, hai avuto problemi di carburazione, oppure l'iniezione lavora bene?
Ciao Buon proseguo.
Luca
Guarda Luca, ho parlato anche con gli amici di Quadro e sto' viaggiando a quote belle alte (anche oggi e ieri) e utilizzando benzine a 84 ottani e direi che il rendimento di Quadrotta e' piu' che buono, direi ottimo. Fa fatica ma non per quota o carburazione ma per pendenze incredibili ed un carico (oltre cento kili di materiale e roba) decisamente notevole. Pero' mai fermato per questo e mai andato a meno di 50 kmh nelle salite piu' dure. Non dimentichiamo che e ' uno scooter. Si domani dovrei entrare in Colombia, se ce la faccio vorrei arrivare a Pasto o li' vicino. Speremo ben...come sempre.
RispondiEliminaTi leggo sempre vecio e ho letti che ti stavi scontrando con un maiale!!!!! Ma porca vacca vai piano, altrimenti da chi scrocchiamo un pranzo il gg che saremo dalle tue parti!!!! Oh!!!! Va che vengo li!??!!!!!!!
RispondiEliminaVai piano e non fare il Bauscia!!!!
Stefano e Annamaria