diario di viaggio del 13.4.2013
PUERTO OBALDIA, MI STA' QUASI ANTIPATICA
E' quasi una settimana che sono bloccato qui a Puerto Obaldia e comincio,
non dico ad odiarla, ma a trovarla antipatica; siamo in molti qui a restare piu' di quanto preventivato perche'
il barco non arriva, perche' il volo
aereo viene cancellato o posticipato, perche' la lancia non raggiunge il numero
o rompe improvvisamente qualcosa; in compenso l'arrivo dei cubani fuorusciti
continua a ritmo incessante e non passa giorno che 5, 8, 13 fuggiaschi dal
regime dei Castro non arrivi qui per tentare il salto verso gli Stati Uniti e
la tanto anelata "liberta'".
Con Facundo e Andrea, i due ragazzi aregntini, abbiamo preso l'abitudine di
andare a pescare al molo (che ormai abbiamo soprannominato "El Muelle de
San Blas" dalla nota canzone del gruppo messicano dei Mana' e come la
ragazza che impazzisce aspettando al molo il ritorno di qualcuno che non verra'
cosi' anche noi perdiamo un po' il senno aspettando una partenza che tarda ad
arrivare), con attrezzi di fortuna e con
alterna fortuna.
E' un buon posto per pensare, incuneato come e' nel meraviglioso golfo
naturale di Puerto Obaldia orlato di palme che sovrastano la bianca spiaggia, e
la mente vaga libera passando dal pensiero delle persone care e lontane alla
situazione contingente, dalle tappe che ancora restano per completare l'all
around the world alle "difficolta'" che stanno vivendo i ragazzi
cubani, dalle situazioni politiche di tutti i paesi del mondo (qui siamo
francesi, tedeschi, cubani, messicani, peruviani, aregntini, italiani,
panamegni e colombiani) fino a tutte le motivazioni che spingono la gente a
viaggiare ....
Io aspetto inutilmente l'incontro col comandante del barco e dal colloquio
col padre mi faccio l'idea che e' una cosa normale, non c'e' nessuna
difficolta': domattina mi presentero' al molo, la moto verra' caricata ed in
quel momento si contrattera' il costo del passaggio....
Per la gente di Puerto Obaldia la mia presenza e' diventata quasi
"normale", mi hanno adottato come uno del luogo per le stradine mi
fermano e mi chiedono se ho novita' e quando parto; alla locanda, pardon
pension Cande, mi prendono in giro per questo dicendo che sono popolare come il
presidente della Repubblica (e non conoscendo il Presidente Martinelli non so'
se e' un bene o un malo). Fatto sta' che ormai ogni giorno la signora della
Panama Air, il comandante Ascanio Diaz della Polizia Militare, il senor Jorge
della Imigracion, Esteban del
restaurante in frente alla locanda, la gente delle lance, semplici abitanti si
informano se sto' per partire o no...
Spero proprio di non deluderli e riuscire domani a salire sul Rey Emmanuel
e salire (pardon partire) alla volta di Carti' e Panama City. Speriamo che il
Buon Dio, pur se molto impegnato per cose piu' importanti, un piccolo sguardo
lo dia anche al sottoscritto.
Nessun commento:
Posta un commento
Qui puoi inserire i commenti ai post inviati da Maurizio