Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

sabato 20 aprile 2013

REY EMMANUEL


diario di viaggio del 18.4.2013
REY EMMANUEL

Il Rey Emmanuel e' uno dei tanti barconi che effettuano la vendita della mercanzia nel tratto di mare compreso tra il canale di Panama' (il porto di riferimento e' Colon) ed il nord della Colombia (diciamo tra Turbo e Cartagena). L'equipaggio, composto da un misto di colombiani e panamegni, e' formato da 8 elementi, compreso il comandante Marcial: gli altri sono Juan, alto e segaligno (che e' anche la mia guida a bordo e mi spiega tutto della vita di bordo); Diego, il cuoco, uomo di poche parole ma di grande animo e attenzione; Avenor, piccolo e muscoloso, che insieme a Damian, alto e muscoloso, e' addetto esclusivamente al carico e scarico delle merci; valeri, kuna di san Ignacio de Tupile, che si alterna alla guida del barcone; Airoh, piccolo colombiano dalla pelle d'ebano, che svolge sia funzioni di guida che di carico/scarico ed infine Lucio, il braccio destro di Marcial che si occupa della contabilita' ma aiuta sempre tutti nelle varie operazioni.
Come detto a bordo si mangia tre volte a giorno ma gli orari non sono fissi e sono legati alle varie tappe della giornata: la colazione puo' andare dalle 6 alle 9 della giornata e consiste in caffe' o latte o te' al cardamomo (buonissimo!!) con frutta, tortillas, carne e riso; il pranzo. dalle 10.30 alle 12.30 e' il piatto forte e in questi tre giorni si sono alternati carne di maiale, pollo, pesce cosi' come a cena dove abbiamo avuto anche polpo cotto in latte di cocco e altre amenita' caraibiche. Fatto sta' che sto' di nuovo ingrassando dopo i giorni di magra di Puerto Obaldia....
Le isole San Blas continuano  ad essere quel paradiso terrestre che si erano manifestate gia' nel primo giorno; alcune sono veramente spettacolari, con la barriera corallina che fa da scudo alle alte onde oceaniche e gli isolotti sabbiosi coperti di palme ricordano tanto i motu polinesiani (qui si chiamano tupo); molti sono disabitati e mi sorprendo a pensare quanto mi piacerebbe costruire una cas in questi luoghi.
Nelle isole piu' grandi, quelle abitate stabilmente, gli unici edifici in muratura regolarmente utilizzati sono le scuole, tutte uguali, con una fascia blu che sale dal terreno per circa un metro, il resto della parete gialla ed il tetto rigorosamente di Eternit!! I ragazzi, come del resto i maestri/e frequentano in divisa, con gonna o pantaloni blu e camicetta bianca (nelle isole piu' lontane dalla capitale, spesso le bambine utilizzano il sabure' come gonna; gli insegnanti invece hanno sempre pantaloni o gonna blu ma camicetta verdina.Dopo la sosta in 3-4 isole (con le solite operazioni di vendita di riso, bombole di gas, combustibile, birra e bibite,sigarette, latte, candeggina, etc etc ) arriviamo verso le 16 a Nargana', il centro piu' grande delle San Blas, divisa tra due isole, unite da un lungo ponte, dove c'e' internet wifi libero ed anche una banca (ma senza cajero automatico) e dove nella baia, per la prima volta, sono ormeggiate almeno 4-5 grandi velieri oceanici (anche due enormi catamarani), battenti tutti bandiera francese.
E' qui  che passeremo la notte , cullati dal piacevole rollio delle onde, e dalla musica caraibica che sale dalle strade della cittadina; qui c'e' addirittura la luce elettrica nelle strade e sembra di essere veramente in un luogo di villeggiatura: bello, veramente...
Domani dovro' cercare un posto dove ritirare denaro, assolutamente. Ve

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