Motorbike Adventure Team

Motorbike Adventure Team
Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

lunedì 8 aprile 2013

UN PEZZO DI AFRICA


Diario di viaggio del 4.4.2013
UN PEZZO DI AFRICA

Purtroppo non riesco vedere, come invece mi sarebbe piaciuto, il centro storico di Quito (insieme a Salta in Argentina e Cuzco in Peru’ uno dei meglio conservati del sud America) ma ormai il tempo e’ tiranno con me e devo correré, correré, correré….
Non posso invece non menzionare la señora Lupita, la mamma  del titolare dell’ostello, che si alza prestissimo (io alle 5 ero in piedi per il collegamento Skype con Anna e gia’ prima delle sei ero pronto a partire) per darmi un sacchettino di banane,arance e mele da mangiare durante il viaggio: un gesto che non mi aspettavo che mi riempie di commozione. Grazie mille, señora Lupita.
Esco da Quito molto piu’ fácilmente di quando ero entrato e comincio a macinare kilometri in un ambiente molto simile a quello dei giorni scorsi: strada abastanza buona, a parte alcuni tratti con buche ricoperte, continui saliscendi anche a quote elevate, scene di vita “campestre” che si susseguono senza soluzione di continuita’, molte popolazioni indie ad abitare questi ultimi lembi di ecuador. Ah, la benzina qui in ecuador viene venduta a galloni (quasi 4 litri) e costa intorno ai 1,480 dollari al gallone, poco meno di un terzo di euro al litro: faccio obviamente il pieno prima di uscire dal paese!!!
Arrivo alla frontiera poco prima di mezzogiorno e  le operazioni sia in Ecuador che in Colombia sono rapide ed efficienti; per la prima volta il funzionario della dogana colombiana, un ragazzo giovane e simpatico, dopo aver compilato il modulo con tutti i dati, esce e controlla la moto, con numero del telaio, del motore e foto della targa, il tutto senza alcuna tracotanza ma solamente con professionalita' e gentilezza: l'ho apprezzato!
Ancora una volta la strada comincia a salire; Pasto e' la prima citta' colombiana che si incontra nel percorso ed io ho assoluta necessita' di ritirare denaro (per la benzina, per dormire e mangiare stasera, per...tutte le necessita') ma i cajeros automatici sembrano in tilt ed i tre dove mi fermo inspiegabilmente non mi erogano quanto richiesto. Riparto un po' contrariato e mi cucco una strada brutta, tutta curve e "tacconi" come quella di ieri; la meta di giornata e' Popayan e mano a mano che mi avvicino ecco che la "ruta" si fa piu' dolce, con belle curve in mezzo alla foresta e la gente.... che diventa nera di carnagione: si, si, i tratti somatici sono quelli tipici africani ed i fisici dei giovani e delle giovani...anche. Sembra di essere in un qualche lembo di Africa. Bellissimo!!!
Purtroppo un 100 km prima di Popayan ancora questa strada difficile, dura, con centinaia di camion che rallentano all'inverosimile l'andatura e rendono arduo e pericoloso il sorpasso (d'altra parte se si vuole arrivare BISOGNA sorpassare e quindi si rischiano manovre molto ma molto pericolose. Arrivo con il buio ed anche in questo caso vengo adottato da un "locale", Jarvy, che dal distributore dove chiedo informazioni mi fa da cicerone per hostel, cajero,parqueo e cena (cena l'ho scritto in spagnolo ma si scrive come in italiano, solo si pronuncia "sena"). Ci sono ancora dei riti della semana santa in piazza e dopo la sistemazione al Hostel Trail esco per andarli a vedere. Domani Medellin, ex sede di un potente cartello della droga, ma ora mi dicono che la Colombia e' cambiata.

Nessun commento:

Posta un commento

Qui puoi inserire i commenti ai post inviati da Maurizio