diario di viaggio del 20.5.2013
BUONGIORNO SIGNOR RANGER
Ebbene si. oggi sono entrato (ed uscito...) dal mitico Yellowstone Park, uno dei parchi piu' famosi del mondo, reso poi particolare dai cartoni animati della Hanna&Barbera che hanno fatto conoscere in tutto il mondo i personaggi di Yoghi, Bubu e il "Signor Ranger" (ogni tanto con Anna mi diverto anche a parlare con la voce di Yoghi "ne hehe").
Prima della partenza da teton Village scatto ancora qualche foto, questa volta le montagne sono illuminate dal sole ed e' tutta un'altra cosa..
Entro subito nel Grand Teton National Park e pago i canonici 20 $ (che serviranno anche come entrata al ben piu' famoso, e collegato, Yellowstone Park); subito dopo la strada diventa sterrata ed e' fantastico correre in mezzo al bosco, solo, tra abeti, betulle, ruscelli, torrenti, laghetti, prati fioriti; intorno a me scoiattoli, marmotte, qualche cervo elk, ed anche un castoro intento a costruire (o rimodernare!!!) la sua casetta nell'acqua. Immagini bucoliche che rinfrancano il cuore!!!
Ritorno su strada asfaltata giusto in tempo per entrare in una grande piana al cui margine occidentale si eleva l'immensa mole del Monte Moran e della catena vicina dei Teton Range, completamente coperti di neve, molto belli stagliati come sono contro un cielo azzurro completamente sgombro da nuvole.
Corro per parecchi kilometri lungo le rive del famoso Snake River, uno dei piu' importanti del West americano, affluente principale del Columbia River, lungo 1735 km, ma qui ancora un torrente o quasi ed entro quasi senza accorgermene nello Yellowstone; qui i ranger hanno effettivamente il cappello rotondo con le 4 fossette e qui la natura e' stata veramente generosa, in tutto; se Yosemite puo' vantare uno flora fantastica (le sequoia sono uno spettacolo difficilmente rivedibile in altre parti del mondo!!!) Yellowstone e' il parco dei contrasti, con bellisime vedute di acqua (laghi, torrenti, ruscelli) alternate da altrettanto belle, colorate e inquietanti vedute di fuoco (con numerossime pozze e geyser di acqua sulfurea che punteggiano tutte le zone del parco) culminanti nei panorami dai mille colori di Mammoth Hot Spring, verso il gate settentrionale. Qui la gente e' numerosa e difficilmente, come mi era successo a Grand Teton, trovo strade o sentieri solitari. L'uscita verso Livingstone mi proietta nel Montana,altro stato che mi ricorda la mia giovinezza e la televisione di quel tempo (i ...meno giovani ... ricorderanno di sicuro la pubblicita' "e vedendo la carne montana che stringo" etc etc ), che inizialmente e' ancora montagne e laghi ma che, mano a mano che avanzo, si trasforma sempre piu' in basse colline perfettamente coltivate alternate a grandi spazi di pascoli; grandi mandrie di scure vacche punteggiano il panorama e le belle farm sono tutte circondate da grandi macchinari agricoli.
Viaggio tranquillo per un centinaio di kilometri e poi comincia una odissea bella dura, per tre ore sotto una pioggia torrenziale che purtroppo passa il mio antipioggia e mi fa arrivare a Great Falls nel Montana completamente bagnato come un pulcino;
trovo una stanza in un motel e sparo al massimo il riscaldamento per cercare di asciugare al mewglio tutto l'equipaggiamento.
Domani entro in Canada e spero di arrivare fino a Banff, altro famoso parco nazionale, quello di Lake Louise e della coppa del mondo di sci.
BUONGIORNO SIGNOR RANGER
Ebbene si. oggi sono entrato (ed uscito...) dal mitico Yellowstone Park, uno dei parchi piu' famosi del mondo, reso poi particolare dai cartoni animati della Hanna&Barbera che hanno fatto conoscere in tutto il mondo i personaggi di Yoghi, Bubu e il "Signor Ranger" (ogni tanto con Anna mi diverto anche a parlare con la voce di Yoghi "ne hehe").
Prima della partenza da teton Village scatto ancora qualche foto, questa volta le montagne sono illuminate dal sole ed e' tutta un'altra cosa..
Entro subito nel Grand Teton National Park e pago i canonici 20 $ (che serviranno anche come entrata al ben piu' famoso, e collegato, Yellowstone Park); subito dopo la strada diventa sterrata ed e' fantastico correre in mezzo al bosco, solo, tra abeti, betulle, ruscelli, torrenti, laghetti, prati fioriti; intorno a me scoiattoli, marmotte, qualche cervo elk, ed anche un castoro intento a costruire (o rimodernare!!!) la sua casetta nell'acqua. Immagini bucoliche che rinfrancano il cuore!!!
Ritorno su strada asfaltata giusto in tempo per entrare in una grande piana al cui margine occidentale si eleva l'immensa mole del Monte Moran e della catena vicina dei Teton Range, completamente coperti di neve, molto belli stagliati come sono contro un cielo azzurro completamente sgombro da nuvole.
Corro per parecchi kilometri lungo le rive del famoso Snake River, uno dei piu' importanti del West americano, affluente principale del Columbia River, lungo 1735 km, ma qui ancora un torrente o quasi ed entro quasi senza accorgermene nello Yellowstone; qui i ranger hanno effettivamente il cappello rotondo con le 4 fossette e qui la natura e' stata veramente generosa, in tutto; se Yosemite puo' vantare uno flora fantastica (le sequoia sono uno spettacolo difficilmente rivedibile in altre parti del mondo!!!) Yellowstone e' il parco dei contrasti, con bellisime vedute di acqua (laghi, torrenti, ruscelli) alternate da altrettanto belle, colorate e inquietanti vedute di fuoco (con numerossime pozze e geyser di acqua sulfurea che punteggiano tutte le zone del parco) culminanti nei panorami dai mille colori di Mammoth Hot Spring, verso il gate settentrionale. Qui la gente e' numerosa e difficilmente, come mi era successo a Grand Teton, trovo strade o sentieri solitari. L'uscita verso Livingstone mi proietta nel Montana,altro stato che mi ricorda la mia giovinezza e la televisione di quel tempo (i ...meno giovani ... ricorderanno di sicuro la pubblicita' "e vedendo la carne montana che stringo" etc etc ), che inizialmente e' ancora montagne e laghi ma che, mano a mano che avanzo, si trasforma sempre piu' in basse colline perfettamente coltivate alternate a grandi spazi di pascoli; grandi mandrie di scure vacche punteggiano il panorama e le belle farm sono tutte circondate da grandi macchinari agricoli.
Viaggio tranquillo per un centinaio di kilometri e poi comincia una odissea bella dura, per tre ore sotto una pioggia torrenziale che purtroppo passa il mio antipioggia e mi fa arrivare a Great Falls nel Montana completamente bagnato come un pulcino;
trovo una stanza in un motel e sparo al massimo il riscaldamento per cercare di asciugare al mewglio tutto l'equipaggiamento.
Domani entro in Canada e spero di arrivare fino a Banff, altro famoso parco nazionale, quello di Lake Louise e della coppa del mondo di sci.
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