diario di viaggio del 9.5.2013
EVENTO AL CONSOLATO ITALIANO
Siamo a San Francisco, una delle piu' belle citta' anericane (se non la piu' bella in assoluto) e dobbiamo approfittarne per godercela al massimo, naturalmente... Ci avviamo cosi', Anna, Luca ed io, a piedi per le vie di Chinatown, di North Beach, di Nob Hill, di Financial District; scendiamo all'Embarcadero, lungo la baia, e ci portiamo come tutti i turisti (ma ogni tanto e' piacevole anche questo, fare i turisti....l'importante e' non cadere dentro a questo stereotipo e riuscire a vedersi come in un filmato, con occhio critico!!!) ai Pier, i vecchi moli trasformati in Fisherman Warf, un enorme centro commerciale lungo il mare, specchietto per le allodole per uso e consumo esclusivo della schiera di americani e non che arrivano alla citta' del Golden State.
Entriamo anche dentro ad un paio di negozi (primo fra tuttii l primo Hard Rock Cafe',dove compriamo regalini per amici e parenti) e ci facciamo (per la gioia di Anna che lo gusta per la prima volta in vita sua) anche un hot dog per la strada (completo di crauti, senape o ketchup...un'autentica schifezza....he he he ...)
Rientriamo verso le due perche' io devo andare con Aldo in un paio di posti prima dell'evento in serata al Consolato Italiano; Anna e Luca invece continueranno il loro peregrinare per le vie cittadine.
Alle 1.30 arriviamo in moto a Presidio, l'ex base militare di San Francisco, trasformata in un bellissimo parco-giardino, con spazi per le varie ong presenti sul territorio; qui ha sede anche Emergency USA ed incontro Eric Talbert, il responsabile americano, e Marco Penazzi, ragazzo bolognese dalle mille esperienzer, che qui sta lavorando come volontario. Organizziamo rapidamente l'evento di martedi prossimo, scarichiamo foto e filmati, ci facciamo qualche foto assieme e poi con Aldo andiamo alla Dainese dove conosco Shirley, la simpaticissima responsabile, e dove carichiamo due manichini da utilizzare questa sera per l'evento in consolato.
Poi, recuperati Anna e Luca, andiamo tutti insieme al Consolato per portare dentro le Vespe, le Ducati, la mia Quadrotta e dove prepariamo tutto l'allesdtimento per la serata.
Alle sei cominciano ad arrivare gli ospiti, le signore in abito da sera e ingioiellate, gli uomini in giacca e cravatta; restiamo solo io e Marco con le nostre felpe e le magliette Emergency; ci sono i rappresentatnti USA di molti importanti marchi italiani, dalla Ferrari alla Segafredo, dalla Maserati alla Bialetti, dalla Ducati alla Dainese e poi... ci sono io con Quadrotta e la grande soddisfazione me la da' il Console che si ferma mezz'ora sopra la mia moto e "costringe" tutti gli ospiti a venire a parlare con Lui in questa insolita postazione.
Verso le 9 tutto e' finito; ho avuto parecchi incontri interessanti, ho fatto gli onori di casa per Quadro, ho trovato nuovi amici, primo fra tutti Marco di Emergency che probabilmente verra'con noi a Yosemite; con Aldo abbiamo sfacchinato parecchio ma siamo contenti per come e' andata: il manichino con il suo abbigliamento ed il suo nome ha fatto bella mostra di se' ed ora, finita la serata, insieme rerstiamo un po' di piu' per "smontare" il tutto. Domani e' un altro giorno...
EVENTO AL CONSOLATO ITALIANO
Siamo a San Francisco, una delle piu' belle citta' anericane (se non la piu' bella in assoluto) e dobbiamo approfittarne per godercela al massimo, naturalmente... Ci avviamo cosi', Anna, Luca ed io, a piedi per le vie di Chinatown, di North Beach, di Nob Hill, di Financial District; scendiamo all'Embarcadero, lungo la baia, e ci portiamo come tutti i turisti (ma ogni tanto e' piacevole anche questo, fare i turisti....l'importante e' non cadere dentro a questo stereotipo e riuscire a vedersi come in un filmato, con occhio critico!!!) ai Pier, i vecchi moli trasformati in Fisherman Warf, un enorme centro commerciale lungo il mare, specchietto per le allodole per uso e consumo esclusivo della schiera di americani e non che arrivano alla citta' del Golden State.
Entriamo anche dentro ad un paio di negozi (primo fra tuttii l primo Hard Rock Cafe',dove compriamo regalini per amici e parenti) e ci facciamo (per la gioia di Anna che lo gusta per la prima volta in vita sua) anche un hot dog per la strada (completo di crauti, senape o ketchup...un'autentica schifezza....he he he ...)
Rientriamo verso le due perche' io devo andare con Aldo in un paio di posti prima dell'evento in serata al Consolato Italiano; Anna e Luca invece continueranno il loro peregrinare per le vie cittadine.
Alle 1.30 arriviamo in moto a Presidio, l'ex base militare di San Francisco, trasformata in un bellissimo parco-giardino, con spazi per le varie ong presenti sul territorio; qui ha sede anche Emergency USA ed incontro Eric Talbert, il responsabile americano, e Marco Penazzi, ragazzo bolognese dalle mille esperienzer, che qui sta lavorando come volontario. Organizziamo rapidamente l'evento di martedi prossimo, scarichiamo foto e filmati, ci facciamo qualche foto assieme e poi con Aldo andiamo alla Dainese dove conosco Shirley, la simpaticissima responsabile, e dove carichiamo due manichini da utilizzare questa sera per l'evento in consolato.
Poi, recuperati Anna e Luca, andiamo tutti insieme al Consolato per portare dentro le Vespe, le Ducati, la mia Quadrotta e dove prepariamo tutto l'allesdtimento per la serata.
Alle sei cominciano ad arrivare gli ospiti, le signore in abito da sera e ingioiellate, gli uomini in giacca e cravatta; restiamo solo io e Marco con le nostre felpe e le magliette Emergency; ci sono i rappresentatnti USA di molti importanti marchi italiani, dalla Ferrari alla Segafredo, dalla Maserati alla Bialetti, dalla Ducati alla Dainese e poi... ci sono io con Quadrotta e la grande soddisfazione me la da' il Console che si ferma mezz'ora sopra la mia moto e "costringe" tutti gli ospiti a venire a parlare con Lui in questa insolita postazione.
Verso le 9 tutto e' finito; ho avuto parecchi incontri interessanti, ho fatto gli onori di casa per Quadro, ho trovato nuovi amici, primo fra tutti Marco di Emergency che probabilmente verra'con noi a Yosemite; con Aldo abbiamo sfacchinato parecchio ma siamo contenti per come e' andata: il manichino con il suo abbigliamento ed il suo nome ha fatto bella mostra di se' ed ora, finita la serata, insieme rerstiamo un po' di piu' per "smontare" il tutto. Domani e' un altro giorno...
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