Diario del 9.1.2013
LUNGA E DIRITTA CORREVA LA STRADA....
Me la prendo comoda e lungo la strada
faccio anche un rabbocco di olio a Quadrotta (,Madonna, ma quanto
olio beve..!!) perchè tanto ho meno di 500 km fino a Gympie (alla
fine invece saranno quasi 6oo...).
Traffico quasi “intenso”,
sicuramente intenso per gli standard australiani; la strada corre
diritta (come quella cantata da Guccini, per fortuna non è andata a
finire nella stessa maniera...).
Dopo circa 100 km c'è una deviazione
che indica Gladstone e la spiaggia di Tannum Sands e così.
All'improvviso, mi viene l'ispirazione e decido di girare a dx (non
conosco ne ho mai sentito nominare ne l'una ne l'altra). Dopo alcune
colline boscose ci si avvicina al mare e comincio ad immaginarmi
spiagge quasi deserte, mare trasparente, palme lungo il litorale, le
solite belle villette ed i viali in prato inglese ben curato.
Mi trovo invece una miniera di carbone
a cielo aperto a pochi metri dalla laguna,
nastro trasportatore di una decina di km che rovina tutto il paesaggio,migliaia di auto di operai che lavorano alla miniera, alla centrale alimentata dal carbone estratto dalla miniera, al costruendo porto con enormi gru per il movimentaggio dei container: una bolgia dantesca di lavori in essere, polvere,orizzonte interrotto da ciminiere e gru, tralicci della luce e montagnole di terra di riporto....
nastro trasportatore di una decina di km che rovina tutto il paesaggio,migliaia di auto di operai che lavorano alla miniera, alla centrale alimentata dal carbone estratto dalla miniera, al costruendo porto con enormi gru per il movimentaggio dei container: una bolgia dantesca di lavori in essere, polvere,orizzonte interrotto da ciminiere e gru, tralicci della luce e montagnole di terra di riporto....
un vero disastro!!!
E ancora più disastro se si pensa che
solo pochi metri più in là c'è davvero tutto quello che avevo
immaginato: Tannum Sands è bellissima, tranquilla, una gioia per gli
occhi e per l'anima...se non fosse per la bruttura da attraversare
per arrivarci.
Ritorno sulla Bruce HWY, la A1
australiana e arrivo a Gympie (meta di giornata) solo per scoprire
che non cè, diversamente da quanto segnalatomi da Anna, alcun
backpacker e (secondo quanto mi dice il simpatico signore
dell'Ufficio Informazioni) il posto meno caro dove alloggiare mi
costerebbe non meno di 85 $, davvero troppo per me.
Sempre su suo suggerimento decido
quindi di provare 3 ostello-backpcker sulle belle spiagge a una
quarantina di km a est.
La prima, e anche la più famosa, è
Noosa ma non c'è posto allo YIH e così mi sorbisco altri 35 km (e
intanto, dalle 14.30 che ero arrivato a Gympie siamo già alle 17)
fino al Cotton Tree di Maroochydore, un backpacker senza infamia e
senza lode affacciato direttamente sul mare dell'Esplanade: carino,
abbastanza pulito ma senza ricovero per la moto e senza internet.
Porca Vacca, mi tocca anche stasera il McDonald...e dire che in
Italia non ci vado mai...e che non mi piace neanche tanto!!!
Quando ti ho scritto del Cotton tree non ero ancora arrivato a leggere questo post!!!
RispondiEliminaQuando non scrivi x un po' di tempo (mannaggia la mancanza di connessioni) vado all'ultimo post letto e leggo a ritroso fino al più recente.
Da google ( foto del gennaio 2010), all'angolo c'è il Sister organic cafe, e a destra del backpacker c'è un internet lounge.
ciao Roby