Motorbike Adventure Team

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Motorbike Adventure Team è formato da un gruppo di amici che hanno in comune una grandissima passione per i viaggi, la moto e per l'avventura. Assieme a voi, abbiamo realizzato qualcosa che va oltre l'esperienza personale, per quanto gratificante, di conoscere luoghi e popoli in regioni remote e spesso inaccessibili: far arrivare a quelle popolazioni un aiuto tangibile, non fatto solo di oggetti inutili.

sabato 26 gennaio 2013

CARLO de GAVARDO


Diario di viaggio del 25.1.2013
CARLO DE GAVARDO

Solita colazione presto ma non troppo, solito giro al supermercato, solite ore al computer per aggiornamenti e contatti vari, soliti lavoretti con Nicola (oggi c'erano anche i freni di una vecchia Peugeot 405 del 1992 da sistemare): il tran tran dell'attesa, già conosciuto a Durban, a Perth e a Sydney si ripete monotono e uguale anche qui in terra cilena.
Per fortuna ci sono gli incontri e l'osservazione delle persone a rallegrare lo scorrere del tempo, e da questo punto di vista le sortite al supermercato ed il ristorante “da Nicola” sono un ottimo “mediatore” di relazioni.
Il supermercato Aprobuin della catena Tottus è molto grande e, come già detto, ben fornito di prodotti; ci sono quelli delle marche internazionali (Bic, Colgate, Ferrero, Coca Cola, Barilla, etc etc ) e ci sono quelli “indigeni” cileni nelle varie categorie di articoli; ci sono poi i prodotti tipici come vari tipi di peperoni (pimenton e morrone), i Queso (formaggi), le empanadas (sorta di piadine ripiene), etc etc.
Altra cosa che mi piace molto, come detto sopra, quando accompagno Mercedes e Nicola tra gli scaffali è osservare la gente: la grassa signora dalla pelle olivastra e le gambe storte che spinge un enorme carrello colmo solo di verdura ed il vecchio smilzo dalla pelle rugosa segnata dal sole con in testa un impeccabile cappello da Huaso (il gaucho cileno) con la tesa larghissima che invece nel suo carrello ha solo lo stretto necessario per la sue ormai scarne necessità; la mamma (sicuramente di origine nord europea per il colore della pelle e dei capelli) che è più indaffarata a controllare la vivacità dei suoi tre biondi marmocchi che ne combinano di tutti i colori (secondo me non vede l'ora che riaprano le scuole per poter tirare un po' il fiato) che non ai prodotti da comprare e la coppia di giovani “indios” che litiga su ogni scelta di prodotto dell'uno o dell'altra.
Magari domani o dopodomani mi soffermerò invece sugli avventori del ristorante ma oggi (incredibile perchè li avevo nominati solo ieri...) incontro gli ultimi due amici di nicola.
Mario Ravenna (che sia di origini italiane???!!!) è il proprietario del “fundo” (è una fattoria votata alla coltivazione, in questo caso della vigna), con annessa cantina, Huelken che fornisce tutto il vino al ristorante ed è un simpatico quarantaquattrenne ormai completamente cileno che parla veloce e non stà mai fermo, sempre in movimento; qui resta solo pochi minuti perchè deve andare velocemente a Santiago.
Conosco poi Paola, la seconda figlia di Mercedes, che stà ormai terminando un corso universitario per diventare guida “alpina” ed esperta di soccorso in montagna; è una bella ragazza, non molto alta, atletica e determinata, che fra due giorni partirà per Puerto Montt, nel sud del Cile, per una crociera sullo Yacht di amici; non avevo poi ancora parlato di Juan, il minore dei tre figli di Mercedes, che vive qui con loro, ex campione nazionale di Mountain bike, che dopo essersi fratturato un braccio in più punti per una brutta caduta continua ad allenarsi tutti i giorni percorrendo decine di km attorno a Buin.


Ma l'incontro più interessante, non me ne vogliano gli altri, ce l'ho in serata quando vengo attratto dal rombo potente di una MV Brutale 990 che entra nel parcheggio della pizzeria; lo sente anche Nicola che scatta fuori tutto eccitato e mi accompagna ad accogliere Carlo de Gavardo, 

autentica gloria nazionale cilena nel mondo delle due ruote, con numerose partecipazioni alla Dakar (ed un terzo posto) e per due anni vincitore del titolo mondiale del Rally Cross.
Carlo è piccolino come me, con ricci capelli scuri, barba ben curata e capisce bene l'italiano per la discendenza per parte di madre e per l'amicizia che per tanti anni lo ha legato al compianto e indimenticato Fabrizio Meoni, suo compagno di squadra alla KTM e vincitore di tre edizioni della Parigi-Dakar.
Chiacchieriamo davanti ad una bella pizza non certamente su come guidare una moto ma sul come porsi nei confronti delle persone e delle situazioni strane in strada, sulle motivazioni personali di un viaggio, sulla attenzione agli altri...bella persona!!
Ci salutiamo che è ormai tardi, ci facciamo anche una foto tutti e tre insieme

 e prometto a Carlo e Nicola di ritornare a Santiago per andare a vedere la collezione di moto nel garage del campione....

1 commento:

  1. Sabrina (Emergency Padova)29 gennaio 2013 alle ore 12:31

    Ma guarda un po' che belli che siete! Spettacolo! Mauri.. c'è poco da fare tu racconti e noi viviamo.. Che figo! ;-) e tra la signora con le gambe storte, lo smilzo, la mamma "distrutta" e... il rombo della moto che ti ben porta la conoscenza di Carlo de Gavardo.. beh che dire.. BELLISSIMO! Altro non posso fare, inoltre, se non complimentami con Mercedes ed i suoi splendidi figli. Eh però!!! Non mi ripeto, invece dicendo che l'invidia comincia a crescere eh? un abbraccio grandissimo! Sabry

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